Home Coupè Toyota GT 86: Akio Toyoda l’ha voluta estremamente comunicativa

Toyota GT 86: Akio Toyoda l’ha voluta estremamente comunicativa

Akio Toyoda ha voluto che la GT 86 fosse estremamente comunicativa


Una volta al mese. Questa è stata la frequenza con cui Akio Toyoda ha guidato la nuova Toyota GT 86 durante i suoi collaudi stradali. Il numero uno del colosso di Nagoya ha voluto sincerarsi passo per passo che uno dei progetti cui era più affezionato crescesse al meglio.

Toyoda non è sempre rimasto soddisfatto di questi suoi periodici “assaggi”: in un’occasione, ricorda il capo ingegnere Tetsuya Tada, il CEO si è fermato in mezzo alla pista accusando l’auto di non essere abbastanza comunicativa. “Non riesco a parlare con quest’auto, ha affermato alla metà del percorso di sviluppo: è stato un momento di svolta per la direzione che abbiamo poi dato al percorso della GT 86”, ha rivelato Tada ad Automotive News.

Akio Toyoda è un pilota di buon livello, noto nell’ambiente anche per la sua sensibilità al volante e le opinioni mai noiose che dà sulle auto e sulle sensazioni che ne ricava: descrivendosi come uno chef che assaggia i piatti che escono dalla sua cucina, confessa di amare particolarmente le auto sportive dal carattere più comunicativo e coinvolgente.

Toyota 86
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Il caso della GT 86 è solo l’ultimo in ordine di tempo: è di Toyoda la firma sulla dinamica di guida della nuova Lexus GS, decisamente più coinvolgente rispetto al vecchio modello proprio dopo una sua secca bocciatura. E buona parte del ritardo con cui è arrivata la Lexus LFA è dovuto a una storia del tutto analoga. “Toyoda è molto critico. Non ricordo altri presidenti che abbiano guidato le nostre auto in passato. Sono felice, ma è una responsabilità in più per noi”, ha affermato Tada.

La GT 86, in particolare, è stata in un primo momento stroncata da Toyoda per il suo carattere “sterile”. Sulla carta, la potenza e le prestazioni c’erano tutte, ma il suo comportamento era troppo simile a quello di una rassicurante trazione anteriore. La GT 86, in altre parole, era troppo indulgente verso i piloti meno smaliziati.

“Se guidi da schifo, l’auto si dovrebbe rifiutare di fare ciò che le imponi e farti capire che stai sbagliando. L’auto deve darti una percezione diretta delle condizioni esterne e del grado di aderenza del fondo stradale. Questo intendeva il presidente Toyoda”, ha dichiarato Tada.

La casa nipponica ha svelato la GT 86 lo scorso 2 febbraio con una presentazione all’aperto a Tokyo, dove è stato installato un megaschermo su cui ha trasmesso alcune immagini di Toyoda al volante, alle prese con la pista e con qualche traverso sulla neve e sullo sporco. Il manager è comparso all’evento nella sua tuta ignifuga rosso-nera.

Per tutto quanto vi abbiamo raccontato finora, Toyoda-san è un tipo che ci sta simpatico. Ma è il modo in cui ha reagito all’acuta osservazione di un giornalista a consacrarlo definitivamente: “Sembra che in Toyota siano più numerosi i manager familiari con i golf club che con i volanti delle auto”, provocò l’interlocutore.

La reazione? “L’ho presa come una critica. Giocavo a golf. Da quel momento però, ho deciso di ridurre il tempo dedicato al golf e di passarne di più a guidare”.

Signori, Akio Toyoda. Uno di noi.

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