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Toyota GT 86: video test drive

Se siete tra gli amanti della guida sportiva e delle auto basse e filanti, ma non volete spendere una fortuna per l’acquisto o per le spese di gestione; se avete sempre bramato un’auto a trazione posteriore che si lasci condurre al 100% e mostri reazioni vera purosangue; se andate in estasi per le scodate del potenza, soprattutto quando vengono perfettamente riallineate da un buon movimento di sterzo e se cercate infine un’auto da pista adatta anche all’uso quotidiano, probabilmente, la Toyota GT 86 è tra le migliori candidate per la vostra scelta.

Il segreto dell’ultima sportiva di casa Toyota è da un lato la sua capacità di garantire un piacere di guida schietto e scevro da filtri o forzature elettroniche, e dall’altro quella di far apparire veramente monotone ed artificiali la gran parte delle auto oggi sul mercato, vendute a volte come “sportive” ma che in realtà una volta alla guida mostrano un comportamento sobrio e poco emozionante. La GT-86 invece, cerca di esaltare quel contatto diretto tra uomo ed auto dal retrogusto antico e carico di romanticismo. Si perchè la nuova GT 86, pur curatissima in ogni dettaglio estetico, punta tutto sulle sensazioni regalate una volta al volante, diretta reattiva, sulle prime anche nervosa come un cavallo di razza ma poi docile e controllabile anche nella guida di traverso, insomma un’auto equilibrata nelle prestazione ma dinamicamente concepita per il puro divertimento del suo pilota.

Del resto l’auto non impressiona per la potenza pura o per le prestazioni assolute, non nasce per bruciare i semafori o per le lunghe tirate in autostrada. Sa però ammaliare quando il nastro di asfalto diventa più tortuoso ed è capace da subito di regalare sferzate di adrenalina al suo fortunato e compiaciuto guidatore. L’assetto è uno fra i suoi assi nella manica, piatto, imperturbabile e prevedibile, facile da gestire e sempre ligio nel rispettare gli ordini impartiti dal suo pilota. La seduta è bassa, come sulle più classiche auto sportive, il motore è posto molto in basso grazie all’architettura del boxer che aiuta a minimizzare l’altezza del baricentro. Il suo segreto è quel feeling di guida, quella connessione diretta tra sterzo ruote ed asfalto che trasmette al pilota ogni informazione sullo stato di aderenza dei pneumatici.

La GT 86 non vuole essere l’ ennesima auto ad alte prestazioni “economicamente irraggiungibile”, ma propone dei costi di gestione contenuti, uniti ad una buona abitabilità. Una sportiva capace di affrontare agilmente il traffico cittadino, quanto di scatenarsi fra i cordoli dei circuiti. Due estremi racchiusi in una vettura lunga appena 4.240 mm, con un’altezza di soli 1.285 mm e un passo di 2.570 mm: valori che la rendono la quattro posti sportiva più compatta al mondo, ma anche fra le poche dotate di un vano di carico “formato famiglia”. Il prezzo della First Edition, acquistabile solo on line, è di soli 29.000 euro.

Design ed interni: carrozzeria aerodinamica ed interni racing

Le linee e le superfici esterne della GT 86 sono state disegnate cercando di trasmettere un grande appeal visivo, ma al contempo donano grande visibilità e consentono al guidatore di conoscere rapidamente la posizione di ogni angolo del veicolo. Concetti impressi nel nobile genoma della GT 86, che vanta fra le sue antenate la mitica 2000 GT, la coupé con motore 2.0 e sei cilindri in linea di cui vennero costruiti soltanto 337 esemplari, presentata per la prima volta in occasione del Motor Show di Tokyo del 1965.

L’essenza di questo emblematico modello è stata trasferita nel design della GT 86 attraverso le linee sinuose dei parafanghi e le eleganti proporzioni. L’ultima sportiva Toyota si arricchisce al contempo di elementi stilistici moderni che ne mettono in risalto il carattere senza compromessi: l’ampia griglia frantale è stata disegnata per conferire al veicolo un aspetto deciso; i gruppi ottici hi-tech, dotati di tecnologie bi-xenon e luci di marcia diurna a LED, donano alla GT 86 uno sguardo aggressivo e sportivo. Sul retro, il contrasto tra la forma compatta dell’abitacolo e quella trapezoidale posteriore, aiuta a rafforzare l’ampia carreggiata posteriore e la presenza su stradale della vettura. Ma nell’albero genealogico dell’auto figura anche la famosissima AE86, da cui la nuova sportiva Toyota deriva la filosofia: prezzo contenuto, motore anteriore compatto, trazione posteriore e tanto, tantissimo divertimento di guida.

