Home Test Drive Audi TT Roadster 2.0 TDI: prova su strada [Video]

Audi TT Roadster 2.0 TDI: prova su strada [Video]

Tanta tecnologia per la rinnovata Roadster di casa Audi: elegante, leggera e stabile.

Tutto cambi perché l’equilibrio tra prestazioni ed emozioni resti identico. Ingolstadt rilancia con con una nuova TT completamente riprogettata che però mantiene inalterato il DNA che ha reso la prima serie un’icona di questi ultimi anni. Cambia il design, che si proietta al futuro con linee taglienti, stupiscono gli interni, mai così high-tech come in questa versione, evolve anche l’approccio costruttivo, ma i punti forti della progenitrice rimangono solidi come non mai: stile anticonvenzionale e fortemente distintivo, prestazioni interessanti e alla portata di tutti, qualità indiscutibile del marchio. La nuova TT rimane fedele al suo motivo ispiratore e, in questa terza generazione, rinnova il motto che dà origine al nome del modello: Tradition und Technik. Scopriamo insieme nella nostra prova prodotto la proposta a gasolio della roadster teutonica. Una variante che ci ha regalato tante conferme e non poche sorprese.

Com’è fatta

Dal punto di vista estetico la nuova TT è un vero ponte fra passato e futuro: ritroviamo tutti i tratti distintivi propri del modello e contemporaneamente appare ben evidente l’impronta del nuovo corso stilistico Audi. Frontalmente si rimane colpiti dalla somiglianza con la sorella maggiore R8, grazie all’enorme calandra single frame, ai gruppi ottici allungati e di piccole dimensioni e alle prese d’aria laterali incastonate nella parte bassa del paraurti. Il logo dei quattro anelli trova ora alloggiamento sul cofano motore. La vista di tre quarti rivela senza ombra di dubbio la stretta parentela con le altre generazioni TT: il profilo spiovente del tetto, le fiancate prominenti e persino l’immancabile tappo del carburante con design specifico e logo del modello.

[rating title=”DESIGN” value=”9″ layout=”left”]Posteriormente le proporzioni rimangono simili, con gruppi ottici e linee di forza orizzontali. Sembra la TT di sempre ma le linee si sono fatte più tese e taglienti. Lontani dal design morbido e tondeggiante della prima generazione e oltre la fase intermedia della seconda serie, siamo ora una purezza delle linee quasi minimalista e hi-tech.

La personalità e la decisione del design sono un passaporto che si spende bene anche all’interno, dove si è accolti in un abitacolo snello e compatto, con una grande attenzione al guidatore e all’ergonomia. Il sedile del conducente ha una posizione ribassata rispetto alla precedente generazione e, complice l’alta linea di cintura, ci si sente immersi e protetti dall’auto. Dietro al volante con suggestive razze cave trova spazio il futuristico Audi Virtual Cockpit, una strumentazione digitale con schermo da 12,3 pollici che rappresenta una esperienza visiva unica offerta dalla casa dei quattro anelli, con la possibilità di visualizzare una moltitudine di informazioni. Le approfondiremo nella sezione dedicata alla tecnologia.

Nella parte alta della console centrale, in corrispondenza delle bocchette di ventilazione, un altro artificio estetico-tecnologico che rende l’idea della cura dei dettagli e della ricerca maniacale della linearità che è l’essenza di una auto sportiva: i comandi del clima sono integrati nei pomelli centrali delle bocchette e basta ruotarli per aumentare o diminuire l’intensità di ventilazione, la temperatura, indirizzare i flussi verso il parabrezza o gli occupanti e attivare il ricircolo. L’abitacolo non è disseminato di tasti, pulsanti e comandi, regalando una pulizia delle linee sconosciuta a molte altre vetture. Il tunnel centrale rialzato ospita la leva del cambio, i controlli del sistema di navigazione MMI® plus con MMI® touch (optional da 3010 €), il freno di stazionamento elettrico e il comando per l’apertura-chiusura elettrica della capote in tela. Questa operazione, che richiede solamente dieci secondi, è possibile anche in movimento fino ad una velocità massima di 50 km/h.

