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Toyota C-HR: informazioni e prezzi [Video]

Il nuovo Suv di Casa Toyota, si distingue per il suo look sportivo e moderno e le sue forme taglienti e modaiole a metà strada tra una coupè e un crossover

L’auto che non c’era ma ha tutto per esserci, al centro di una scena cambiata profondamente in questi anni e ora pronta per una rivoluzione di stile, una ulteriore accelerazione al segmento delle crossover compatte. Oltre l’eredità importante di Rav4, Toyota mette in campo ora in Italia le ambizioni della nuova C-HR, una sigla che riassume la definizione di Coupé High Rider e il senso di una vettura che ha la sensazione e la sostanza della tecnologia di cui è capace la casa delle tre ellisse. Un manifesto di stile, linee taglienti mutuate dal marchio di lusso Lexus e poi dimensioni ideali a cinque porte per offrire una alternativa in grinta estetica e abitabilità interna alle coupé. Frontale con un incrocio di forme poligonali, montante a pinna arretrato per far posto a un vero finestrino posteriore, ma sprovvisto di maniglia, e poi una carrozzeria da 436 cm in lunghezza per 179 cm di larghezza e 155 cm in altezza. Uscire dalle regole delle linee tondeggianti viste finora in questa categoria di vettura può essere premiante, così come lo è per gli interni distanti e diversi da quelli di un Suv, con lo schermo del sistema multimediale che domina un cruscotto lineare sottolineato da un profilo luminoso azzurro.

E’ davvero effetto concept car per tutti, una vettura avanzata ma pronta per i clienti reali, questo il messaggio Toyota che dedica alla C-HR, con il pacchetto di sistemi di sicurezza Toyota Safety Sense che comprende adaptive cruise control, gestione automatica degli abbaglianti, mantenimento della corsia, frenata d’emergenza e individuazione dei pedoni, ma anche una variante di interesse fondamentale per il mercato italiano equipaggiata con  la stessa architettura meccanica TNGA già utilizzata per la Prius, con un sistema di motorizzazione ibrida da 122 Cv di potenza totale. La scelta più evidente per dare a questa alternativa ecologica una veste estetica altrettanto innovativa.  Una formula che avremo modo di approfondire su Autoblog.it  dedicandoci ad una vettura che gioco forza cambia le regole e gli equilibri con la concorrenza.

Segmento di mercato e competitor

Il C-HR, pur essendo nelle intenzioni del gigante nipponico una proposta completamente nuova rispetto ai segmenti già esistenti, è la variante Toyota nel mondo dei SUV-crossover di medie dimensioni e, cavalcando l’onda del successo clamoroso degli ultimi anni registrato da questa particolare tipologia di auto, punta a raggiungere vendite record. Per farlo però dovrà vincere la concorrenza di competitor molto agguerrite e che stanno facendo registrare numeri importanti: tra tutte analizziamo le cugine Qashqai-Kadjar, la Mini Countryman e la Jeep Renagade. Qashqai è un po’ la regina della categoria, con i suoi dieci anni di vita e circa 25mila immatricolazioni nel 2016: la gamma prevede 5 allestimenti (Visia, Acenta, Business, N-Connecta e Tekna) ed interessanti contenuti tecnici per quanto riguarda la tecnologia e la sicurezza. Si va dal Nissan Safety Shield (pacchetto di sistemi di assistenza alla guida per aumentare la sicurezza della vettura) all’infotainment Nissan Connect con servizi connessi, dall’Around View Monitor al parcheggio automatico assistito. La partnership Nissan-Renault ha poi dato vita nel 2015 alla variante francese dell’apprezzato SUV, con buona parte della componentistica in comune ma con qualche differenza sostanziale: in casa Renault troviamo il piacevole cambio doppia frizione EDC disponibile in abbinamento al dCi 110 CV e al Tce 130 CV. Anche per Kadjar non mancano le chicche tecnologiche, come l’ R-LINK 2 con store online dedicato e 6 profili utente personalizzabili, la gestione intelligente del 4×4 con l’All Mode e le sue modalità di guida (2WD per la trazione anteriore, Auto con l’attivazione della trazione integrale solo in caso di perdita di aderenza, e Lock con ripartizione 50/50 tra le ruote anteriori e quelle posteriori fino a 40 km/h) e gli ADAS per l’assistenza alla guida.

