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Opel Karl: prova primo contatto, prezzi per l’Italia

Opel Karl: la nuova lost cost senza essere “low cost”. Prime impressioni su strada del 3 cilindri 1.0L.

[rating title=”Voto” value=”7″ value_title=”Prima impressione” layout=”left”]Non c’è niente di peggio delle idee preconcette soprattutto quando si parla di automobili. “Carina, ma il tre cilindri non lo voglio” ha scritto un nostro lettore commentando il mio primo post pubblicato sulla Opel Karl mentre era in corso, qualche giorno fa ad Amsterdam, il test drive per la stampa internazionale dell’ultima utilitaria tedesca. La “sua” motivazione per una bocciatura tanto drastica? “I tre cilindri fanno troppo rumore”. E poiché la nuova piccola di casa Opel è disponibile solo con il 1.0 Ecotec 3 cilindri da 75 cv potrei fermarmi qui.

E’ evidente che il nostro amico non deve aver provato nessuno degli attuali 3 cilindri, dal celebrato e multi premiato EcoBoost della Ford in poi fino all’Ecotec della Opel da cui deriva quello della Karl. Rispetto naturalmente la sacra libertà di opinione seppur non documentata e perfino le personali allergie a una soluzione motoristica sempre più diffusa fra i costruttori generalisti e, a giudicare dai numeri, anche fra gli acquirenti di tutta Europa. Anzi, ringrazio quel lettore per avermi dato un ottimo spunto per iniziare il racconto delle prime riflessioni e impressioni di guida della Karl di cui proprio quel motore euro 6, da 99 a 104 g/km di Co2 e 4,5 lt/100 km (omologazione) è uno degli assi su cui la Opel ha puntato per la sua sfida al segmento A insieme ai prezzi.

Si tratta di una sfida impegnativa considerando due fattori base della competizione commerciale in corso. Anzitutto la varietà di rivali oggi sul mercato, Panda in primis con le sue 11.000 unità di media al mese e prima nelle top ten. Solo il gruppo VW allinea almeno tre modelli (Up!, Seat Mii e Skoda Citygo per non dire della Polo nella stessa fascia di prezzo), cui si aggiungono Psa, Hyundai, Kia e Renault che oggi coprono quasi il 20% della domanda. In secondo luogo c’è dietro l’angolo l’alternativa delle crescenti formule di noleggio a breve sempre più invitanti sul fronte dei costi e della praticità mentre si va confermando da parte del pubblico la minor propensione al possesso.

Nasce così la risposta-proposta della Opel con questa Karl, apertamente dedicata alla razionalità e all’economia “sostenibile” in termini di controvalore, fabbricata in Corea su pianale specifico, e già in vendita in Italia con consegne previste entro fine estate. Il listino, che parte al di sotto dei 10.000 euro e con la rottamazione di auto over 10 anni scende fino a quota 8.500, sarà il suo primo cavallo di battaglia e al tempo stesso il suo identikit di vera “utilitaria” moderna e in nome del miglior pragmatismo familiare. A proposito di previsioni, a conti fatti, non è difficile formulare un pronostico di mercato positivo per questa vettura che raccoglie nel ruolo di “entry level” di gamma, la ricca eredità della Agila, 240.000 vendute in Italia e ancora ben quotata nell’usato, oltre a una parte degli ex clienti Chevrolet. Bella, la Agila, non lo era di certo ma offriva grande funzionalità per i suoi tempi e per coloro che allora come oggi pensano più all’uso e al costo che all’esibizione.

In più ora il design è molto più equilibrato e fa la sua figura con un tocco di specifica personalità nelle fiancate, 5 porte e omologata per 5 persone, poco più di 1.000 litri di carico bagagli a sedili posteriori abbattuti, il tutto distribuito su una lunghezza di 3,68 metri, la classica taglia delle city-car. A parte una facile critica ai materiali plastici di plancia e portiere, dotazioni e allestimenti consentono alla Opel di definire la Karl come “un modello rigidamente pratico ma senza doversi privare di ciò che la tecnologia offre oggi”. Il confort interno, ad esempio, non comporta alcuna critica di rilievo per chi guida e per i passeggeri anche se in 5 è meglio prevedere solo brevi percorsi. In compenso, pensando alle mamme è previsto lo spazio per due seggiolini isofix, insieme alle dotazioni di sicurezza e di assistenza alla guida non presenti di solito su questa classe di vetture: in pratica c’è quasi tutto, dai 6 air bags alla telecamera frontale, fino al sedile e al volante riscaldato.

