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Audi S1 Sportback: Video test e prova in pista

Audi A1 trasformata in una vera sportiva con un 2 litri turbo da 231 Cv e la trazione integrale. Prezzo? 32.650 euro.

Audi S1 Quattro 2015. Un’omonimia pesante, un’eredità insostenibile per qualsiasi auto in produzione al giorno d’oggi. Ma non c’è colpa in casa Audi, “ è il progresso bellezza” direbbe qualcuno… Anzi, se proprio vogliamo, questo nome così nobile, che per forza di cose rimanda solo al mito anni della Coupé ’80 che vinse a mani basse nel Gruppo B e alla Pikes Peak, deve aver pesato anche in casa Audi Gmbh, perché la Audi S1 2015 nel nostro caso per giunta Sportback è la compatta sportiva più frizzante, divertente ed efficace nel panorama Audi Quattro e non solo degli ultimi anni. Il prezzo di listino ammonta a 32.650 euro.

In meno di quattro metri troviamo un 2 litri turbo da 230 CV e 370 Nm di coppia, cambio manuale a sei marce, trazione integrale Quattro di ultima generazione, 1.340 kg ripartiti sugli assi anteriore e posteriore 60/40. Un vero giocattolo a quattro ruote, capace di coprire lo zerocento in 5,9 secondi e di sfiorare i 250 km/h. Auto di questo genere, quando l’elettronica ancora non esisteva e la guida era affidata solo al pilota, hanno fatto impazzire gli appassionati di tutto il mondo.

Audi S1 Sportback

Per scomodare qualche altro mito mi riferisco a una certa Delta Integrale 3 metri e 90 per 211 CV, Escort Cosworth 4 metri abbondanti e 225 Cv, Sunny Gti-R ancora sotto i 4 metri e 220 CV. Vetture nate dai rispettivi reparti sportivi, concentrati di tecnologia meccanica e di puro piacere di guida, per un’efficacia su strada imbarazzante. Vetture passate alla memoria per aver cambiato il mondo dei rally, scrivendo pagine di storia ancora oggi leggendarie. La S1 2015 non arriverà mai neanche lontanamente ad eguagliare questi miti, ma la sua inclinazione è la stessa. Stessa tecnologia zippata in poco meno di quattro metri e una guida oggi leggermente filtrata dall’elettronica, ma comunque viva e divertente. L’abbiamo provata su strada e in pista al circuito I.S.A.M. di Anagni.

Audi S1 Sportback: attrazione integrale

Audi S1 Sportback
A giudicarla dall’aspetto non si direbbe, le cinque porte della Sportback stemperano un po’ gli animi, ma sotto al vestito la S1 ha tutte le cose al posto giusto. A partire dal 2 litri turbo incastonato nel piccolo vano anteriore, fino alla trazione Quattro che ha comportato l’adozione al posteriore di un nobile schema sospensivo multilink in luogo del classico bracci interconnessi. E’ la prima volta che Audi si spinge al di sotto dei quattro metri con la trazione integrale Quattro, ed è anche la prima Audi S così compatta che monta un bel 2.0 al posto del pur valido 1.4 turbo-volumetrico.
A guardarla da fuori la nostra S1 Sportback rossa con il tetto nero, i cerchi da 18 pollici e quattro scarichi al posteriore, è un mix tra il serio e il minaccioso. Il primo contatto è un po’ fuorviante, ci troviamo di fronte una hothatch, ma non sappiamo bene cosa aspettarci… quanto sarà hot?

Basta ingranare la prima, affondare il gas con il lauch control inserito e lasciare la frizione di colpo per capire che questa S1 è tutt’altro che noiosa. La trazione integrale Quattro elimina ogni tipo di pattinamento e in un attimo siamo proiettati dentro ai sedili. Cambiata fulminea in seconda marcia, altro allungo fino ai 6.500 rpm, dentro la terza siamo già ben oltre i 100. La S1 nello scatto da fermo è una vera furia, ma anche l’allungo non è da meno. In poco meno di sei secondi si passano i 100, in circa 25 secondi i 200 km/h e volendo ci si lancia fino ai 250! Che per una compatta di metri e 97, con un passo di 2 metri e 47 non è cosa da poco…

