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Audi Q2 2.0 TDI Quattro S Tronic Vs Snowscoot [Video]

Il racconto di una sfida #untaggable sulle nevi tra l’Audi Q2 e lo Snowscoot.

Sfuggire alla maggior parte delle convenzioni puntando anche su alcune contrapposizioni, come il suo essere a metà strada tra un SUV un crossover e in parte anche una berlina. Dimensioni esterne compatte tipiche in SUV di segmento B ma con molto spazio interno. Il peso infine è quello di un segmento B mentre le motorizzazioni appaiono tutte maggiorate tanto da arrivare a superare quasi tutte quelle del segmento C. Insomma la nuova Audi Q2 cerca di toccare contemporaneamente punti e aspetti tecnici diversi tra loro, uscendo da molti dei classici schemi adottati per identificare i segmenti, le carrozzerie e le diverse tipologie di auto. Leggera e potente soprattutto con le motorizzazioni top di gamma, molto agile e compatta nel traffico ma divertente tra le curve o su strade di montagna, l’#untaggable di Ingolstadt protagonista del nostro test indossa inoltre con orgoglio anche la trazione integrale Quattro.

Insomma dopo aver avuto modo di apprezzare a fondo la nuova Q2 dobbiamo dire che su un particolare ci ha veramente impressionato: si tratta del comportamento dinamico, vale a dire il pacchetto composto da trazione in uscita di curva, a bassa velocità, sui tornanti o in fuoristrada, il tutto accompagnato da grande tenuta laterale. Per questo oltre al classico test su strada ci siamo sbizzarriti in qualcosa di insolito e molto particolare. Un confronto sulla neve, a bassissima aderenza attraverso una sfida contro il mezzo più strano e anti convenzionale che potesse venirci in mente, il suo nome è Snowscoot. Insomma un concetto di diverso e di #untaggable nella nostra mente ben si sposava con questo tipo di sfida, che al di la della mera competizione ci dava l’opportunità di provare qualcosa di nuovo e mai visto prima come lo snowscoot, e al contempo di toccare il limite della trazione della piccola Q2 studiando il funzionamento dei suoi differenziali. Lo snowscoot invece è una sorta di ibrido tra una bici e uno snowboard , simile anche a un monopattino e costituito da due tavole e un manubrio con un piano rialzato per appoggiare i piedi ma privo della sella. Il risultato in questo caso si può tradurre in una serie di discese mozzafiato dove il divertimento si univa allo spettacolo dei due mezzi che procedevano affiancati senza capire bene chi dei due fosse realmente il più veloce. La versione utilizzata nella sfida è l’Audi Q2 TDI Quattro S Tronic con pacchetto S Line, che viene proposta al prezzo di 42.965 euro.

Come va la Q2 2.0 TDI Quattro S Tronic

Sia su strada che in fuoristrada la dinamica dell’Audi Q2 può avvalersi di una combinazione di diversi elementi che rendono l’esperienza di guida divertente a prescindere dalla strada che si sta percorrendo. Il segreto di questa miscela mostra alcuni punti e aspetti cardine intorno ai quali ruota tutto il resto: iniziamo con il peso dell’auto, molto ridotto a tutto beneficio dell’agilità e dei trasferimenti di carico, troviamo poi quattro grandi ruote da 19 pollici aiutano a dissimulare l’effetto generato da un’altezza da terra di 15 cm, quindi il grande diametro e la sezione generosa permettono di guadagnare una buona aderenza a dispetto del baricentro rialzato.

Le ruote grandi al contempo regalano però grande comfort di guida assorbendo bene buche e asperità stradali e migliorano la trazione su fondi difficili. In tema di comfort e tenuta di strada intervengono anche il pianale rigido e leggero, le sospensioni a corsa relativamente lunga e il sistema di trazione Quattro con giunti e differenziali elettronici molto efficaci anche su terra o neve. Nel caso dell’esemplare in prova non possiamo dimenticare i benefici derivanti dalla grande coppia inviata alle ruote che le regala ottime accelerazioni e che nelle curve più strette o sui tornanti viene inviata alle ruote posteriori aiutando il guidatore a chiudere la traiettorie con il retrotreno che spinge minimizzando eventuali fenomeni di sottosterzo. Le prestazioni sono da sportiva, con una velocità massima di 218 km/h ed un’accelerazione da 0 a 100 km/h coperta in appena 7,3 secondi, mentre i consumi dichiarati (4,9 l/100 km nel ciclo misto) da utilitaria. E proprio come una vettura del segmento B, la Q2 si distingue in città dove si parcheggia facilmente e si muove nel traffico senza fatica.

