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Carlo Mollino rivive con Stola

Il Gruppo Stola, considerato una delle piu “antiche” aziende piemontesi capaci di coniugare “l’esperienza di bottega” con la continua evoluzione tecnologica, ha voluto rendere omaggio alle qualità di Carlo Mollino, grande architetto torinese scomparso nel 1973, realizzando la versione in scala 1:1 di uno dei due suoi progetti di auto da record. Ne è risultata


Il Gruppo Stola, considerato una delle piu “antiche” aziende piemontesi capaci di coniugare “l’esperienza di bottega” con la continua evoluzione tecnologica, ha voluto rendere omaggio alle qualità di Carlo Mollino, grande architetto torinese scomparso nel 1973, realizzando la versione in scala 1:1 di uno dei due suoi progetti di auto da record.
Ne è risultata una vettura di 5,5m di lunghezza che verrà esposta al pubblico nell’atrio della Galleria d’Arte Moderna di Torino dal 20 settembre 2006 al 7 gennaio 2007.

I lavori dedicati al mondo automobilistico di Carlo Mollino risalgono ai primi anni ’50, come il celebre pullman Nube d’Argento (1954) commissionato dalla Agip-Gas, dismesso definitivamente negli anni ’90, e il Bisiluro (1955), l’auto da competizione con cui Mollino supera la rigida selezione della 24 Ore di Le Mans (200 richieste d’ammissione e solo 63 accolte), restando nella memoria collettiva come una macchina stupefacente e “spettacolosa”(così la definì nel 1955 l’amico Avv. Luigi Licitra).

Ma ben presto l’attenzione di Mollino si orienta verso un nuovo confine, qualcosa dagli sviluppi così interessanti da coinvolgere un numero sempre maggiore di ricercatori e di ingegneri: il record di velocità. Nel 1947 un pilota inglese a bordo di una Railton aveva toccato la velocità di 634Km/h, un primato rimasto imbattuto sino al 1963, anno in cui una Bluebird raggiunge i 655Km/h.

In questo contesto, a metà degli anni ’50 l’architetto torinese si cimenta nello studio e nell’analisi aerodinamica alla ricerca di soluzioni innovative: Mollino lavora per infrangere il record dei 634 Km/h. Un obiettivo ambizioso, in realtà mai concretizzato, presumibilmente per ragioni di budget.
Basti pensare che qualche anno più tardi la creazione di una nuova vettura da record, una Bluebird motorizzata a turbina, costerà ad un consorzio di aziende anglo-americane circa 1 milione di sterline, una cifra incredibile.

Oggi, in un’epoca che ci ha abituato a tutto e al superamento di tutto, in cui i limiti paiono non essere più limiti, il modello realizzato da Stola sulla base dell’idea molliniana riesce ancora a stupire. Il talento e l’estro creativo dell’artista torinese, le sue intuizioni avveniristiche, si manifestano nelle linee sinuose del modello, aerodinamico e spaziale, che si mostra al pubblico in tutta la sua splendida semplicità.


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