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BMW Driving Experience: la guida sicura compie 10 anni

Come migliorare la propria tecnica di guida, prevenire i casi critici o comportarsi quando si è in una situazione pericolosa

BMW Driving Experience – Il 2016 è un anno speciale per BMW. Le celebrazioni principali, ovviamente, sono legati ai 100 anni dalla nascita del marchio, ma sono anche 10 anni che la casa tedesca propone i propri corsi di guida sicura. Lo scorso 15 marzo è iniziata la nuova stagione di BMW Driving Experience, il corso di guida sicura avanzato, che toccherà tutta Italia.

Una giornata in pista per migliorare la propria tecnica di guida, prevenire i casi critici o capire come comportarsi quando si è in una situazione pericolosa, il tutto utilizzando la gamma BMW, comprese le vetture sportive, come la nuovissima M2. Noi siamo stati all’autodromo di Monza, per entrare in contatto con gli istruttori e provare alcune fasi di questo corso.

BMW Driving Experience: il corso

Come detto, il corso di guida sicura è partito il 15 marzo a Misano e toccherà buona parte d’Italia, fino alla fine di novembre: da Vallelunga a Binetto, da Mores a Pergusa, per arrivare negli autodromi più famosi come Monza, Imola e conclusione a Misano. Sono 23 le auto presenti, per un parco auto con l’intera gamma BMW: dalla 116d alla M4, compresa la nuova M2.

Il corso prevede delle attività in alcune aree di lavoro create appositamente per effettuare alcune prove, come la frenata con ostacolo su asfalto bagnato o il sovrasterzo, ed altre realizzate direttamente in pista. La durata del corso è di circa 8 ore, praticamente un’intera giornata, ed è gratuito per i clienti che acquistano una BMW, altrimenti può essere acquistato da 312 euro (+ IVA).

Il calendario delle tappe:

15-16 marzo MISANO
3-4 maggio VALLELUNGA
8 giugno BINETTO
13 settembre MORES
21 settembre PERGUSA
19-21 ottobre MONZA
27 ottobre IMOLA
24-25 novembre MISANO

BMW Driving Experience: il test

La nostra prova effettuata a Monza, consisteva in quattro esercizi: tre da svolgere su aree dedicate nel paddock, una in pista. Abbiamo iniziato provando la frenata di emergenza sul bagnato, evitando un ostacolo, arrivando ad una velocità di circa 80 chilometri orari sul punto di frenata. “Più angolo di sterzo si usa – spiegano gli istruttori – prima i sensori leggono il bloccaggio delle ruote”.

Successivamente ci siamo cimentati nello slalom tra i birilli, con l’obiettivo di sincronizzare il movimento dello sterzo e migliorare la sensibilità dell’acceleratore. Per chiudere, abbiamo lavorato sul sovrasterzo, creando appositamente perdita di aderenza in un tornante bagnato. Quattro le regole da seguire: controsterzo, togliere gas e, infine, riallineare le ruote, il tutto tenendo lo sguardo fisso sull’obiettivo da raggiungere e non su dove ci sta portando la vettura.

Siamo poi passati in pista, dove abbiamo potuto provare le vetture più sportive sull’intero tracciato brianzolo, per migliorare la tecnica per affrontare la curva e le traiettorie da seguire. La prima fase prevede una frenata intensa, per poi togliere pressione più ci si avvicina alla curva, iniziando a scalare, solo dopo iniziato la frenata. Mentre si riallinea il volante, si inizia a ridare gas. Ma queste sono solamente alcune fasi del corso, che consente di sentirsi più sicuri al volante, anche nelle situazioni più critiche.

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