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BMW a guida autonoma: primi modelli nel 2021

Se il mercato le chiederà e la normativa sarà chiara, BMW venderà auto a guida autonoma di Livello 3, 4 e 5 già a partire dal 2021.


La casa di Monaco di Baviera è pronta per entrare nel nascente mercato delle auto a guida autonoma e, già dal 2021, se ci saranno le condizioni di mercato e una normativa chiara che permetterà alle auto driverless di circolare su strade aperte al traffico BMW sarà in grado di vendere auto a guida autonoma di Livello 5, quello in cui il guidatore diventa un vero e proprio passeggero.

Lo ha detto il membro del CDA di BMW Klaus Fröhlich durante un incontro a Monaco. Secondo Fröhlich in meno di cinque anni la sua azienda sarà perfettamente in grado di competere in questo mercato grazie agli sviluppi tecnologici già raggiunti nel corso degli ultimi anni: “Un gran numero di modelli BMW, dalla Serie 7 al resto della flotta, sono già equipaggiati con vari gradi di sistemi di assistenza alla guida semi-automatici. Queste funzionalità aumentano il comfort e la sicurezza dei nostri clienti tutti i giorni. Oggi le nostre automobili non solo offrono il cruise assist e il sistema di mantenimento della corsia fino ai 60 km orari, ma già dal 2015 li offrono fino alla velocità di 201 km orari sull’autobahn“.

Tra un cruise assist e una guida autonoma di Livello 5, però, le differenze sono molte. Sia in termini di software di gestione del veicolo che di hardware. Cioè dei computer di bordo, dell’elettronica che deve essere in grado di calcolare velocemente una mole di dati enorme per garantire una guida completamente driverless e, allo stesso tempo, sicura per il guidatore-passeggero, gli altri veicoli circolanti e i pedoni.

Tuttavia, secondo Fröhlich, tutto questo è alla portata di BMW: “Grazie ai salti tecnologici, ai requisiti aggiuntivi in ​​termini di ridondanza, potenza di calcolo e connettività per una guida completamente automatizzata, saremo in grado di padroneggiare completamente il livello 5 fin dall’inizio nel 2021. Da quel momento in poi saremo in grado di offrire soluzioni di automazione in tutto il mondo in una gamma flessibile dal livello 3 al livello 5, a seconda delle richieste dei clienti e del rispettivo quadro giuridico“.

Fröhlich, inoltre, parla di soluzioni modulari. Ciò lascia pensare ad una vera e propria piattaforma elettronica per la guida autonoma, comune a tutti i modelli della gamma, ma più o meno implementata asseconda delle richieste del cliente o delle limitazioni eventualmente imposte dalla normativa sulla guida autonoma in ogni singolo mercato di vendita di BMW.

L’altra faccia della medaglia è la guida connessa, necessaria per implementare molte funzionalità avanzate della guida autonoma come la connessione tra l’auto e le infrastrutture o tra un’auto e l’altra. Da questo punto di vista BMW ha già gettato le basi: oltre 10 milioni di BMW già prodotte sono equipaggiate di una scheda SIM incorporata.

Ma per fare di più abbiamo anche bisogno di una rete 5G ad alta velocità con velocità di trasmissione dati fino a 10 gigabit/secondo e disponibilità elevata sul territorio“, ha aggiunto Fröhlich – “Inoltre, serve l’accesso gratuito a una mappa ad alta definizione in tempo reale“.

In una seconda fase BMW costruirà su scala industriale sensori all’avanguardia per ricostruire i modelli ambientali e doterà le sue auto di funzioni intelligenti on-board: “Allo stato attuale, stiamo sviluppando un cluster di sensori completo costituito da telecamere, radar e scanner laser, che è accoppiato con un sistema di intelligenza artificiale per generare un modello ambientale tramite la fusione di dati“.

Un progetto, conclude Fröhlich, che vede la cooperazione di leader del settore come Intel e Mobileye. Entrambe le aziende hanno personale direttamente presente all’interno del BMW Autonomous Driving Campus, il che consente a BMW di lavorare insieme queste aziende sul futuro della mobilità.

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