Estremamente sofisticata l’aerodinamica, sviluppata attorno al concetto di ‘Aero Sandwiching’: il complesso studio delle forme dei lamierati, ha assicurato un carico aerodinamico che dall’alto, dal basso e dai lati investe la vettura, conferendole stabilità verticale ed orizzontale. In questo modo il mezzo rimane stabile, evitando di incrementare il downforce e senza pregiudicarne il coefficiente di resistenza aerodinamica, pari ad un CX di soli 0,27. Il nuovo diffusore posteriore, con doppio tubo di scarico cromato integrato, esprime tutta l’aerodinamicità e l’agilità del mezzo. La nuova GT 86 è infine equipaggiata con cerchi in alluminio da 17”, caratterizzati dallo schema a doppia razza.

L’abitacolo è interamente dedicato al guidatore ed alla sua interazione con i comandi. Ergonomia e funzionalità si fondono insieme affinché l’intero cockpit si configuri come un’estensione del corpo del pilota. La forma, il layout e la definizione di tutti i sistemi di controllo sono stati ottimizzati per la massima fruibilità e manovrabilità. A sottolineare il pedigree sportivo della GT 86 troviamo lo sterzo, che possiede un diametro di soli 365 mm, il più piccolo di sempre, con finiture in pelle scamosciata realizzate per offrire le migliori performance di sterzata ed il massimo grip in tutte le condizioni di guida grazie al buon diametro dell’impugnatura.

La tecnica: concepita per essere… entusiasmante

Live Test della Toyota GT 86 a Barcellona

Un perfetto bilanciamento delle masse, un peso estremamente ridotto, pari a soli 1.239 kg, e un rapporto peso/potenza di oltre160 CV per tonnellata, sono gli assi nella manica di una vettura concepita per garantire uno spettro emozionale di sensazioni di guida unico nel suo genere. Il baricentro incredibilmente basso di soli 460 mm, costituisce un punto di riferimento nel panorama delle sportive di razza: assicura un controllo del telaio eccezionale ed una squisita sincerità nel comportamento stradale.

Le proverbiali doti di handling sono dovute anche ad una distribuzione del peso ideale, pari a 53:47, per il massimo della reattività anche ai minimi input di sterzo, acceleratore e freni. Il comparto sospensivo, con assale torcente MacPherson anteriore e doppio braccio oscillante posteriore, è stato studiato per conferire una maneggevolezza da riferimento, reazioni molto dirette del corpo vettura ed un controllo superbo nella guida su tracciato. Ciò non sarebbe tuttavia possibile senza uno sterzo di alto livello: quello della GT 86 è equipaggiato con un servosterzo elettrico capace di offrire una sensazione di sterzata molto rapida ed accurata, nonché un elevato livello di comunicatività.

Il nuovo motore 4 cilindri ‘boxer’ 16 valvole con tecnologia D-4S, si prefigura come una pietra miliare nella lunga tradizione motoristica Toyota. Con una cilindrata contenuta a soli 1.998 cc, l’unità propulsiva di derivazione Subaru è dotata dell’ultima generazione di iniezione diretta del carburante “D-4S”. Doppi iniettori separati, rendono possibile un’iniezione sia diretta che indiretta, a seconda dei regimi del motore: di conseguenza, l’aspirazione di aria e carburante risulta bilanciata ottimamente con qualsiasi velocità del motore, incrementando così le reattività della farfalla, la potenza ed i livelli di coppia, senza sacrificare l’efficienza dei consumi o le prestazioni ambientali. Il risultato finale sono ben 200 Cv di potenza massima.

La trasmissione è affidata ad un cambio manuale a 6 rapporti, studiato per passaggi di marcia estremamente rapidi con innesti secchi e contrastati, ed al differenziale autobloccante posteriore Torsen, che ottimizza la trazione e l’aderenza del veicolo in qualsiasi condizione di guida. Per chi cerca ancora di più è disponibile anche la nuova trasmissione automatica a 6 rapporti con convertitore di coppia e comandi al volante, con tempi di cambiata pari a soli 0,2 secondi.

