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BMW M4: la Video Prova in pista

BMW M4. Docile quando si va a spasso, brutale quando si sfruttano tutti i 430 cv e i 550 Nm di coppia. Handling e DNA Motorsport sono salvi, e le due turbine regalano emozioni e lunghi traversi.

BMW M4– è già passato più di qualche mese dal lancio, eppure ancora oggi amici, appassionati e colleghi si chiedono… Turbo o non turbo, motori sei in linea o otto cilindri a V? Insomma tradizione o innovazione? La risposta è più semplice di quanto si possa immaginare. Non c’è più spazio per sentimentalismi, oggi alle case servono motori turbocompressi ad alta efficienza per limitare consumi ed emissioni senza rinunciare alle performance, anzi. E la BMW M4 è così; sempre figlia delle corse, e dell’esperienze maturate dal reparto sportivo; puro travaso tecnologico, concentrato di potenza mixato con uno stile unico, inconfondibilmente BMW. Ma per aggiornarsi, ha rinnegato il passato, sposando la filosofia turbo, mantenendo però lo stesso emblematico DNA Motorsport. Per gustare tutti i suoi 430 cavalli abbiamo preferito varcare le soglie dell’autodromo ISAM, dove la M4 ha mostrato senza incertezze cosa è capace di fare.

BMW M4: com’è fatta

Coupé mozzafiato, soprattutto nella mise più sensuale e sfacciata, con indosso il Performance Pack, la M4 nasce sulla linea della Serie 4 ma è stata vitaminizzata secondo il più classico “M-Style”, e non fa nulla per nascondere la propria attitudine alla velocità. Linee tese e profili decisi, elementi funzionali e di design si fondono in un look da cattiva ragazza. Lunga 4 metri e 67, larga poco meno di 1 e 90 e alta 1 metro 38, ha un passo di 2 metri e 81 che regala stabilità e spazio a bordo per quattro passeggeri.

Spalle larghe con passaruota maggiorati, assetto ribassato ed enormi cerchi in lega da 19 pollici. Quattro scarichi al posteriore, e tanti dettagli tecnici, dal cofano motore bombato, al tetto in carbonio, ai dischi freno carboceramici, una delizia per gli appassionati della guida in circuito.

Anche gli interni sono “speciali”, siglati Motorsport e curati in ogni dettaglio. Pelle, carbonio e alluminio riscaldano l’atmosfera di bordo. La posizione di guida è distesa e a un palmo da terra, perfetta per entrare subito in sintonia. Il volante è verticale, ben imbottito e con i classici paddle del cambio solidali. L’elettronica di bordo è completa e facile da usare. Il tunnel centrale funge da sala regia per la gestione di sterzo, motore, cambio e assetto. Comfort, Sport o Sportplus, con un semplice tocco la M4 varia la risposta ai comandi, trasformando la bavarese da sportiva coupé a indemoniata vettura da pista. Intuitiva con l’elettronica inserita, impegnativa ma appagante con i controlli disattivati.

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BMW M4: come va

BMW M4_50

[rating title=”comfort” value=”8″ layout=”left”] Rinnega il passato scegliendo il turbo, ma ritorna al sei cilindri in linea. La nuova BMW M4 sposa la filosofia del downsizing e della riduzione del peso alla ricerca della massima efficienza. Sotto alla bombatura del  cofano c’è il nuovo 3 litri sei cilindri biturbo capace di 430 CV, e una mostruosa coppia di 550 Newtonmetro disponibile già a 1.800 giri. Più scattante quindi, ma con un consumo ridotto di quasi un terzo. Merito del sei cilindri biturbo e degli 80 kg in meno, risparmiati utilizzando materiali nobili e leggeri come il carbonio, l’alluminio e il titanio. Cronometro alla mano con il cambio a doppia frizione sette marce, optional da 4.000 Euro, la M4 brucia lo 0-100 in 4,1 secondi e raggiunge con facilità i 250 km/h frenata solo dalla limitazione elettronica.

[rating title=”motore” value=”9″ layout=”left”] Su strada, la M4 è una “tuttofare”, comoda e pratica come una normale BMW Serie 4, ma con una riserva di potenza enorme, che abbiamo preferito scatenare sul circuito ISAM di Anagni. Con le due turbine in pressione la M4 strappa l’asfalto allungando senza problemi a 7500 giri. I quattro terminali di scarico sono generatori di emozioni, una colonna sonora inebriante per accelerazioni che attaccano al sedile. Soprattutto quando cambio, sterzo, assetto e gas sono impostati su Sport. A questo punto, con l’assetto a controllo elettronico sul settaggio più sportivo, la M4 è letteralmente incollata al terreno, e fa della precisione di guida una delle sue armi migliori. Con un avantreno rigoroso e uno sterzo comunicativo e consistente che aiutano a disegnare linee nette anche in pista. La risposta del motore diviene immediata e quasi brutale, tanto che in pista conviene usare una marcia alta e sfruttare l’enorme coppia a disposizione già dai 3.000 giri/min.

[rating title=”in pista” value=”9.5″ layout=”left”]È facile e veloce, alla portata di tutti fin quando si lasciano inseriti i controlli elettronici.  Con l’MDM “M Dynamic Mode” inserito la M4 lascia ampia libertà al pilota concedendo qualche sbandata ma tenendo attivi i controlli di stabilità. A briglie sciolte, invece,  il bilanciamento esemplare permette di firmare l’asfalto con lunghe virgole nere in completa sbandata controllata. Un’emozione indescrivibile, ma non per tutti. Potenza e coppia in gioco sono tanti:  la M4, grazie anche a un differenziale autobloccante sensazionale, ama andare di traverso anche con la terza e la quarta marcia. Una vera goduria per gli amanti del controsterzo, un po’ meno per quelli che cercano la massima performance con il cronometro in mano. Decisamente a livello anche l’impianto frenante che con il carboceramico più leggero di 12,5 kg compie un bel balzo in avanti in termini di potenza e costanza di rendimento. Ma le performance si pagano; circa 9.400 per dischi, pinze e cerchi da 19”. L’unico neo della M4 è quindi il prezzo; si parte da circa 78.000 Euro, ma occhio agli optional, se vi fate prendere la mano si possono sfiorare anche i 100.000!

[progressbar title=”Voto Finale” value=”9″]

I tempi sul circuito I.S.A.M. a confronto

Piace
– Estetica e design
– Erogazione potenza e coppia
– Bilanciamento e precisione di guida

Non piace
– Per averne una allestita bene si passano i 90.000 Euro

Scheda tecnica

CORPO VETTURA
Numero porte 2
Numero posti 4
Bagagliaio (min-max) 445 dm3
Capacità serbatoio 55 litri
Massa a pieno carico 1572 kg
Lunghezza 467 cm
Larghezza 187 cm
Altezza 138 cm
Passo 281cm

MOTORE

Numero cilindri 6 cilindri in linea
Cilindrata cm3 2969
Alimentazione benzina sovralimentato con due turbocompressori
Potenza max/regime 317 kW (430 CV) da 5.500 a 7.3000 giri/min
Coppia max 550 Nm
Trazione posteriore
Cambio automatico doppia frizione a 7 rapporti
Omologazione antinquin. Euro6

PRESTAZIONI e CONSUMI
Velocità max 250 km/h
Accelerazione 0-100km/h 4,1 secondi
Consumo Misto 8,8 litri per 100km
Emissioni CO2 204 (g/km)

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Riprese e video: Daniele Scotti

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