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Auguri di Buone Feste da Autoblog.it

E nell’imminente 2016 si riparte con ancora più entusiamo ed energia.

Ed anche quest’anno siamo “arrivati al panettone”: in un batter d’occhio abbiamo consumato pure questo 2015; sono stati 12 mesi incredibilmente densi di novità, eventi ed avvenimenti per il mondo dell’automotive. Abbiamo cercato di rimanere sul pezzo costantemente, aggiornandovi al meglio delle nostre possibilità con news, anteprime, prove su strada, editoriali, video e chi più ne ha più ne metta.

Vogliamo quindi, ancora una volta, ringraziarvi per l’affetto e la fedeltà con cui ci seguite giornalmente anche su Facebook (oltre 200.000 “like”) e cogliere l’occasione per augurarvi delle serene festività. Ecco una piccola raccolta di alcuni degli articoli pubblicati su autoblog che hanno fatto maggiormente discutere nell’anno che si avvia a conclusione…

2015: l’auto premium italiana torna a sperare

Penso non sia una sorpresa per nessuno il fatto che l’Alfa Romeo Giulia sia stata, è e probabilmente continuerà ad essere per molti mesi l’auto più chiacchierata dagli appassionati italiani di automotive.

Da lei prenderà infatti vita tutta la futura gamma del Biscione in un progetto che, entro il 2020, dovrebbe rimettere a pieno regime i poli produttivi di FCA sparsi sullo Stivale. Al momento sembra che la Giulia abbia accumulato un nuovo ritardo che sposterà il debutto commerciale della berlina di circa 6 mesi. La nuova SUV sembra invece essere in perfetto orario, pronta per la presentazione a fine 2016.

Altra importante novità del 2015 è stata la Ferrari 488 GTB che, dopo parecchi anni, ha riportato la tecnologia turbo sotto al cofano delle auto di Maranello a motore centrale. Ma le novità per la Scuderia italiana non sono state solo tecniche: negli ultimi 12 mesi l’azienda del Cavallino è stata scorporata da FCA e quotata a Wall Street e a Milano.

Un passo che, secondo molti analisti (ma anche per l’ex numero uno di Ferrari, Luca Cordero di Montezemolo), era necessario per garantire quella liquidità indispensabile per le ambizioni di FCA e per quelle dei marchi nella sua orbita. Tutto questo senza dimenticare la Fiat 124 Spider, un altro ritorno alle origini per la casa torinese e che verrà presto proposta anche in salsa Abarth.

2015: il meglio (ed il peggio) del resto

Dal Salone di Detroit a quello di Shanghai, passando per il Motor Show di Los Angeles e l’immancabile kermesse ginevrina. Quest’anno più che mai abbiamo girato il globo in lungo ed in largo per raccontarvi tutte le novità di questo 2015.

L’appuntamento più “corposo” è stato certamente quello con Francoforte, lo scorso settembre: una vera e propria dimostrazione di forza dell’industria automobilistica tedesca che ha presentato modelli chiave come la nuova Audi A4, la Volkswagen Tiguan o la Opel Astra, vere e proprie best-seller svelate in stand e padiglioni sconfinati.

Dal canto loro i francesi hanno risposto con proposte di altrettanta caratura commerciale, come le nuove Renault Megane (che in alcune versioni vanta l’asse posteriore sterzante) e Talisman, ennesima dimostrazione di quanto si possano ottimizzare le economie di scala con una singola piattaforma (che nel caso specifico si chiama “CMF”) condivisa da modelli e marchi diversi.

Il 2015 è stato anche un anno ricco di auto sportive: oltre a quelle nostrane, sono stati svelati modelli di indiscusso valore come la nuova Ford Focus RS, che promette di stabilire nuovi standard prestazionali grazie alla trazione integrale ed al motore derivato dall’iconica Ford Mustang. I riflettori dell’ultimo IAA sono stati puntati anche sulla Peugeot 308 GTi, una transalpina che aspettavamo da tempo e che ha soddisfatto al 100% le nostre aspettative.

Senza dimenticare la sportivissima Audi R8, che nel 2015 si è rinnovata da cima a fondo perdendo ogni gap motoristico con la sorellastra Lamborghini Huracan, con cui condivide uno straordinario motore V10 aspirato, uno degli ultimissimi della sua specie.