A tenere a bada tanta esuberanza ci pensano i freni a disco ventilati, ampi e potenti: gli anteriori da 294 mm ed i posteriori da 290 mm. Inoltre, nella guida di tutti i giorni, il guidatore può tranquillamente affidarsi al Controllo della Stabilità del Veicolo (VSC), dotato di cinque modalità di funzionamento. Quando si vuole esagerare è invece possibile disabilitare tutti i dispositivi elettronici di ausilio alla guida ed affidarsi esclusivamente alla propria sensibilità.

Live Test della Toyota GT 86 a Barcellona
Live Test della Toyota GT 86 a Barcellona

La guida: divertimento facile

Live Test della Toyota GT 86 a Barcellona

Una volta alla guida, la GT 86 si dimostra semplicemente “coinvolgente”, rapida nella risposta ai comandi, molto reattiva nello sterzo e nell’acceleratore, equilibrata e prevedibile nelle sue reazioni. L’assetto è molto particolare e rappresenta il vero punto di forza dell’auto, piatto nelle reazioni ai carichi, ma al contempo confortevole sulla maggioranza delle asperità, questo nonostante l’auto evidenzi pochissimo rollio ed un beccheggio sempre contenuto. Tutto ciò è legato alla posizione del motore boxer, posto molto in basso, che avvicina notevolmente a terra il baricentro dell’auto oltre che alla struttura del telaio. Il posteriore è piuttosto leggero e per questo evidentemte sovrasterzante, soprattutto disabilitando i controlli e forzando il ritmo. Infatti l’auto tende a sovrasterzare legermente anche in ingresso di curva, grazie all’avantreno molto carico che genera un’ ottima aderenza con il suolo.

Nelle curve più strette percorse a in accelerazione, si avverte da subito l’intervento dello stabilizzatore elettronico, ma anche scollegandolo l’auto si dimostra molto appagante e sempre facile da controllare. Lo sterzo è molto preciso e riporta fedelmete alle mani del guidatore numerose informazioni sullo stato di aderenza e sul carico dell’anteriore, la cavalleria è buona ma diluita su un ampio numero di giri. Per questo anche le perdite di aderenza del posteriore non sono mai violente e le reazioni dell’auto appaiono sempre gestibili anche senza gli aiuti elettronici inseriti. Una modalità molto interessante del sistema ESP è la VSC Sport, una configurazione in cui l’auto viene lasciata “libera” di muoversi trasversalemente per un limitato angolo di imbardata, così che anche i meno esperti possano provare in modo sicuro e facile l’emozione dei piccoli sovrasterzi.

Il cambio automatico non è veloce come un doppia frizione di ultima generazione, ciò nonostante si dimostra piuttosto rapido e ben spaziato, con una seconda marcia azzeccatissima e leggermente (e piacevolmente) più lunga della seconda marcia del cambio manuale. L’automatico prevede anche la configurazione “Sport” che si dimostra ben tarata lasciando il motore sempre in prossimità del numero di giri più proficuo, l’ideale per assicurare una rapida accelerazione. Il pedale del freno ha una risposta “old style”, vale a dire che è necessaria una pressione del piede superiore rispetto a quella dei comandi di ultima generazione: spingendo a fondo però si ha modo di verificare l’ottima decelerazione assicurata dall’impianto che, anche nell’uso più intenso o in pista, si mantiene molto stabile nelle prestazioni.
Ricordate però che in pista, complice la facilità con cui si innescano se sbandate, il sistema VSC (per il controllo della stabilità) lavora molto più che su strada aumentando molto il consumo dei freni, per questo dopo un primo apprendistato vi consigliamo in questa situazione di disabilitarlo completamente, di usare molta prudenza e allenare quindi la propria sensibilità tra le rassicuranti mura di un circuito.

Buono il comfort di guida, perfetto lo sterzo con un ottimo raggio d’azione: l’auto gira veramente in poco spazio ed il comando risulta discretamente demoltiplicato, rilevandosi perfetto per l’ utilizzo sportivo e stradale; per l’uso in pista invece avremmo preferito uno sterzo più diretto e meno demoltiplicato. Molto gradevole il soft touch del cruscotto, bello, elegante e professionale, si dimostra sportivo infine anche il cockpit centrale, evidenziando un aspetto racing grazie al tasto grande per l’accensione ed alla strumentazione di bordo che ricorda le auto da pista.