Tecnica Tecnologia e Sicurezza

Anche la nuova TT, come la quasi totalità degli ultimi modelli prodotti dalla famiglia VW, nasce sulla base della piattaforma modulare MQB, non un compromesso tecnico, sia chiaro, ma una base tanto solida da poter essere spinta a personalizzazioni meccaniche anche molto lontane tra loro, ma con certezze tecniche in comune. Il passo, rispetto alla seconda generazione, è cresciuto di 5 centimetri arrivando a quota 2 metri e 50 (valore minimo per una vettura nata sulla MQB), per una lunghezza totale contenuta in 417 centimetri. Il telaio e le parti strutturali della vettura beneficiano di largo impiego di materiali leggeri: su tutti l’alluminio, scelto per cofano motore, telaio del parabrezza, portiere, passaruota e cofano posteriore. Grazie a questa oculata scelta il baricentro della vettura è sceso di un centimetro, l’intera carrozzeria pesa meno di 280 kg, la cellula dell’abitacolo appena 68 kg e il telaio del tetto apribile 39 kg. Interessante anche il valore della rigidità torsionale, che cresce di oltre il 20% rispetto alla precedente generazione. Per quanto riguarda le sospensioni, la nuova TT monta all’anteriore un classico schema MacPherson mentre al posteriore troviamo un multilink. Quanto all’assetto, a richiesta è possibile avere gli ammortizzatori Audi Magnetic Ride (abbassamento del corpo vettura di 10 mm) che gestiscono lo smorzamento in funzione delle condizioni di marcia e delle tre selezioni individuali della taratura delle sospensioni (auto/comfort/dynamic), regolabili tramite l’Audi drive select.

La nostra roadster monta un motore Diesel a 4 cilindri in linea con sistema di iniezione common rail, turbocompressore a gas di scarico e intercooler indiretto: 2 litri di cilindrata, 184 cv di potenza massima tra i 3.500–4.000 giri/min e un picco di coppia pari a 380 Nm con valore costante tra i 1.750 e i 3.250 giri/min. L’unico abbinamento possibile in termini di trasmissione è quello con il cambio manuale a 6 rapporti. Sicuramente una delle novità più attraenti di questa terza serie resta l’Audi Virtual Cockpit, basato su uno schermo schermo digitale LCD da 12,3 pollici con risoluzione di 1440×540 pixel in grado di visualizzare tutte le principali funzioni di bordo: quadro strumenti classico con indicatori dal design analogico, navigazione, sistema multimediale e connettività, telefonia e molto altro. All’aspetto grafico e tecnologicamente avanzato (l’occhio vuole la sua parte…) si abbina anche quello pratico: è di fatto possibile gestire tutti i “mondi” del sistema di bordo senza staccare le mani dal volante, grazie ai tasti presenti sulle razze. Disponibili anche i fari a LED, in due varianti: standard (presenti sulla nostra vettura), comprendenti anabbaglianti, abbaglianti, luci diurne, luci di posizione, indicatori di direzione, illuminazione statica per le svolte e funzione luci da autostrada con aumento automatico della profondità a partire da una velocità di circa 110 km/h, o i nuovissimi Audi LED Matrix che adottano una tecnologia innovativa per la distribuzione adattiva della luce, basata sull’abbinamento del sistema di  telecamere e proiettori a LED.

audi-tt-cabrio-2016-17.jpg

Se vengono rilevati altri utenti della strada, il sistema esclude in modo selettivo solo la parte di luce abbagliante corrispondente alla posizione momentanea dei veicoli in senso opposto di marcia, mentre nelle restanti zone dei proiettori resta attiva la luce abbagliante. Sotto il profilo della sicurezza e dei sistemi di assistenza alla guida, sono optional il cruise control, l’assistenza al mantenimento della corsia Audi Active Lane Assist, il monitoraggio dell’angolo cieco Audi Side Assist e il riconoscimento della segnaletica stradale (in abbinamento obbligato con il sistema di navigazione MMI® plus con MMI® touch).

Come va

Su carta questa nuova TT dovrebbe essere migliore sotto tutti i punti di vista rispetto alla precedente: minor peso, motore con tanta coppia (l’unica TT in produzione con più Nm sulla scheda tecnica è la RS) e una nuova elettronica a gestione della dinamica di guida. Considerando la propulsione a gasolio, c’è poi da capire quanto effettivamente la vettura sia gestibile nell’utilizzo di tutti i giorni e parca nei consumi sulle lunghe percorrenze: dovrebbero essere proprio queste le condizioni di utilizzo più frequenti per chi sceglie una roadster diesel. Cominciamo col dire che, una volta seduti all’interno della TT, ci si sente da subito in un ambiente stranamente familiare. La posizione di guida è ottima, con il volante verticale, le ampie regolazioni del sedile e una leva del cambio in posizione rialzata; da seduti la portiera è insolitamente alta rispetto alla spalla e si ha un senso di protezione non comune. Il rovescio della medaglia è una visibilità non eccellente, in particolar modo sul tre-quarti posteriore e con capote chiusa. Il pedale della frizione è piuttosto pesante e, in un uso cittadino, si rivela poco pratico: stupiscono invece i consumi, vero e proprio fiore all’occhiello di questa TT a gasolio.