Il 2 litri turbo da 230 CV e 370 Nm è generoso di coppia già dai 2.000 giri, ma anche cattivo e ben disposto a scalare la zona alta del contagiri. Quando si seleziona il profilo di guida Dynamic, gli altri sono Efficenty e Auto, la S1 si prepara al meglio. Indurisce l’assetto a controllo elettronico, aumenta la precisione dello sterzo, incrementa la risposta ad ogni azione sul pedale del gas e apre la valvola allo scarico, liberando un suono cupo e gustoso che ben si accorda al sound virtuale di aspirazione riprodotto in abitacolo. Il coinvolgimento alla guida è forte, come le sensazioni che la S1 regala ad ogni sprint. Il cambio a sei marce è veloce è secco negli innesti, nonostante non brilli per la lunghezza della corsa. E’ comunque un ottimo compagno sia quando si sfrutta al massimo il potenziale della S1 che quando si semplicemente a passeggio. La rapportatura è corte nelle prime cinque marce, “di potenza”, con la sesta leggermente più lunga 130 km/h a circa 3.200 rpm e 5.700 a 250 km/h.

Audi S1 Sportback

Ma il bello della S1 non è solo nelle prestazioni velocistiche, la A1 Quattro è soprattutto bella da guidare. Te ne accorgi non appena sali in auto, e muovi i primi metri. Lo sterzo elettromeccanico è specifico su questa S1, più preciso e comunicativo ti permette di entrare subito in sintonia con la S1, il corpo vettura agile e leggero, l’assetto ben calibrato e un passo corto che è sinonimo di vitalità. L’anteriore è immediato e il posteriore segue senza strafare; una guida che per certi aspetti ricorda le vecchie auto sportive.

Bastano piccoli movimenti dello sterzo per indirizzarla dove si vuole. Su strada è quasi imprendibile, per la cattiveria con cui ti spara fuori dalle curve senza il minimo tentennamento, ma anche per la capacità di prendere la corda e seguirla. Lo sterzo con la corona tagliata, è piccola e gustosa da impugnare, ma soprattutto è preciso come non mai su una Audi. La S1 tra le curve è una piccola peste, reattiva e veloce ai comandi, grazie alla ripartizione dei pesi 60/40 che rende il posteriore piuttosto vivace, ma mai preoccupante.

In pista, sul circuito dell’Isam, l’abbiamo lanciata alla ricerca del miglior tempo sul giro, e poi ci siamo divertiti in qualche sbandata controllata. Cronometro alla mano, la Audi S1 si è rivelata la più veloce tra le compatte, con un tempo di 1’15”4 quasi 3 secondi più veloce della A1 1.4 TFSI, sopra alla vecchia Megane RS e a pochi decimi dalla nuova. Il merito è dell’assetto neutro, che in pista manifesta un graduale sottosterzo in appoggio, ma una grande reattività nei cambi di direzione e una discreta propensione del posteriore a seguire la curva. La taratura delle sospensioni a controllo elettronico è poco incline a rollio e beccheggio comunque presenti, ma utili nella gestione dei trasferimenti di carico.

Se si guida puliti, la S1 è facile e veloce, con il controllo di stabilità sempre vigile e pronto a rientrare in gioco quando si passa il limite. Se invece si guida sporchi e aggressivi sfruttando la prontezza dello sterzo e la direzionalità del retrotreno, la S1 allarga il posteriore in ingresso regalando uscite di curva con lo sterzo dritto o al massimo con qualche grado di controsterzo. L’elettronica in questo caso taglia e rilascia potenza in maniera intelligente, ovviamente, aiutando il pilota a gestire il sovrasterzo e accelerando solo quando l’angolo di sbandata è così importante che serve potenza per riallineare la vettura.

La gestione elettronica della trazione integrale è quindi sportiva; aiuta a chiudere le curve in maniera più piatta possibile evitando il sottosterzo di potenza. In alcuni casi si può aprire lo sterzo in uscita, ma con una ripartizione massima del 50% di coppia al posteriore, la S1 non è una vettura sovrasterzante, almeno fin quando c’è grip…

Insomma la Audi S1, anche in versione Sportback è una gran bella scoperta. Potente, affilata, divertente e coinvolgente, un dettaglio che la pone in cima alla lista delle sportive compatte del momento, fermo restando le caratteristiche tipiche di una piccola Audi.