Il cambio manuale è molto reattivo, fantastico nella risposta, cortissimo nella corsa, con innesti precisi e rapidi anche in prossimità del limitatore e privo da impuntamenti anche nell’uso estremo. Il motore pone il limitatore di giri a quota 7.500 rpm, mentre si accende il sistema di avviso di cambiata con una spia intermittente rossa all’interno del cruscotto non appesa si superano i 7.0000 giri. Il 4 cilindri boxer risulta un po’ pigro sotto i 2500, soprattutto nelle marce alte, aspettto questo prevedibile e pienamente giustificabile per un aspirato da 100cv/litro.

Per imparare a conoscere l’auto ed iniziare a sentirsi “un pò piloti”, vi consigliamo di inserire la modalità di controllo della stabilità VSC Sport: in questo modo la GT 86 concedere alte velocità in curva con piccole sbandate del posteriore, prontamente riallineate quando i gradi di imbardati diventano maggiori. Il sistema interviene su una o più ruote controbilanciando eventuali sovrasterzi (facili da innescare) o sottosterzi (molto rari a meno di forti errori di guida), con la centralina che frena gradualmente una o più ruote ed agisce anche limitando la potenza erogata dal motore.

In questa modalità si può avvicinare con sicurezza il limite di tenuta dell’auto: basta inserirla in curva a velocità più elevata e ruotare correttamente lo sterzo per iniziare ad apprezzarne l’elevatissima tenuta laterale. L’anteriore chiude la curva in modo esemplare e senza esitazioni, con il posteriore che segue fedelmente la traiettoria impostata. Per innescare sovrasterzi e sbandate occorre esagerare con la velocità di inserimento, con la rapidità con cui si ruota lo sterzo e con il trasferimento di carico in frenata. Diversamente la GT-86 sembra incollata al terreno, nonostante i pneumatici di dimensioni contenute (215- 45 -17) e la mescola e il battistrada tutt’altro che sportivi (sono infatti gli stessi pneumatici a bassa inerzia di rotolamento utilizzati sulla Prius).

L’aderenza che ne consegue sottolinea quindi la bontà del telaio e del bilanciamento dei pesi, oltre alla capacità dell’auto di generare una elevata aderenza ciclistica, legata agli schemi delle sospensioni e alla capacità di generare una ottimo grip con il terreno. Questo è legato ovviamente anche al baricentro estremamente basso della nuova GT-86. Per ottenere il massimo del divertimento di guida infine, occorre disabilitare sia il sistema di stabilità che quello di trazione (operazione che consigliamo di effettuare solo in circuito e ai guidatori più esperti): in questa configurazione l’auto diventa ancora più “professionale” ed appagante da condurre al limite, con il posteriore che allarga verso l’esterno portando l’anteriore a chiudere la traiettoria.

La caratteristica più piacevole è l’enorme controllo che l’auto sa garantire al pilota che, tramite sterzo ed acceleratore, riesce a guidare l’auto e indirizzarla facilmente dove desidera, anche mentre la GT-86 procede “di traverso” e con un ampio angolo di imbardata. Il controllo è totale anche in questa situazione e giungere al testacoda è quanto mai difficile; anche esagerando con il gas o con lo sterzo, l’auto mostra sempre reazioni coerenti e ben prevedibili dal pilota, come poche altre auto sanno fare.

Ovviamente tutto questo è legato sia al buon bilanciamento dell’auto, sia al lavoro delle sospensioni e del differenziale autobloccante, sia all’influsso positivo di due componenti importanti come il peso molto contenuto e un’erogazione dolce e progressiva. L’ultima nota sul motore: sul tappo del rifornimento c’è scritto di usare benzina a 98 ottani e, se volete utilizzare l’auto al massimo delle sue potenzialità, seguite questa indicazione; perchè soprattutto nelle marce alte o in pista, quando l’acceleratore è al 100%, qualche differenza rispetto alla 95 ottani diventa avvertibile.

