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I 5 alettoni più particolari di sempre

Spesso l’aerodinamica porta i designer delle automobili a trovare soluzioni bizzarre per le sportive: ecco cinque degli alettoni più strani di sempre.


Il mondo dell’Automobile è estremamente vario, si spazia infatti dalle compatte pensate per consumare poco alle sportive create per arrivare a velocità elevatissime. In entrambi i casi l’aerodinamica svolge un ruolo fondamentale, con le compatte che cercano di ridurre al massimo l’attrito aerodinamico e le sportive che spesso utilizzano appendici aerodinamiche piuttosto vistose pensate per creare downforce e migliorare la tenuta di strada della vettura. Il simbolo più eclatante della spasmodica ricerca di deportanza sono gli alettoni: eccone cinque dei più particolari di sempre.

Koenigsegg Agera

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L’alettone della Koenigsegg Agera ha un look davvero molto particolare, soprattutto sull’allestimento One:1, massima evoluzione del modello che propone un rapporto peso potenza pari a un chilogrammo per cavallo. L’auto pesa infatti 1360 chilogrammi e dispone di ben 1.360 cavalli grazie al suo V8 5.0 litri biturbo: ciò ha reso indispensabile utilizzare un alettone dalle forme particolarissime capace, insieme al resto dell’aerodinamica, di generare un carico di 610 chilogrammi a 260 chilometri all’ora, che salgono fino a 830 chilogrammi alla velocità massima teorica della vettura, 440 chilometri orari.

Dodge Charger Daytona

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Gli anni sessanta sono stati un’epoca d’oro per l’automobilismo europeo ma anche americano. Nel 1969 Dodge lanciò il particolare allestimento Daytona per la Dodge Charger che proponeva per la prima volta un irriverente alettone di dimensioni spropositate pensato per migliorare la tenuta del posteriore. La Dodge Charger Daytona disponeva di un motore V8 da 7.2 litri abbinato ad un cambio manuale a quattro rapporti o ad un automatico a tre marce.

Mercedes 190E 2.5-16 Evolution II

I 5 alettoni più particolari di sempre

La Mercedes 190E 2.5-16 Evo 2 è, ad oggi, la berlina stradale della Stella con l’alettone più grande. Sviluppata come variante evoluta della Evo 1, la 190E Evo 2 proponeva diversi allargamenti a carreggiate e carrozzeria introducendo anche una nuova aerodinamica che, tra le altre cose, comprendeva un grande alettone rialzato che trasformava la linea di un’elegante tre volumi nel look di un’auto degna del DTM. Sotto al cofano anteriore batteva un 2.5 litri aspirato da 235 cavalli collegato alla trazione posteriore.

Ford Escort RS Cosworth

I 5 alettoni più particolari di sempre

La Ford Escort RS Cosworth è stata una delle auto sportive americane più famose di sempre in Europa. Costruita a partire dal 1992 per i rally, la Ford Escort RS Cosworth montava un motore 2.0 litri turbo da 220 cavalli con trazione integrale e proponeva un grande alettone posteriore dal look estremamente particolare che allungava la linea del tetto appoggiandosi ad un supporto centrale montato sul baule.

Plymouth Road Runner Superbird

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La Plymouth Road Runner Superbird venne presentata nel 1970 e da subito si distinse per l’enorme alettone posteriore che ne caratterizzava il look. Proprio la Superbird fu una delle prime auto americane ad essere progettate in galleria del vento e disponeva di un motore V8 da 7.0 o 7.2 litri pensato per correre nella Nascar, dove la Superbird si aggiudicò ben 8 vittorie nel solo anno in cui venne utilizzata nelle competizioni, il 1970.

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