Di qui, malgrado i prezzi, non si potrà considerare la Karl come una low cost che di solito offre molto spazio con contenuti spartani. Mi aspetto qualche critica per questa affermazione ma tant’è, dal momento che i clienti con budget di spesa limitato che si rivolgono ai segmenti A e B rappresentano il 46% del mercato. Non è un caso, del resto, che Opel uscendo da anni a dir poco tempestosi abbia puntato prima di tutto su Adam e Karl per il segmento “A” e sulla rinnovo della Corsa per il “B” tutte, fra l’altro, dotate del nuovo ed eccellente 1000 3 cilindri fra i più competitivi del momento. Non si può negare alla Opel di offrire oggi la gamma più giovane in assoluto nei segmenti base oggi sul mercato.

Infine, tornando su strada, si apprezzano subito la eccellente visibilità, l’agilità dello sterzo pensato in particolare per l’uso urbano e un assetto ottimale per una utilitaria. Le prestazioni invece, malgrado il peso ridotto a 939 Kg, sono condizionate dal compromesso con l’economia di consumi ed emissioni. Il tre cilindri è infatti una specifica derivazione dell’originale in uso su Adam e Corsa, privo di sovralimentazione e del contralbero con il risultato immaginabile: minor brillantezza e una maggior percezione di rumorosità rispetto alla silenziosità dell’originale.

Dimenticavo il tanto decantato infoteinment Opel IntelliLink, considerato un “plus” per la predisposizione al collegamento con lo smartphone Apple CarPlay o Android auto. Un discorso da fare in altra sede circa “l’obbligo” di possedere uno smartphone e della messa a punto dell’impianto: in prova ad esempio, il navigatore molto approssimativo abbinato a un iPhone 5, mi ha fatto sbagliare strada almeno quattro volte. Troppe.

Nella prossima pagina il dettaglio prezzi/allestimenti.

Opel Karl: a monte del test drive

Opel Karl – 3/6/2015 – In questo momento ci troviamo ad Amsterdam per il press test che ci vedrà a bordo della nuova segmento A-B di Opel. Non troppo piccola ma neanche troppo grande, è la formula che sta funzionando in Italia, tanto che questo segmento rappresenta il 46% delle vendite.

Addio Agila, benvenuta Karl, complemento della gamma che insieme ad Adam e Corsa forma il tridente Opel. Costruita in Corea è destinata al mercato mondiale; sarà Chevrolet in Sud America.

Prima impressione? Karl è tutta razionalità, dovuta anche alla sua vocazione. Una “low cost”, che non è una “low cost”: prezzi bassi ma tanti contenuti. Da una parte il risparmio industriale nell’offrire un solo motore, seppur dedicato: il 1.0 EcoTec 3 cilindri 75 cavalli da 4,3 l/100 km ed emissioni pari a 99 g/km di CO2. Dall’altro una dotazione di base che comprende airbag frontali, laterali ed a tendina, ESP, Hill Start Assist (assistenza alla partenza in salita), computer di bordo, sistema Isofix e monitoraggio pressione pneumatici.

Il listino prezzi ufficiale propone:
Opel Karl 9.900 euro
Opel Karl N-Joy 11.600 euro
Opel Karl Cosmo 13.100 euro

Listino promo per l’estate 2015:
Opel Karl 9.300 euro
Opel Karl N-Joy 10.100 euro
Opel Karl Cosmo 11.600 euro

Listino promo per l’estate 2015, con rottamazione:
Opel Karl 8.500 euro
Opel Karl N-Joy 9.300 euro
Opel Karl Cosmo 10.800 euro

Ricordiamo infine che la versione N-Joy aggiunge il climatizzatore manuale, radio R300 BT con Bluetooth e USB, cruise control e modalità City (volante più leggero premendo un pulsante). La Cosmo offre anche i cerchi in lega 15”, volante in pelle con comandi radio, climatizzatore automatico, Lane Departure Warning (allerta per superamento involontario dei limiti di carreggiata) e fendinebbia con cornering light integrata.

(Post in aggiornamento)

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