La grande coppia del TDI associata al velocissimo cambio automatico DSG a doppia frizione consente di ripartire dai semafori in modo bruciante qualora si schiacci a fondo l’acceleratore. Inoltre nell’uso quotidiano agendo sul sistema Audi drive select, si può scegliere la modalità di guida più adatta alla situazione: comfort, auto, dynamic, efficiency e individual. Così, si può far lavorare al massimo il comparto telaio motore e sospensioni scegliendo la modalità dynamic, mentre sulla neve è preferibile affidarsi alla modalità auto per i meno esperti, mentre l’alternativa è unire la modalità dynamic all’esclusione dei sistemi di trazione e stabilità.

Ma tornando all’utilizzo normale abbiamo riscontrato come l’auto risulti pratica, agile e semplice da parcheggiare, spostandoci su strade di montagna invece e forzando il ritmo e disabilitando (per quanto possibile) il controllo di trazione l’auto diventa una piccola bomba, rapida e stabile nei cambi di direzione, con uno sterzo solido e preciso, un cambio rapidissimo e tanta coppia si lascia guidare come un’auto da rally.

In particolare in discesa si riesce a frenare tardissimo e già a auto inserita, e nonostante la forte decelerazione e la contemporanea azione sullo sterzo le ruote anteriori non allargano di un millimetro e l’auto stringe velocemente fino a centro curva. Discorso diverso riguarda invece la guida sulla neve dove è fondamentale usare bene il lavoro del differenziale che trasferisce la coppia al posteriore e in modo preciso verso la ruota con più trazione.

Sempre su questa superficie, è doveroso sottolineare come la vettura riesca a non affondare mai troppo grazie sia al suo peso contenuto che alle grandi ruote. In discesa sulla neve per far girare l’auto è consigliabile utilizzare il volante in modo dolce e poi aiutare e “forzare” il posteriore con rapide manovre sull’acceleratore di tiro e rilascio, così facendo si fa oscillare il retrotreno mentre l’auto danza e trasla sulla neve il tutto evitando di perdere velocità e senza mai agire sui freni.

La sfida con lo Snowscoot

Quando un’auto si propone come insolita e inaspettata non deve temere l’accostamento a mezzi un mezzo fuori dal comune e lontano dagli schemi come il piccolo e guizzante snowscoot, che riesce a unire l’agilità di una BMX alle doti funamboliche di uno snowboard associate alla velocità di punta degli sci. Così su una pista, di solito percorsa da sciatori, la nostra Audi Q2 non ha avuto indugi ne timori reverenziali nei confronti di questo mezzo alternativo e si è lanciata a gas aperto prima sulle salite laterali e poi sulle ripide discese con neve morbida. Certo, i 190 CV della vettura a ruote alte dei Quattro Anelli sono risultate fondamentali sia per non restare impantanati nelle più difficili sia per scivolare rapidamente al fianco dello snowscoot.

Indispensabile anche la trazione integrale che riusciva a trasmettere rapidamente la coppia motrice sulle ruote con maggior aderenza; lo snowscoot dal canto suo e grazie alle evidenti doti acrobatiche ha reso avvincente questo confronto a bassa temperatura. Tra derapate, salti e traiettorie improvvisate lo snowscoot si è confermato l’equivalente di una funbike delle nevi è riuscito a difendersi con successo, tenendo la scia di un’Audi nelle partenze da fermo, recuperando parte del distacco sui tratti più scoscesi e poi caricando al massimo la parte posteriore nelle zone meno ripide in modo da far galleggiare la tavola anteriore e non perdere troppa velocità.

Del resto alla guida c’era l’atleta professionista Mauro Lodovisi, team manager del Team SCUD, fresco vincitore di due gare nel recente campionato europeo di Snowscoot svoltosi ad inizio aprile. Lod (come si fa chiamare) ha utilizzato tutta la sua esperienza per scendere nella maniera più efficace possibile, con qualche divagazione spettacolare sulla zona del salto da freestyle, mettendo in evidenza le doti di un mezzo sempre più apprezzato da chi ama la montagna. E’ bene sottolineare come lo snowscoot in questione sia praticamente un top di gamma (cosi come anche la Q2) equipaggiato con il massimo dal punto di vista delle sospensioni e con tavole in carbonio leggerissime ad altissimo scorrimento. Impressionane infatti notare come anche su tratti dalla poca pendenza e su neve morbida fosse necessaria solo una piccola spinta per far procedere lo snowscoot di molti metri.

