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A Pavia multe non pagate per 15 milioni di euro

Negli anni 2013-2014 si parla di 18.649 “ingiunzioni fiscali riferite a verbali”, quindi non pagate, ma messe all’incasso

Lotta all’evasione, razionalizzazione, minimizzazione di sprechi e legalità bramata. Mantra, summa che da anni si ripete. Ed invece, secondo quanto riportato dal quotidiano La Provincia Pavese, nelle casse dell’amministrazione provinciale vi sarebbe un ammanco di 15 milioni di euro, soldi che risultano mancanti dalla riscossione delle multe comminate tra il 2013 ed il 2015.

La motivazione è semplice quanto ‘sconvolgente’. Gli automobilisti che infrangono il codice della strada e vengono colti in flagrante dagli autovelox collocati sulle strade della Provincia, il più delle volte non pagano le contravvenzioni per eccesso di velocità.

A quanto pare, vi sarebbe una motivazioni per certi versi assurda. I verbali compilati in città riguarderebbero – ovviamente – sopratutto persone residenti a Pavia o nei comuni adiacenti, mentre le foto dei velox sulle provinciali avrebbero delle vittime “eterogenee” in quanto a provenienza. Il risultato è che, andare alla ricerca di un contravventore avrebbe un costo marginalmente superiore all’aspettativa dell’incasso. In altre parole, secondo l’ente pubblico “non conviene”.

Certo è che, seguendo questo modus operandi, le cifre di questo ammanco sono veramente notevoli. Negli anni 2013-2014 si parla infatti di 18.649 “ingiunzioni fiscali riferite a verbali”. Ciò significa che le multe non sono state pagate, ma sono state messe all’incasso, tramite recapito di una cartella esattoriale. Il che implica quindi una cifra valutata come futuro incasso, ma non incassata, pari a 10,5 milioni di euro. Inoltre, nell’ultimo anno, i verbali somministrati sono 85.208, con un totale che va oltre i 5 milioni di euro.

In estrema sintesi quindi, l’importo mancante finale è di oltre 16 milioni di euro, che la provincia di Pavia ha decretato di limitare a poco più di 15 milioni. La difficoltà nella riscossione vorrebbe far propendere la Provincia ad un affido ad una società specializzata in riscossione crediti.

Un discorso non dissimile per quanto riguarda il comune stesso di Pavia. All’inizio dell’anno è partito un recapito di cartelle esattoriali relative a contravvenzioni non pagate dall’anno 2013. Si parla di 47.192 richieste complessive, per una somma di 3.843.409 euro. Tale importo è figlio del valore delle sanzioni, dalle maggiorazioni previste dai termini di legge, e dalla spesa sostenuta per il recupero crediti.

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