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Ferrari Piero T2 LM Stradale by Marcello Raeli

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Al Salone di Ginevra 2016, presso lo stand Ferrari, i riflettori sono puntati sulla Ferrari GTC4Lusso. Un nuovo modello, quattro posti, con le ruote posteriori sterzanti integrate con le quattro ruote motrici. L’affascinante vettura, il cui nome richiama illustri predecessori come la 330 GTC e il 4 fa riferimento ai quattro posti, è spinta da un motore 12 cilindri in grado di sviluppare una potenza di ben 690 cavalli. Una nuova “creatura” che sicuramente entrerà nei sogni di numerosi appassionati.

Da sempre il Cavallino Rampante, infatti, allieta i pensieri di innumerevoli persone. A volte è inoltre fonte di ispirazione per nuovi, e interessanti, progetti. Proprio come nel caso del nostro lettore Marcello Raeli. La storia di questo lavoro è davvero degna di nota, pertanto mi fermo subito e lascio la parola a Marcello…

Il progetto è nato dalla mia passione insaziabile per Ferrari. Volevo fare un lavoro dove mi potevo veramente divertire, dove potevo fare una macchina che rappresenti proprio la passione per le macchine. Volevo realizzare una vettura molto bella ma anche innovativa e funzionale. Ultimamente le macchine della 24 ore di LeMans mi appassionano molto per le loro proporzioni estreme e funzioni estreme.

Mi domandavo da tempo come la Ferrari avrebbe fatto una macchina per Le Mans, considerando che sono macchine dove l’estetica non è importante come la funzionalità. Tuttavia la Casa italiana ha sempre dato grandissimo valore all’estetica e alla bellezza. Volevo vedere una Ferrari da Le Mans, visto che il Cavallino Rampante ha dominato la prestigiosa gara con alcune delle macchine più belle di sempre, tra cui la P330, che poi diventò la P4 stradale. Anche la 312P mi inspirava tantissimo.

Proprio per questo motivo volevo fare un progetto innovativo, ma anche con delle forti radici nel DNA e nella storia della Ferrari. Volevo dargli un motore completamente nuovo, perchè questo detta una architettura nuova. Ma ci doveva essere un motivo per questo motore… La Dino introduceva un V6 nella gamma Ferrari, quindi continuando a studiare la storia Ferrari, imparai che Piero, l’altro foglio di Enzo, era il CEO della Piaggio Aerospace, e in alcune interviste che ho letto parlava della sua passione per l’aviazione. A questo punto avevo già deciso che la mia tesi avrebbe avuto un motore a turbina ibrida…

Il nome del progetto, Piero T2 LM Stradale, deriva da:
Piero, per Piero Ferrari
T2, per 2 Turbine
LM, per Le Mans
e Stradale perchè rappresenta la versione stradale.

ferrari-piero-t2-lm-stradale_21.jpg

La “Piero T2 LM Stradale” ha un motore a doppia micro turbina accoppiata ad un sistema di batterie per un motore elettrico. Una macchina ibrida tra due micro turbine a combustione, e un motore elettrico. Mentre le turbine girano al minimo dei giri ricaricano le batterie, ma quando la vettura ha bisogno di più spinta le turbine salgono di giri rapidamente e spingono la vettura. Quindi le turbine a combustione servono per dare energia alle batterie e per spingere le vettura in avanti in casi di spinta maggiore.

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