Home Test Drive Volkswagen Passat Alltrack BiTdi: la prova su strada [VIDEO]

Volkswagen Passat Alltrack BiTdi: la prova su strada [VIDEO]

Il super motore della Passat BiTDI messo alla prova su strada brilla per prestazioni e fluidità, ma il punto forte dell’auto resta il grande comfort associato alle ultime tecnologie di ausilio alla guida.

Partiamo da un presupposto: la Volkswagen Passat Alltrack oggetto della nostra prova altro non è che una versione più trendy e poliedrica rispetto a quella che ha vinto l’Auto dell’Anno 2015. Una vettura che prende le mosse dalle buone basi poste dalla berlina tedesca in termini di telaio, motori e tecnologie di bordo, ma a queste aggiunge brio, sportività e un maggiore piacere di guida.

Basta percorrere qualche chilometro al volante della tedesca per notare la solidità globale, dagli interni al corpo vettura, e l’ottimo livello di comfort e insonorizzazione. Tutto questo si traduce anche in un impegno di guida contenuto sia in città sia su strade extra urbane.

Ma questa versione Alltrack diventa la ciliegina sulla torta, perché aggiunge i vantaggi della versione Variant, come il bagagliaio dalla soglia di carico bassa e dall’ampia volumetria, al piacere di guida derivante dalla trazione integrale e dal motore biturbo diesel.

Questa familiare di segmento D non impressiona al primo sguardo, ma sa convincere sempre di più una volta seduti al volante, passo dopo passo, chilometro dopo chilometro. Con la Alltrack abbiamo percorso tanta strada su ogni tipo di terreno, dall’asfalto autostradale al traffico di alcune capitali europee. Dagli sterrati alla neve fresca fino alle tortuose strade alpine. Ecco la prima parte del nostro report di guida.

La guida su strada

Una volta alla guida la Passat si rivela molto comoda e silenziosa, divertente da guidare grazie al super motore 2.0 Bi-TDI da 240 cavalli. Merito dei sedili ben imbottiti e del senso di ariosità garantito dalla plancia, dove spicca il cruscotto con display esteso, personalizzabile e interattivo in funzione dei programmi e dei driving mode selezionati. Stesso discorso per il motore che è il diesel più potente tra quelli disponibili su quest’auto. Sulla Alltrack si ritrovano i grandi spazi per passeggeri e bagagli, una posizione di guida razionale, un buon assemblaggio, solidità e qualità dei materiali già noti e già provati sulla Passat tradizionale. A tutto questo si aggiunge una guida maggiormente appagante sul veloce, più precisa una volta selezionato l’assetto sportivo (che migliora anche la risposta dello sterzo e del motore) e più divertente, grazie al motore brioso e sempre pronto che con i suoi 500 Nm di coppia, che aiutano sia in uscita dalle curve lente sia in fase di sorpasso.

La coppia si mantiene costante tra i 1.750 e 2.500 giri per poi calare lievemente, anche se a 3.500 giri si hanno ancora quasi 400Nm. Ovviamente la bontà del sistema a doppia turbina regala influssi positivi anche ai bassissimi regimi con il motore che riprende facilmente anche sotto i 1.500 giri. Molto valido anche l’allungo che spinge il 4 cilindri sino alla soglia dei 5.000 rpm, sottolineando il buon bilanciamento tra i diametri e le portate delle due turbine. Dal momento che ci siamo riservati una seconda puntata per parlare del comportamento dinamico più estremo dell’auto, quello su terra o in condizioni limite come un circuito di ghiaccio e neve, in questa prima parte del nostro racconto ci limiteremo ad analizzarne i principali aspetti stradali.

Ovviamente in autostrada si ha a disposizione uno dei migliori prodotti del mercato, poiché alla enorme capacità di carico regalata dal bagagliaio, la Alltrack aggiunge tutto il meglio di un’ammiraglia fatta per divorare chilometri. I sedili anteriori sono ben conformati, capaci di un discreto contenimento laterale, pur mantenendo il comfort di un sedile da viaggio. I comandi sono a portata di mano e piuttosto intuitivi, mentre il grande display frontale, personalizzabile nella schermata principale, è sempre ben leggibile. Lo sterzo è solido e relativamente diretto, mentre l’impianto frenante è veramente valido: anche se molto sollecitato con forti decelerazioni in discesa, non evidenzia mai segni di affaticamento o perdita di incisività.

In accelerazione e nelle partenze dal semaforo si nota una spinta costante e decisa, soprattutto nello stacco da 0 a 50 km/h: in questa fase infatti l’ottimizzazione regalata dal pacchetto costituito dal cambio DSG e dalle 4 ruote motrici, svolge ottimamente il suo dovere: nello spunto da fermo sembra di avere un V6 sotto al cofano. Insomma la Alltrack è un’ottima passista, che unisce grandi prestazioni a un ottimo livello di comfort e di insonorizzazione. Interessante anche il rapporto tra qualità e prezzo, soprattutto se paragonato al livello di motorizzazione e di allestimento top di gamma, che su molte concorrenti comporta un sensibile aumento di spesa. Molto piacevole infine scoprire che sulle svolte più strette quando il volante è molto ruotato l’auto tende a dare maggiore potenza all’asse posteriore, così se si accelera a fondo a centro curva si percepisce un piacevole sovrasterzo di potenza che seppur limitato e ben gestibile dona all’auto quel pizzico di sportività in più. Tale comportamento ovviamente si può evidenziare solo a velocità contenute e nelle prime tre marce, ancor meglio su fondi umidi o dalla aderenza non ottimale. Ma questo lo vedremo nel prossimo articolo che sarà interamente dedicato alla guida su fondi a bassa aderenza.

