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Presa USB auto: cosa c’è da sapere

Presa USB auto: non sono mai abbastanza e abbiamo sempre più gadget elettronici da ricaricare.

Ne abbiamo sempre bisogno, ma non sono mai abbastanza. Gli ingressi USB sulle nostre auto, se presenti, sono sempre pochi, diminuiscono all’aumentare delle persone presenti in auto o in base ai numerosi device elettronici che ci portiamo sempre in giro.

Fortuna che in questi casi c’è sempre il buon vecchio e caro accendisigari che ci offre pratiche soluzioni a portata di un click. Facendo un veloce giro su Amazon ci si può imbattere in un accessorio che risolverà tutti i nostri problemi di ricarica per smartphone, tablet e compagnia bella: un caricabatteria in alluminio da 54W con quattro porte USB Quick Charge 3.0 e dotato di tecnologia iSmart 2.0, una protezione integrata contro il surriscaldamento, il sovraccarico e il corto circuito.

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Con questo dovremmo essere tutti a posto, indipendentemente dall’età della vettura, ma attenzione a non abusarne, potreste scaricare in un sol colpo la batteria della vostra auto, nel caso cercate, sempre su Amazon uno starter, non si sa mai…

Certo, visto le recenti leggi contro il fumo in auto, forse, un giorno l’accendisigari vero e proprio sparirà dalle nostre auto lasciando il posto al solo connettore a corrente continua a 12 V. Il primo accendisigari fece la sua comparsa come equipaggiamento delle automobili nel 1926. Nel 1928, la Connecticut Automotive Specialty Company brevettò il primo accendisigari a bobina metallica, mentre l’accendisigari definitivo che noi tutti conosciamo fu messo in vendita a partire dal 1956 dalla Casco.

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