FACCIA A FACCIA con i lettori di Autoblog

Dopo il nostro Test Live, nel quale abbiamo raccolto le vostre domande sulla GT-86, rispondiamo oggi ai quesiti più interessanti:

Nuove immagini della Toyota GT 86 First Edition

floop : Vorrei sapere se si sente la mancanza di un turbo? Come è la qualità degli interni?
Autoblog: nella guida sportiva la risposta dell’aspirato è molto piacevole, in particolare in pista la sensibilità dell’acceleratore è molto precisa e permette di guidare al limite l’auto con un grande feeling per il pilota. Un aspirato da 100cv/litro paga inevitabilmente una certa mancanza di coppia ai regimi più bassi. Tutto dipende da ciò che si cerca dall’auto: in città o nel traffico l’aspirato non fa sentire certo la mancanza di potenza, così come in autostrada a velocità costanti garantisce ottimi consumi, difficilmente eguagliabili da un turbo da alte prestazioni. Ovviamente in quinta e sesta marcia la spinta cala e in questi casi si potrebbe sentire la voglia di un po’ di cavalli in più. Tutto dipende dalle esigenze e preferenze del guidatore, e di quanto si cerchi nell’uso quotidiano la prestazione assoluta e la performance in accelerazione. Per quanto riguarda la qualità degli interni, essa si dimostra molto buona, il cruscotto è ben sagomato e la plancia è realizzata in plastica soft touch molto piacevole al tatto. Bella l’ergonomia del tunnel centrale con la pulsanteria dallo stile racing e ben curato. Piacevole anche il rivestimento dei sedili e la qualità delle portiere.

46forever: Vorrei sapere come è la qualità degli interni e come è la spinta del motore nell’utilizzo normale a regimi circa tra i 1500 ai 3000.grazie.
Autoblog: Sulla qualità degli interni puoi leggere la risposta data a floop, con l’aggiunta di qualche nota anche sulla buona capienza dei vani presenti nel tunnel subito dietro il freno a mano, tanto pratici quanto inusuali per un’auto sportiva. Mentre la spinta del motore tra i 1.500 e i 3.000 giri è molto fluida e consistente, soprattutto in città e nelle marce basse. Se poi cerchi una forte ripresa a quel regime di giri anche dalla quarta marcia in su, forse dovrai pensare ad un up-grade verso un compressore volumetrico aftermarket.

Adriano tiger: Potreste magari fare un paragone tra questa GT86-2012 e la Celica TS-2004?
Autoblog: Le differenze tra la GT 86 e la Celica TS sono veramente enormi e tutte a favore della GT, in primis l’estetica più aggressiva, sportiva e filante della GT, poi la posizione di guida, con la seduta molto in basso e il baricentro bassissimo. Le sospensioni ed il bilanciamento poi sulla GT sono da sportiva vera e in pista regala soddisfazioni di guida lontanissime dalla Celica TS. Ma soprattutto la GT-86 è un’auto a trazione posteriore e molto leggera, con tutto quello che nella dinamicità del mezzo resta legato a questo tipo di scelte. L’unico paragone tra le due auto è nel motore e nell’uso in autostrada o sui lunghi rettilinei dove il comportamento può essere simile per prestazioni velocistiche ed accelerazione.

fabio81: Vorrei sapere se il sedile del guidatore e del passeggero sono regolabili in altezza, perchè prendere una buca e toccare il tetto non mi è mai piaciuto
Autoblog: Ciao Fabio, il sedile del guidatore è regolabile in altezza mentre quello del passeggero non lo è. Per quanto riguarda la distanza tra testa e tetto dell’auto, la probabilità di toccare il cielo con la testa è piuttosto bassa, sia perchè ci sono le cinture di sicurezza, sia perchè la distanza tra la testa e il tetto si mantiene superiore a svariati cm: per un guidatore di 180cm ed anche con schienale praticamente verticale il problema non sussiste. In corrispondenza del guidatore e del passeggero infatti il tetto presente delle gobbe, usate su molte auto sportive, che mantengono una buona abitabilità pur garantendo all’auto una valida penetrazione aerodinamica. Notiamo infine che che il sedile del guidatore è regolabile mentre la posizione fissa per quello del passeggero è situata molto in basso, in pratica le due sedute sono alla stessa altezza solo quando quella del guidatore è posizionata nel punto più basso possibile.

lars81:Ma alla fine la data di commerciaizzazione in Italia di GT86 e BRZ qual è?
Autoblog: La GT 86 è ordinabile da circa due settimane pressto il sito internet che Toyota Italia ha appositamente realizzato per questa auto mentre anche la Subaru BRZ è già in vendita presso tutta la rete Subaru.