[rating title=”MOTORE” value=”8″ layout=”left”]Nell’utilizzo urbano normale siamo riusciti a percorrere senza particolare apprensione ben 15 km/l, valore decisamente interessante per una vettura che impiega poco più di sette secondi per coprire lo 0-100 e ha una punta velocistica di oltre 230 Km/h. Inaspettatamente, la TT poi è pratica e comoda anche in città, sfoderando la forza di un compromesso altrove difficile da raggiungere: assetto sì rigido ma che non spacca schiena, e poi una maneggevolezza da auto di tutti i giorni. In particolare nell’uso cittadino, considerando le continue ripartenze e la pesantezza del pedale della frizione, avrebbe fatto comodo un cambio automatico doppia frizione, purtroppo non disponibile in abbinamento alla motorizzazione diesel. Capiente e regolare il vano bagagli (280 litri) ma poco pratico a causa dell’elevata altezza da terra della soglia di carico (83 cm). Nella guida extraurbana la TT rivela tutto il suo potenziale e, facendo ricorso alla selezione delle modalità di guida per variare la risposta dello sterzo e l’erogazione del motore, è stato possibile assaporare le doti dinamiche della vettura. Migliorata l’agilità, così come la compostezza in inserimento e percorrenza di curva, la reattività e la comunicatività; ottima la risposta dell’impianto frenante, che non delude per sensibilità e modularità.

2.0 litre four cylinder TDI engine

Anche in questo caso i consumi sono molto  interessanti, con punte anche di 20 km/l, e a farla da padrone è il comfort: fino a 80-100 km/h non si avverte alcuna rumorosità fastidiosa, anche grazie all’accurata aerodinamica e al parabrezza fortemente inclinato, mentre oltre questa soglia è sconsigliabile marciare con la capote aperta (l’operazione di chiusura è consentita anche in movimento ma fino a 50 km/h). La comodità ovviamente si ritrova anche in autostrada e la TT macina chilometri senza provocare stress o apprensione, facendo registrare nuovamente consumi record: quasi 17 km/l a 130 km/h costanti. Come detto, tutto è fluido e facile, paradossalmente fin troppo facile. Si riesce ad andare forte praticamente fin da subito e in completa sicurezza, anche perché nel momento in cui si esagera un po’ ci pensa l’elettronica a risolvere la situazione. Volendo, la perfezione tecnologica e la precisione dinamica sono forse il più grande pregio e contemporaneamente l’aspetto meno emozionante della nuova TT: è una vettura intelligente, tecnologicamente avanzata e irreprensibile ma lascia poco spazio alla passione. Badate bene: si guida con piacere, è efficace e ha consumi incredibili ma probabilmente manca un po’ di cuore.

Per quanto riguarda la configurazione della vettura in prova, oltre alla dotazione standard (Audi virtual cockpit, climatizzatore manuale, volante sportivo multifunzionale in pelle), sono stati aggiunti in opzione il clima automatico (665 €), i proiettori a LED (1475 €), il regolatore di velocità (360 €), il sistema di navigazione MMI® plus con MMI® touch (3010 €) e i sedili rivestiti in pelle Nappa (1150 €). Ci sono poi altri optional singoli come ad esempio i proiettori a LED Matrix (2585 €) o il Bang & Olufsen Sound System (1030 €).

Tra i pacchetti disponibili, ne segnaliamo tre: pack design (cerchi in lega 8,5J x 18, climatizzatore automatico,  proiettori a LED – 3790 €), pack S-line (assetto sportivo S line, Audi drive select, cerchi in lega 8,5J x 18, volante sportivo S-line in pelle, listelli sottoporta con logo S line, badge esterni e interni specifici della versione, pomello leva del cambio in pelle traforata nera, sedili sportivi con rivestimenti dei sedili in tessuto-pelle, pedaliera sportiva in acciaio – 3000 €) e il pack Tech (sistema di navigazione MMI® plus con MMI® touch, climatizzatore automatico, volante sportivo multifunzionale sagomato in pelle TT plus, Audi connect, regolatore di velocità cruise control e sistema di ausilio al parcheggio posteriore – 4150 €). Per avere un’idea, vi diciamo che la TT roadster della nostra prova superava di qualche migliaio di euro quota 50mila.

[progressbar title=”Voto Finale” percentage=”no” value=”8.5″]

Scheda Tecnica

Dimensions

Dimensioni:

Lunghezza: 418 cm

Larghezza: 183 cm

Altezza: 136 cm

Passo: 251 cm

Numero posti: 2

Bagagliaio: 280 dm3

Pneumatici:

Anteriori: 225/50 R17 95W

Posteriori: 225/50 R17 95W

Motore:

Alimentazione: gasolio

Numero di cilindri: 4 cilindri in linea

Cilindrata: 1968 cm3

Potenza: 135 KW (184 Cv) a 3500 giri/min

Coppia Max: 380 Nm

Omologazione: Euro 6

Cambio: meccanico a 6 rapporti

Trazione: anteriore

Prestazioni:

Velocità massima: 236 km/h

Accelerazione da 0 a 100 km/h: 7.3 secondi

audi-tt-cabrio-2016-47.jpg

Ultime notizie su Test Drive

Tutto su Test Drive →