Importanti novità anche per la mitica Porsche 911, vero e proprio camaleonte dell’automotive: in un “colpo di restyling” la Carrera ha mandato in soffitta i motori aspirati per farsi turbare dai nuovi flat-six sovralimentati. E nel frattempo ha ereditato dai modelli più sportivi della serie 991 l’asse posteriore sterzante: due mosse che in un colpo hanno riconfermato come il classico della Porsche sia ancora la sportiva tuttofare di riferimento, l’unica a cui valga la pena di dedicare un monumento.

Un IAA tutto tarallucci e vino? Nemmeno per idea: la rassegna tedesca è stata lo zenith del Detushland uber alles in campo automobilistico, prima del fragoroso boato generato da Dieselgate. Il più grande scandalo nella storia dell’automotive ha messo in ginocchio il gigante di Wolfsburg, destinato a dover saldare multe esose e recuperare la credibilità con clientela ed investitori: un processo che richiederà anni e che ha portato ad una drastica quanto repentina ristrutturazione dei vertici di Volkswagen Group.

Il Dieselgate sta inoltre indicando a VW la strada da seguire in termini di prodotto, quella della mobilità green fatta di veicoli ibridi ed elettrici: attualmente la Golf GTE sembra essere l’auto più indicata da cui ripartire, sposando il concetto di mobilità sostenibile racchiusa in un classico su quattro ruote che ha da poco festeggiato i 40 anni di carriera.

Concetti che i costruttori giapponesi hanno anticipato oltre 20 anni fa con vetture al vertice della tecnica in termini di tecnologia ibrida: il 2015 è infatti stato l’anno del completo rinnovamento di Toyota Prius e Lexus RX. Auto che hanno influenzato in maniera determinante anche il modo di concepire le supersportive di oggigiorno, come la Honda NSX o la futura Peugeot 308 R Hybrid, prima segmento C ad alte prestazioni con motore elettrico ausiliario, entrambe al debutto nel 2016.

Un plauso anche a Mazda per la sua RX-Vision: è la concept in assoluto più apprezzata dell’anno non solo per la sua conturbante carrozzeria ma anche per quello che scalpita sotto il suo cofano; sembra infatti che la casa di Hiroshima non abbia mai smesso di sviluppare il motore rotativo; e col 2020, in occasione del centenario del brand giapponese, potrebbe stupire nuovamente il mondo con il suo Wankel; una tecnologia in cui solo Mazda crede ancora. Se ci riuscisse (e, vista la tenacia dei tecnici Mazda, sembra più che possibile) sarebbe un bello schiaffo a tutto il mondo dell’automotive, quello che attualmente non costruisce nemmeno una vite se non può montarla su svariati modelli di diversi brand. E intanto la MX-5 è fra le 7 finaliste per il premio di Auto dell’Anno 2016

Arrivi e partenze illustri del 2015

Il Dieselgate non poteva non causare un vero e proprio tsunami per la dirigenza VW: la caduta del grande vecchio Ferdinand Piech dalla presidenza del colosso di Wolfsburg sembra, a posteriori, essere stata quasi “premonitrice”. Il suo ritiro ha preceduto solo di qualche mese il “botto” fatto da un Martin Winterkorn, arrivato al vertice del suo potere proprio nell’anno della sua obbligata defenestrazione. La nuova squadra di governo comandata da Muller avrà il pesante compito di rifar sollevare la testa a VW Group; specie ora che anche lo stile dei marchi del colosso tedesco non è più in mano ad un certo Walter de Silva.

Altro addio doloroso del 2015 è stato quello di Jeremy Clarkson dalla conduzione di Top Gear, lo show che tutti, ma proprio tutti gli appassionati di auto conoscono. L’esuberanza di Jezza fuori dal set gli è costata il posto ed i suoi compagni di avventura, Hammond e May, hanno deciso di seguirlo nel nuovo show griffato Amazon che vedremo nel 2016. Al posto del trio più famoso dell’automobilismo inglese potrebbe arrivare una coppia di eccezione, quella HarrisSchmitz, che promette di dare il gas a tavoletta a qualsiasi oggetto con motore… e non.

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