Pregi e difetti

Nuove immagini della Toyota GT 86 First Edition

Piace
Estetica e finiture
Bilanciamento dinamico
Feeling e piacere di guida elevatissimo
Soluzioni tecniche da vera sportiva
Consumi e capacità bagagliaio
Rapporto qualità prezzo elevato

Non piace
Spazio sui sedili posteriori inevitabilmente limitato
Accelerazione limitata nelle marce alte

GT-86 First Edition: solo sul web

Nuove immagini della Toyota GT 86 First Edition

Una iniziativa di Toyota Italia propone i primi 86 esemplari della Toyota GT-86 in una esclusiva versione denominata “1st edition” e ordinabile solo via iternet dal 15 maggio al 30 giugno ad un prezzo promozionale di soli 29.000 euro. A questa cifra viene offerto infatti, un esemplare full optional, comprensivo di navigatore satellitare con schermo a sfioramento ed interni in pelle. Questi accessori integrano la già ricca dotazione di serie, fra cui è lecito citare i 6 airbag, l’ESP, i cerchi in lega da 17 pollici con gomme 215/45, il differenziale autobloccante Torsen, il climatizzatore automatico, i fanali bixeno e le luci diurne a LED, la smart key con pulsante per l’avviamento del motore, la connettività Bluetooth e l’impianto audio con porte USB ed AUX.

La 1st edition si riconosce per la vernice Lightning Red e per gli adesivi longitudinali neri, oltre alla placchetta con numerazione progressiva e con sovrainciso il nome del proprietario. Gli acquirenti di questa versione riceveranno compreso nel prezzo il corso di guida sicura e sportiva GT 86 Academy. La GT 86 di serie verrà proposta a meno di 30.000 euro e sarà in vendita da giugno. Tra le opzioni di personalizzazione estetica sono presenti delle nuove stripes adesive che percorrono tutta la lunghezza della vettura, dal cofano anteriore a quello posteriore. Disponibili in due colori, possono adattarsi a tutte le verniciature della vettura, garantendo un look più aggressivo della GT 86 ed abbinandosi alle piccole strisce laterali delle portiere che vengono proposte come accessorio aftermarket.

Nuove calotte degli specchietti in carbonio impreziosiscono il look della sportiva, così come i nuovi cerchi da 18 pollici firmati Toyota: tra le scelte è possibile anche montare un seti di OZ Racing Ultraleggera al prezzo di 529 euro. Per irrigidire l’assetto sportivo della vettura è disponibile un kit di abbassamento proposto a soli 189 euro: il corpo auto scende di 30 mm verso il suolo e l’aspetto della vettura risulta così ancora più sportivo ed accattivante. L’unica proposta di personalizzazione interna è l’impianto audio firmato JBL che, al costo di 1.045 euro, permette di godere di un’ottima qualità audio all’interno dell’abitacolo.

Scheda Tecnica

Live Test della Toyota GT 86 a Barcellona

Dimensioni e pesi:
Interasse: 2570 mm
Carreggiata anteriore: 1520 mm
Carreggiata posteriore: 1540 mm
Lunghezza totale: 4240 mm
Larghezza totale: 1775 mm
Altezza: 1285 mm
Rapporto lunghezza/interasse: 1.65
Altezza da terra 130 mm
Peso a vuoto: 1210 kg
Distribuzione dei pesi 53.00 % anteriore, 47% posteriore
Capacità serbatoio: 50 litri
Coefficiente d’attrito: 0.270
Pneumatici: 215/45 ZR 17

Nuove immagini della Toyota GT 86 First Edition

Motore:
Codice: FA20
Corsa x Alesaggio: 86 mm × 86 mm
Numero di cilindri: 4
Cilindrata: 1998 cc
Valvole: 4 per cilindro
Albero a camme: Dohc, doppio albero in testa
Potenza massima: 199.7 cv (197 bhp) (146.9 kW) a 7000 rpm
Coppia massima: 205 Nm (151 ft•lb) (20.9 kgm) a 6600 rpm
Rapporto di compressione: 12.5:1
Pressione del sistema di iniezione: 1289.3 kPa (187 psi)
Volume dei cilindri: 499.5 cc

Prezzo: 29.000€ (First Edition, primi 86 esemplari)

Nuove immagini della Toyota GT 86 First Edition

Tester: Lorenzo Baroni
Testo: Lorenzo Baroni in collaborazione con Omar Abu Eideh
Foto: Omar Abu Eideh – Marco Zamponi – Toyota Press

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