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SmartDeviceLink: l’infotainment al volante

Al Ces di Las Vegas Ford e Toyota annunciano di lavorare insieme a SmartDeviceLinK: cos’è, come funziona e quando sarà disponibile.

“Al centro della decisione di Ford di creare SmartDeviceLink vi è la scelta di incoraggiare il percorso dell’innovazione tecnologica, e questo consorzio rappresenta un importante passo verso questo obiettivo” commenta Doug VanDagens, Global Director, Ford Connected Vehicle and Services nonché membro del Consiglio del Consorzio SmartDeviceLink (SDL). “I consumatori saranno posti al centro, beneficiando di ulteriori app innovative, nate da una maggiore collaborazione tra le aziende e dall’impegno degli sviluppatori”.

Gli fa eco Shigeki Tomoyama, President Connected Company di Toyota, primo partner di Ford nel Consorzio SDL: “La connessione tra smartphone e l’interfaccia del veicolo è uno degli aspetti relativi all’infotainment più importanti. Utilizzando SmartDeviceLink, saremo in grado di fornire questo servizio ai nostri clienti in modo sicuro e protetto. Siamo entusiasti di collaborare con case costruttrici e fornitori che condividono la nostra visione”.
 
SmartDeviceLink, riferisce Ford in un comunicato, integrerà in modo funzionale le app per smartphone con la tecnologia a bordo del mezzo grazie all’interfaccia del touchscreen, ai comandi al volante e al riconoscimento vocale per un guida più smart, semplice, comoda e in grado di offrire agli automobilisti un’esperienza di iper connessione al volante che soddisfi le singole esigenze facendo mantenere al contempo il controllo sulle modalità di interazione tra auto e app.

Ford e Toyota insieme per integrare auto e smartphone

4 gennaio 2016

Si chiama SmartDeviceLink (SDL) e vede unite, tra le altre case automobilistiche, Ford e Toyota per offrire ai clienti una sempre maggiore integrazione tra auto e smartphone. In occasione del Ces di Las Vegas i due colossi dell’auto hanno presentato lo SmartDeviceLink Consortium (SDL). Si tratta di un’associazione non-profit cui aderiscono altri big dell’automotive e “dell’indotto” hi-tech: da Mazda, a Suzuki al gruppo francese PSA passando per fornitori del calibro di Luxoft, Elektrobit e Xevo. Panasonic, Pioneer e QNX invece si sono affrettate a firmare una lettera di intenti per entrare a far parte al più presto del consorzio.

Nessuno sembra voler rimanere fuori dai giochi e se la collaborazione tra case automobilistiche, e/o aziende comunque concorrenti, è abbastanza insolita, è altrettanto vero che le prospettive e la fetta di mercato sono troppo ampie. Il gioco vale la candela, evidentemente. Senza contare che così facendo Ford, Toyota e gli altri membri di SmartDeviceLink Consortium sottraggono il loro software al possibile “controllo” di giganti come Apple e Google.

Ford, Toyota e il resto dei membri del consorzio sono quindi impegnati nella messa a punto di questo software open source con l’obiettivo di dare un maggior ventaglio di scelta all’utenza su come connettere e controllare le proprie applicazioni smartphone in auto. SmartDeviceLink Consortium ha la finalità dichiarata di voler agevolare la diffusione della piattaforma aperta. Secondo Ford e Toyota un software open source è il miglior modo per aumentare la qualità e la sicurezza dello stesso.

La formazione del consorzio arriva a un anno esatto dall’annuncio della casa automobilistica giapponese sull’implementazione sulle proprie vetture del software SDL per dare agli automobilisti crescenti possibilità di comando e controllo delle applicazioni per smartphone attraverso i pulsanti del cruscotto, gli schermi e il riconoscimento vocale.

In soldoni, una volta attaccata la spina dello smartphone nelle porte USB della vettura, chiamate, navigazione, musica e applicazioni saranno selezionabili e integrati sullo schermo centrale. Un accesso facilitato delle app che, secondo il Consorzio, permetterà ai produttori e ai fornitori di omologare gli standard di integrazione delle applicazioni, a tutto vantaggio sia degli utenti sia degli stessi sviluppatori.

Il software non è del tutto nuovo nel senso che si baserà sul già esistente AppLink di Ford e sui suoi codici open source, piattaforma che ad oggi “montano” più di cinquemila autoveicoli nel mondo. Le linee guida del Consorzio e l’accordo fra i diversi membri, come spiega Fortunesaranno gestiti da Livo, la software company di Ford (rilevata nel 2013 dalla casa americana) per lo sviluppo della connettività a bordo dei veicoli di nuova generazione.

Quando sarà disponibile SmartDeviceLink? Toyota conta di lanciare il suo sistema di infotainment con SDL non prima del 2018.

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