Nel caso di Mini potremmo tranquillamente parlare di icona reinventata: il grande successo della nuova serie nei primi anni 2000 ha dato il via a molteplici declinazioni del concetto “Mini”, fino ad arrivare ai giorni nostri con le varie Paceman, Cabrio, Clubman e appunto Countryman. Come sempre una delle principali ragioni di acquisto è l’estetica e il posizionamento premium della vettura, in grado di regalare un’aura di desiderabilità non comune ad altri marchi. Anche per la Countyman grande possibilità di personalizzazione e ampia gamma di motorizzazioni: propulsori benzina 1.6 con potenza da 98 a 218 CV, diesel 1.6 da 90 o 112 CV o diesel 2.0 da 143 CV. Disponibilità del cambio automatico e della trazione integrale; è da poco stata annunciata la versione 2017, con l’interessante novità della variante Hybrid plug-in. Chiudiamo la panoramica con il fenomeno Renegade, lanciata nel 2014 e in grado di registrare già quasi 30mila immatricolazioni nel solo 2016. Appeal del marchio, grade strategy semplice e offerta competitiva ne hanno decretato il successo. Tra le particolarità da segnalare ricordiamo il cambio automatico a nove rapporti (unicità nel segmento), l’Hill descent control per gestire la velocità in discesa, e l’impianto audio Beats con amplificatore digitale a 8 canali.

I Motori

Per il nuovo C-HR sono due le soluzioni previste per quanto riguarda le motorizzazioni: un propulsore a benzina e il rinnovato powertrain Hybrid. Il motore “convenzionale” è un 1.2 sovralimentato, con iniezione diretta e un turbo con raffreddamento ad acqua, in grado di erogare 116 CV a 5600 giri/min e 185 Nm di coppia massima tra i 1500 e i 4000 giri/min, abbinabile unicamente al cambio CVT. Il propulsore, già visto su Auris, ripropone il sistema VVT-iW (Variable Valve Timing – intelligent Wide), capace di assicurare maggiore flessibilità nell’alzata delle valvole lato aspirazione e lato scarico. Per quanto riguarda lo schema del sistema, da segnalare l’adozione di un collettore di scarico integrato nella testata e un innovativo sistema di gestione del calore. Possibilità di scelta invece per quanto riguarda la trazione, con il classico schema tuttoavanti o la variante 4WD con giunto elettromagnetico per la trasmissione della trazione al posteriore in caso di necessità (soluzione simile a quella già vista sulla terza generazione di RAV4).

L’Hybrid dal canto suo ovviamente eredita tutte le modifiche presenti sulla recente quarta versione della Prius, compreso il downgrade della potenza complessiva. Il sistema infatti passa dai 136 CV dei full hybrid “standard” (vecchia Prius, Auris, Lexus CT) ai 122 attuali. Il propulsore termico mantiene la consueta cilindrata 1,8 e il ciclo di funzionamento è sempre di tipo Atkinson, caratteristica comune a tutti gli ibridi marchiati Toyota-Lexus. Volendo semplificarne il funzionamento, rispetto al classico ciclo Otto troviamo una fase di espansione virtualmente più lunga che viene ottenuta grazie alla chiusura ritardata della valvola aspirazione (resta aperta durante i primi istanti di risalita del pistone). Si ha un riflusso di una parte della miscela aria/carburante nel condotto di aspirazione riducendo così i consumi.