Dall’altra parte, la Q2 ha ricordato a tutti le origini sportive della sua trazione quattro ereditate dalle gare nei rally, dimostrandosi un’auto capace di affrontare ogni tipo di terreno e di accettare per questo sfide inconsuete come quella odierna. Ruote contro tavole, volante contro manubrio, ma soprattutto l’estro del rider contrapposto alla tecnologia dell’auto, sono questi i temi di questo confronto adrenalinico. Più che la sfida in se ci è piaciuta l’idea di premiare due mezzi che hanno dimostrato di saper percorrere strade alternative, abbandonando i luoghi comuni e gli schemi pre impostati a vantaggio della di elementi come la personalità e il carattere tipici degli spiriti liberi.

Design e interni

Le misure della Q2 danno vita ad un corpo vettura compatto e muscoloso per via degli sbalzi ridotti, del passo lungo (2,60 m) e di una larghezza importante (1,79 m). L’altezza generale e quella da terra, rispettivamente di 1,51 m e 15 cm, le conferiscono le sembianze di un SUV ma le forme realizzate dai designer Audi la fanno assomigliare ad un crossover. Così la Q2 si trova in una sorta di limbo stilistico che la rende #untaggable. I tratti distintivi sono rappresentati dalla calandra single frame poligonale, e dai montanti posteriori a contrasto rispetto al colore della carrozzeria. La linea di cintura alta e il tetto in stile coupé che scende verso il basso conferiscono dinamicità all’insieme, così come i cerchi da 19 pollici che calzano coperture 235/40. Lo spoiler posteriore e le grandi prese d’aria nel frontale rappresentano ulteriori indizi sulla sportività insita nella Q2. Tutto questo comporta un coefficiente di resistenza aerodinamica pari a 0,30, grazie anche ad un sotto scocca ampiamente rivestito. Ad impreziosire tutto l’insieme ci pensano i gruppi ottici a led, che al posteriore presentano indicatori di direzione dinamici.

Se l’esterno è compatto, l’abitacolo della Q2 è spazioso, in virtù del passo da 2,60 metri. Lo sviluppo della plancia è lineare, con un’estensione in orizzontale figlia delle nuove tendenze. Il volante a 3 razze tagliato in basso ricorda quello della R8, ed i tasti fisici, molto curati, denotano un livello di finitura decisamente elevato. Il pacchetto multimediale è altamente scenografico con il sistema di navigazione MMI plus associato al virtual cockpit che beneficia di un display TFT da 12,3 pollici al posto della strumentazione analogica. Non manca uno schermo touch in stile tablet da 8,3 pollici che si erge nella parte alta della plancia, oltre all’head-up display presente nella zona del guidatore. Forte dei comandi vocali, l’interfaccia della Q2 comprende un modulo dati Lte/Umts per navigare in 4G sul suolo europeo, e con la funzione hot spot è possibile collegare alla vettura dispositivi esterni. Ampio il vano di carico, con una capacità che va dai 405 litri ai 1.050 litri.

La tecnica della Audi Q2

La più piccola della famiglia Q nasce dalla piattaforma Mqb, la stessa della A3 e della Volkswagen Golf, e pesa solamente 1.205 kg grazie a delle componenti realizzate con acciai ad altissima resistenza come i montanti anteriori e posteriori. Le ruote da 19 pollici sono collegate a sospensioni anteriori MacPherson e posteriori MultiLink a 4 bracci. Grazie ad un’altezza da terra di 15 cm, alle coperture 235/40 e alla trazione integrale Quattro, la Q2 se la cava bene anche in condizioni di aderenza precaria. Merito di un sistema che utilizza una frizione a lamelle ad azionamento idraulico e comando elettronico per distribuire la coppia tra i due assali in maniera uniforme nel giro di alcuni millesimi di secondo. Inoltre, per garantire spazi d’arresto ridotti, i dischi dei freni anteriori e posteriori hanno un diametro, rispettivamente, di 312 mm e 272 mm. Si tratta di elementi che consentono al guidatore di sfruttare al meglio i 190 CV ed i 400 Nm del motore 2.0 TDI.