Audi S1 Sportback, imprendibile nel misto. Best Lap I.S.A.M. 1’15″4

Audi S1 Sportback

Vel max in fondo al primo rettilineo: 173 km/h
Vel max fine secondo rettilineo: 118 km/h
Vel min variante Anagni: 36 km/h
Vel max prima del Cavatappi: 119 km/h
Vel min dentro il Cavatappi: 34 km/h
Vel min dentro la curva Roma: 46 km/h
Vel min dentro la Esse bagnata: 54 km/h
Vel max prima della variante Allegra: 131 km/h
Vel min curva Mare: 75 km/h

I tempi sul circuito I.S.A.M. a confronto

video test Porsche Boxter S PDK  2013 in pista

Porsche Boxster S PDK 1’13″1
Nissan GTR my 2011 1’13″2 *
Mercedes C63 AMG Performance Coupè 1’13″5
BMW M3 Cabrio (E92) (MY 2012) 1?13?8
Lotus Evora S 1?14?1
Lotus Evora 1?14?8
Audi S1 (MY 2014) 1?15?4
Lotus Elise 192 CV 1?15?9
Renault Megane RS (MY2012) 1?16?0
BMW 135 XI 1’16″2
Lotus Elise 116 CV 1?16?5
Mercedes A 45 AMG 1’16″6
VW Scirocco 1?16?9
Ford Fiesta ST – 1.17.02
Renault Clio RS 1?17?1
Citroen DS3 Racing 1?17?2
Renault Clio IV RS – 1.17.45
Peugeot 208 GTi – 1.17.68
Mini Cooper S – 1.17.81
Audi A1 TFSiI 1?17?9
VW Polo 1.4 GTI 1?18?2
Abarth 500 1?22?0
Toyota Aygo 1?27?4
* tempo ottenuto con temperatura molto rigida (circa 5°) e senza pneumatici high performance

Audi S1 Sportback design ed interni: understatement alla tedesca

Audi S1 Sportback

Misure alla mano, la Audi S1 Sportback è una compatta di 3 metri e 97, larga 1 e 75, alta 1 e 42 e con un passo di 2 metri e 47. La caratterizzazione esterna della S1 parte da una griglia single frame con doppi listelli, l’emblema S1 e l’ampia bocca centrale funzionale al raffreddamento del 2 litri turbo. I fari xeno plus sono di serie e insieme alle luci diurne a led, disegnano un frontale più aggressivo.

Bandelle sottoporta, cerchi in lega da 18 pollici e pinze rosse con il logo S1 impreziosiscono la fiancata, ma è il lato B quello con maggiore carattere. Il posteriore è forse il particolare più iconico e cattivo della S1, con ben 4 terminali di scarico inseriti nell’estrattore posteriore e uno spoiler dalle generose dimensioni. La nostra Sportback rossa con il tetto nero in contrasto non parte certo inosservata, ma mantiene ancora uno stile sobrio.

L’abitacolo è dominato dalla tonalità nera del cielo, della plancia, della consolle centrale, dei pannelli delle portiere, della moquette e dei sedili sportivi, che hanno fianchetti pronunciati per un miglior contenimento in curva. La plancia è pulita e lineare, minimalista, con le quattro bocchette dell’aria “di design”, che che dominano la scena. La sportività a bordo è garantita da elementi in alluminio quali la pedaliera, pomello e finiture sportelli in contrasto con alcuni dettagli e cuciture in in rosso.

Buona la posizione di guida e la fruibilità dei comandi, di assoluto livello “as usual” assemblaggi e materiali, anche se non si grida al miracolo. Compatto e piacevole da impugnare il volante multifunzione in pelle a tre razze con corona appiattita. Pochi fronzoli per la plancia, con il Drive Select vicino al tasto di esclusione del DSC, un navigatore a scomparsa di dimensioni modeste e a comando manuale, come il clima gestibile attraverso i tre pomellini in plancia. Avviamento a pulsante, “key less”, e un computer di bordo senza alcuna funzione specificamente sportiva per monitorare temperatura dell’olio o la pressione del turbo. Un abitacolo sobrio e ben rifinito, ma un po’ freddino per una vettura capace di scaldare gli animi come la S1.

Audi S1 Sportback: la tecnica

Audi S1 Sportback

Il 2 litri turbo TFSI della Audi S1 è un motore molto sofisticato, non è il più potente a listino del gruppo, ma sulla piccola A1 si fa rispettare. Sviluppa 231 CV (170 kW) a 6.000 giri e una coppia massima di 370 Nm disponibile dai 1.600 ai 3.000; il limite massimo di giri è impostato a 6.800 giri/min. Il turbocompressore genera una pressione di sovralimentazione che può raggiungere 1,4 bar. E’ un motore dotato di doppia iniezione diretta e indiretta, con la FSI capace di raggiungere i 200 bar. Inoltre è dotato di regolazione continua degli alberi a camme lato scarico e aspirazione, e alzata delle valvole a due fasi Audi Valvelift System.