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La potenza erogata dal motore a benzina è pari a 98 cavalli e gli interventi dei tecnici nipponici (funzionamento dell’EGR, sistema di raffreddamento a doppio condotto, cuscinetti di biella con rivestimento in resina, catena della distribuzione a bassa frizione) hanno consentito di raggiungere un rendimento termico da record: ben il 40%. Modifiche importanti anche per quanto riguarda la parte elettrica, con un motore principale, identificato dalla sigla MG2, da 72 cavalli, a fronte degli 82 sviluppati dalla precedente generazione di Hybrid; il tutto è però ora più efficiente, più leggero e di dimensioni inferiori rispetto a prima. Discorso analogo anche per l’inverter, che è ora più compatto di oltre il 30%. Il gruppo di trasmissione ibrido è stato completamente rivisto nella logica di funzionamento e rivoluzionato nella componentistica: il sistema è ora notevolmente meno ingombrante (sono 47 i millimetri in meno rispetto a prima). Sono inoltre state ridotte le perdite per attrito del 20% grazie alla nuova disposizione degli ingranaggi: il motore elettrico di trazione MG2 è stato montato su un albero parallelo a quello su cui sono installati il generatore MG1 e il rotismo epicicloidale, organo che unisce la parte elettrica al motore termico. La batteria del sistema ibrido rimane di tipologia Nichel-Metal Idruro, ha dimensioni ridotte del 10%, perde circa 1 chilo di peso e assicura maggiore durata. Il tutto è installato sotto la seduta dei passeggeri posteriori, per migliorare il bilanciamento dei pesi e non penalizzare la capacità di carico del vano bagagli.

Allestimenti e listino

Semplice e completo il line-up del C-HR con tre allestimenti immediatamente riconoscibili: si parte dalla versione Active, disponibile in abbinamento al 1.2 turbo benzina, a trazione anteriore o integrale, o con powertrain Hybrid, che prevede di serie cerchi in lega da 17”, sistema multimediale Toyota Touch 2 (schermo da 8”, DAB, retrocamera di parcheggio e connettività Bluetooth®, Aux-in e USB), pacchetto di sicurezza Toyota Safety Sense Plus (sistema pre-collisione con rilevamento pedoni, avviso superamento corsia, riconoscimento segnaletica stradale, fari abbaglianti automatici, cruise control adattivo) e clima automatico bizona. Salendo nella strategia troviamo la Style con la carrozzeria bicolore (tetto nero e corpo vettura a scelta), i cerchi in lega da 18” e vetri posteriori oscurati, e la più rifinita Lounge che torna alla tinta carrozzeria unica e aggiunge di serie il sistema di parcheggio assistito SIPA e il Nanoe ION Generator per la sanificazione dell’abitacolo. Style e Lounge sono disponibili solo in abbinamento al 1.2 turbo benzina a trazione integrale o al powertrain Hybrid. Anche nel posizionamento prezzi Toyota punta forte sul periodo di lancio e fino a fine anno sono attive scontistiche ad hoc: grazie alla riduzione di circa 4.900 euro in caso di permuta o 3.900 euro in mancanza di essa, il listino è particolarmente aggressivo. Molto semplice anche nella composizione, prevede solo tre prezzi: 21.500 Euro per una 1.2 turbo benzina 2WD Active, 23.500 per una 1.2 turbo benzina 4WD Active o una 1.8 Hybrid Active, e 25.500 in caso di scelta di una Style o Lounge con motore 1.2 turbo benzina 4WD o 1.8 Hybrid. I prezzi indicati comprendono lo sconto.

Scheda Tecnica

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Dimensioni:
Lunghezza: 436 cm
Larghezza: 179 cm
Altezza: 155 cm
Passo: 264 cm
Numero posti: 5
Bagagliaio: 377 dm3
Pneumatici:
Anteriori: 215/60 R17 96H
Posteriori: 215/60 R17 96H
Motore: ( versione 1.8 VVT-i HYBRID )
Alimentazione: benzina
Numero di cilindri: 4 cilindri in linea
Cilindrata: 1798 cm3
Potenza: 90 KW (122 Cv) a 5200 giri
Coppia Max: 142 Nm
Omologazione: Euro 6
Cambio: planetario a variazione continua
Trazione: anteriore
Prestazioni:
Velocità massima: 170 km/h
Accelerazione da 0 a 100 km/h: 11 secondi

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