Quest’ultimo, contraddistinto da soluzioni ingegnose, come i due alberi di equilibratura nel basamento, e forte di un impianto common rail capace di mantenere la pressione a 2.000 bar, lavora in sinergia con una trasmissione automatica a sette rapporti S-tronic costituita da due semicambi, sempre attivi, che si collegano al motore in maniera alternata e presentano frizioni in bagno d’olio.

La sicurezza attiva è ai massimi livelli sulla Q2, come dimostrano i vari sistemi di cui può usufruire. Si parte dalla frenata automatica d’emergenza, per arrivare all’assistente di guida virtuale, capace di  sostituire il guidatore nel traffico fino a una velocità di 65 km/h. Non manca il dispositivo che aiuta l’auto a rimanere nella propria carreggiata intervenendo sullo sterzo, e il sistema di ausilio al parcheggio che effettua le operazioni autonomamente.

Lo Snowscoot: cosa è e come è fatto

Lo snowscoot nasce 25 anni fa dall’idea di un ragazzo franco-svizzero che ha adattato il telaio di una BMX alle piste da sci facendolo poggiare su due tavole. L’idea fu poi ripresa dall’azienda francese Black Mountain Snowscoot che vi ha aggiunto forcella ed ammortizzatori posteriori, rendendolo perfettamente controllabile anche alle alte velocità che è in grado di raggiungere. La tavola anteriore è indipendente dallo sterzo, come quella della BMX, per facilitare le evoluzioni di freestyle che si effettuano con la bici acrobatica. Al contrario della BMX non ci sono freni sul manubrio, per frenare basta spostare il peso lateralmente inclinando leggermente il mezzo, in maniera molto più intuitiva e semplice rispetto a quanto accade sia con gli sci che sullo snowboard. Per utilizzarlo non sono necessari scarponi o altre calzature particolari, una volta “in sella” basta poco per avere una padronanza sufficiente per divertirsi in sicurezza, anche se è sempre consigliabile l’utilizzo del casco e di abbigliamento adatto.

Attualmente ci sono 6-7 produttori, e due tipologie di snowscoot: rigido e ammortizzato. Il 70%  dei praticanti utilizza quello rigido, mentre in Italia, dove è arrivato da poco, quasi tutti propendono per l’ammortizzato perchè più facile e versatile. Il rigido è infatti più tecnico, più impegnativo e faticoso, ma anche più veloce. I prezzi vanno dalle 500€ fino alle 3.000€ a seconda degli allestimenti, della presenza o meno di sospensioni, del tipo di materiai utilizzati per il telaio e le tavole.

Dove praticarlo

Lo snowscoot è molto praticato nelle più rinomate località montane abruzzesi e nel centro resto del centro Italia, dove molti dei praticanti giungono dal nord. Molto diffuso anche in Francia e Germania con molte stazioni sciistiche che stanno dedicando sempre maggiori spazi a questo tipo di disciplina invernale. Grazie anche all’attenzione dei media, lo snowscoot si è diffuso in diverse località sciistiche e ad oggi in Italia le location più attrezzate sono quelle di: Campo Imperatore (AQ), Campo Felice (AQ), Ovindoli (AQ), Abetone (PT), Cimone (MO), Paganella (TN), Livigno (SO), Aprica (SO), Limone (CU), Etna (CT) e Sila (CS).

Scheda Tecnica: Audi Q2 2.0 Quattro S Tronic

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Dimensioni:

Lunghezza: 419 cm

Larghezza: 179 cm

Altezza: 151 cm

Passo: 260 cm

Bagagliaio: 405 – 1050 litri

Massa a pieno carico: 1550 Kg

Numero porte: 5

Numero posti: 5

Motore:

Numero cilindri: 4 in linea

Cilindrata: 1968 cm3

Alimentazione: gasolio

Potenza: 110 Kw – 150 Cv a 3500 giri/min

Coppia Max: 340 Nm a 1750 giri/min

Trazione: integrale

Cambio: automatico a 7 rapporti

Omologazione: Euro 6

Prestazioni:

Velocità massima: 218 Km/h

Accelerazione da o a 100 km/h: 7,3 secondi

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Audi Q2 Scheda Tecnica by Blogo Motori on Scribd

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