Il cambio è un manuale a sei marce con basamento in magnesio, la trazione è integrale permanente. Per migliorare la ripartizione del peso, sulla S1 è 60-40, la frizione a lamelle, a gestione elettronica, è montata sul retrotreno. Per poter alloggiare i componenti della trazione Quattro nelle compatte Audi S1 e S1 Sportback, gli addetti allo sviluppo sono ricorsi a ogni mezzo. Il differenziale posteriore occupa lo spazio del vano della ruota di scorta; un serbatoio a fondo cavo, sviluppato appositamente e posizionato sull’albero cardanico, sostituisce il serbatoio dei modelli A1 e ha lo stesso volume di 45 litri.

Le sospensioni anteriori sono McPherson con un telaio ausiliario in acciaio ad alta resistenza; lo sterzo elettromeccanico, è stato sviluppato completamente ex novo con un rapporto di trasmissione di 14,8:1 più sportivo e diretto che mai. Le sospensioni posteriori sono costituite da una struttura multilink a quattro bracci che ha permesso di disporre di comfort e tenuta senza troppe rinunce al vano bagagli da 210 litri.

Anche l’impianto frenante è maggiorato con una pompa freno più grande, dischi anteriori autoventilanti da 310 millimetri e dischi posteriori da 272 mm. Il tutto è trasmesso a terra attraverso pneumatici 225/35 R18 Bridgestone S001 su cerchi da 7,5jx18”. Il tutto per un peso complessivo di 1.340 kg. Con queste caratteristiche la S1 SportBack è in grado di fermare i consumi a 9,2, 5,9 e 7,1 litri per cento km rispettivamente nell’ambito urbano, extraurbano e misto. Non sarà la più parca, ma con queste prestazioni difficile pretendere di meglio!

Caratteristiche tecniche Audi S1 Sportback

Audi S1 Sportback

Motore
Anteriore trasversale
4 cilindri in linea
Alesaggio x corsa 82,5×92,8 mm
Cilindrata 1984 cm3
Rapporto di compressione 9,3:1
Potenza max 231 cv (170 kW) a 6000 giri
Coppia max 37,7 kgm (370 Nm) a 1600- 3000 giri
Basamento e testata in alluminio, distribuzione a doppio albero a camme in testa, quattro valvole per cilindro, regolazione continua alberi a camme lato scarico e aspirazione, alzata delle valvole a due fasi (AVS); alimentazione di tipo misto a iniezione diretta e indiretta della benzina; sovralimentazione mediante turbocompressore con intercooler.
Trasmissione

Trazione integrale permanente con frizione idraulica a lamelle a gestione elettronica Haldex, bloccaggio elettronico del differenziale EDS; frizione monodisco a secco
Cambio manuale a 6 rapporti; I 3,357:1; II 2,087:1; III 1,481:1; IV 1,088:1; V 1,097:1; VI 0,912:1; rapporto al ponte I-IV 3,990:1; V 3,944:1; VI e RM 3,087:1)
Sospensioni

Sospensioni anteriori a ruote indipendenti tipo McPherson con bracci triangolari inferiori, ammortizzatori idraulici a regolazione elettronica, molle elicoidali; barra stabilizzatrice
Sospensioni posteriori a ruote indipendenti con assale a quattro bracci; ammortizzatori idraulici a regolazione elettronica, molle elicoidali; barra stabilizzatrice;
Sterzo a cremagliera con servoassistenza elettromeccanica
Impianto frenante a doppio circuito idraulico con servofreno, ABS e EBD
Freni anteriori a disco autoventilanti (diametro 310 mm)
Posteriori a disco (diametro 272 mm); cerchi in lega 7,5×17”; pneumatici 215/45 R 17, optional 225/35 R18
Dimensione e peso
Lunghezza/larghezza/altezza cm 395/174/142
Passo cm 247
Peso in ordine di marcia kg 1340
Serbatoio litri 45
Capacità bagagliaio litri 210/860

Audi S1 Sportback: pregi e difetti

Audi S1 Sportback

Piace
– Cura costruttiva
– Motore esuberante
– Comportamento stradale

Non Piace
– Bagagliaio piccolo
– Prezzo: con qualche optional diventa salato

Audi S1 Sportback, la gallery completa

Audi S1 Sportback

Foto di: Massimiliano Serra

Audi S1 Sportback

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