Estetica ed interni

La Passat rappresenta uno degli ultimi sforzi di Walter de Silva, l’ex capo designer del Gruppo Volkswagen, e si vede: da qualunque lato la si osservi anche la Alltrack è indiscutibilmente una Volkswagen. Le linee sono pulite, rigorose, senza fronzoli; ma nell’ultima edizione della Passat, e tanto più sulla Alltrack, si nota lo sforzo del costruttore tedesco di rendere maggiormente “premium” l’immagine del modello. Risulta particolarmente riuscita l’integrazione dei gruppi ottici nella mascherina frontale ed il taglio spigoloso della fanaleria. A tutto questo l’assetto rialzato della Alltrack, con parafanghi e minigonne in plastica grezza, protezione sottoscocca anteriore e retrovisori esterni cromati, aggiunge un piacevole tocco da crossover.

All’interno regna la razionalità, la stessa della Golf VII, con qualche spunto stilistico interessante, come le bocchette di aerazione senza soluzione di continuità. La qualità costruttiva è molto elevata – grazie a materiali molto piacevoli al tatto – così come non presta il fianco a critiche l’ergonomia. Ottima anche la spaziosità e la capacità di carico del bagagliaio (650 litri). Il sistema di intrattenimento del nostro esemplare prevede un touchscreen da 8” con sensore di prossimità. Grazie all’App-Connect è inoltre possibile utilizzare alcune applicazioni dello smartphone attraverso il display del sistema di infotainment. Ciò che invece non convince a pieno – nemmeno su altri modelli VW sono i comandi al volante: non sono il massimo dell’intuitività e necessitano di un po’ di “allenamento” per essere utilizzati al meglio.

Sicurezza e tecnologia

Tra gli elementi che hanno contribuito a eleggere la Passat auto dell’anno 2015 ci furono tre novità assolute a livello mondiale che debuttarono proprio su questa auto: l’Emergency Assist (arresto della vettura in caso di emergenza), il Trailer Assist (manovre assistite in presenza di rimorchio) e il sistema di assistenza nella guida in colonna. La nuova Alltrack può essere equipaggiata poi con un impianto con fari Full LED e luci di svolta dinamiche. Mentre col “profilo di guida” personalizzabile, si può modificare la taratura di motore, sospensioni (se presenti quelle a regolazione elettronica) sterzo e cambio per adattarli alla volontà del guidatore.

Davvero interessante “Active Info Display” che rimpiazza la strumentazione analogica con un display a colori TFT da 12,3 pollici ad alta risoluzione: permette di visualizzare le informazioni tachimetriche ma anche i dati relativi alla navigazione satellitare. A richiesta l’Head-Up Display che proietta le principali info di guida sul parabrezza. Da segnalare il “sistema di assistenza alla guida in colonna”: a velocità comprese tra 0 e 60 km/h mantiene la distanza rispetto al veicolo che precede e la corsia di marcia, azionando autonomamente l’acceleratore e il freno. Mentre il “Front Assist” con funzione di frenata di emergenza “City emergency brake” controlla il traffico ed interviene in caso di una possibile frenata di emergenza, aiutando il guidatore ad evitare tamponamenti o ridurne le conseguenze.

Ultimo, ma non per importanza, il “Riconoscimento dei pedoni” che avverte il driver in caso di pericolo di collisione con una persona e, se necessario, frena automaticamente l’auto. Un’altra novità è rappresentata dall’Active Info Display (una strumentazione completamente digitale), l’head-up display, ma anche sistemi come il Rear Seat Entertainment per tablet basato su app Apple e Android.

Allestimento e prezzi

La Volkswagen Passat Alltrack è proposta in allestimenti unico e prevede di serie la trazione integrale 4MOTION, l’assetto rialzato (l’altezza da terrà è pari a 27,5 mm), cerchi in lega “Ancona” da 17″, Adaptive Cruise Control, Driving Profile Selection, radio con display touchscreen a colori da 6,5”, porta USB, lettore CD/MP3, SD card, AUX-IN, Bluetooth e 8 altoparlanti. Alla base dell’offerta c’è la 2.0 TDI da 150 CV con cambio automatico, offerta da 39.150 euro. Per le versioni da 190 CV e per il Bi-TDI da 240 il cambio diventa DSG (doppia frizione), con prezzi rispettivamente da 43.750 e 47.950 euro

Scheda tecnica in breve

Motore Diesel, Cilindrata 1.984 cc, Potenza massima 240 CV a 4.000 giri, Coppia massima 500 Nm tra i 1.750 e i 2.500 giri, Cambio Automatico a doppia frizione DSG, Trazione Integrale, Velocità massima 234 km/h, Accelerazione 0-100 km/h 6,4 secondi, Consumo medio 5,5 l/100 km, Emissioni di CO2 144 g/km

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