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Renault Twingo facelift: primo test drive

Renault Twingo facelift: il primo test di Autoblog


Nata nel 2007, la Renault Twingo di seconda generazione è arrivata all’inevitabile appuntamento con il chirurgo estetico che interessa tutti i modelli di grande diffusione alla metà della loro carriera commerciale. La piccola francese è andata incontro ad un aggiornamento molto particolare: se da un lato sotto la pelle è stata confermata la buona sostanza del modello d’origine, è proprio la carrozzeria ad aver ricevuto gli aggiornamenti più significativi.

Come leggerete più avanti, la Twingo facelift riveste un ruolo molto importante perché è il primo modello della Losanga a mostrare il nuovo corso stilistico che caratterizzerà i nuovi modelli. Quello fornito da Laurens van den Acker, il capo del design Renault, è solo un primo antipasto di qualcosa di molto più importante in arrivo negli anni a venire.

La Twingo rinfrescata (proposta al lancio da 8500 euro, come leggerete) non è solo ritocchi estetici, ovviamente: il segmento A è sempre più importante sui mercati europei, e offrire contenuti di rilievo significa spesso qualche punto percentuale in più in termini di vendite. Ecco nel dettaglio com’è andato questo nostro primo test, svoltosi sulle sinuose strade dei Paesi Baschi, nei dintorni di Bilbao.

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Design e interni

Renault Twingo facelift: primo test drive

Come anticipato, il restyling della carrozzeria è uno degli aspetti più importanti della Twingo 2012: la citycar d’Oltralpe si fa portatrice di un messaggio stilistico nuovo e lancia qualche primo indizio sul look delle Renault del futuro.

Per compiutezza d’informazione va sottolineato come trattandosi di un semplice facelift, il margine di manovra di van den Acker non era affatto assoluto: il creativo olandese, arrivato in Renault dopo una proficua esperienza in Mazda, si è confrontato con un progetto già definito e la sua matita si è posata solo su qualche tratto di dettaglio.

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Gli interventi più importanti si concentrano ovviamente nel muso, dove compare la grande Losanga al centro della sottile calandra nera, uno stilema che ritroveremo su tutte le prossime creazioni della casa. Sono cambiati profondamente anche i gruppi ottici, con i proiettori principali ridisegnati nell’angolo interno inferiore per lasciare spazio alle nuove luci circolari, che in qualche modo strizzano l’occhio alla Twingo di prima generazione.

Il secondo ritocco significativo è quello che è stato apportato alla parte posteriore dell’auto. La fanaleria ha visto l’aggiunta di una insolita “appendice” sistemata sul cofano bagagli e questo stesso pannello di carrozzeria è stato rimodellato alla ricerca di un look più “mosso”. Dentro invece, i ritocchi risultano decisamente meno incisivi.

Tecnica e sicurezza

Renault Twingo facelift: primo test drive

Una novità nella gamma del modello è l’introduzione della versione Energy, con il 1.2 75 CV aspirato che emette solo 105 g/km di CO2 e consuma 4,5 l/100 km di benzina grazie ad una serie di affinamenti tecnici. Più in generale, tutte le motorizzazioni beneficiano di miglioramenti che hanno consentito di ottenere significative riduzioni dei consumi e delle emissioni.

L’omologazione a 90 g/km di CO2 per il dCi 75 CV, che consuma solo 3,4 l/100 km di gasolio, ne è un chiaro esempio. La Twingo 2012 può così vantare doti di autonomia assolutamente ragguardevoli: secondo Renault, è possibile percorrere con un pieno oltre 1000 km con la dCi 75 CV, e 750 km con il benzina di pari potenza.

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La gamma motori è completata dal 1.2 TCe che eroga 100 CV e 155 Nm e dall’immancabile 1.6 aspirato Renault Sport destinata alla Twingo RS, che dispone di 133 CV a 6750 giri e 160 Nm a 4400. In termini di sicurezza, la piccola francese offre ABS con sistema di assistenza alla frenata di emergenza AFE, mentre l’ESP è disponibile come optional su alcune versioni.

Tra le novità, da segnalare l’arrivo del cruise control di serie su tutta la gamma, così come i fendinebbia. Sempre nella dotazione standard figurano gli airbag frontali e laterali.

Su strada

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La Renault Twingo 2012 ha mantenuto tutte le virtù del modello 2007 e si conferma dunque una piccola capace di offrire buone sensazioni su strada e un discreto piacere di guida a chi la sceglie. Caratterizzata da buone doti di assorbimento delle irregolarità, la Twingo facelift lascia piacevolmente impressionati anche in termini di comfort acustico. Non solo il 1.2 TCe è molto discreto, ma anche il secondo motore oggetto della nostra prova, il 1.5 dCi, risulta uno dei piccoli diesel più discreti sul mercato.

A livello di prestazioni, nessuna delle due unità stupisce con fuochi d’artificio. Il benzina, nonostante la progettazione moderna e la presenza del turbocompressore, lascia un po’ a desiderare sia in termini di prontezza ai bassi regimi, sia per quanto concerne la grinta agli altri, dove potrebbe sicuramente dare qualcosa in più. Ai buoni numeri sulla carta insomma, su strada non corrisponde il brio atteso.

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Chiaramente con il diesel il discorso si fa diverso: se da un lato gli 85 CV disponibili al massimo regime non sono un’enormità, l’unità a gasolio risulta ancora imprendibile quanto a elasticità nella zona bassa del contagiri. Che poi è quella più sfruttata nella guida quotidiana dall’automobilista medio. Sulle strade tortuose della costa basca, ricche di curve da seconda e stretti tornanti, la dCi ha facilmente la meglio sulla sorella a benzina, proprio grazie alla risposta più corposa che la aiuta quando si tratta di riaprire il gas.

Per il resto, vanno sottolineate le buone doti del cambio, un tradizionale manuale cinque marce su entrambe le motorizzazioni: dotato di buona precisione, oppone la giusta resistenza all’innesto dei rapporti, trasmettendo una buona sensazione a chi è al volante. Lo sterzo risulta ugualmente adeguato: leggero senza risultare artificiale, il comando soddisfa anche nella guida sulle strade ricche di curve, pur non essendo certo meritevole di particolari lodi.

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L’impianto frenante poi si è dimostrato all’altezza della situazione, anche se il feeling trasmesso dal pedale del freno, soprattutto per i primi centimetri non è dei migliori: la decelerazione e la resistenza ci sono tutte, comunque. In questo quadro tutto sommato buono per una piccola generalista che per forza di cose deve essere trasversale e soprattutto facile da guidare, l’unico vero difetto è rappresentato dallo scarso grip generato dall’anteriore.

Va detto che la nostra sgambata con la Twingo ha avuto luogo su un asfalto molto bagnato, e complice la gommatura “energy saving” (gli pneumatici erano dei Goodyear EfficientGrip da 185/55 R15), gli elementi per mettere in difficoltà la piccola francese c’erano tutti. Ciononostante, ci sono rivali che a parità di condizioni hanno messo in mostra doti di tenuta superiori: anche senza forzare troppo gli inserimenti, le ruote davanti dimostrano presto una certa fatica ad aggrapparsi all’asfalto.

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Positivo invece il comportamento del posteriore, che dimostra una buona reattività al rilascio del gas e nella guida impegnata aiuta a recuperare le giuste traiettorie. Le esemplari caratteristiche dinamiche che sono il fiore al’occhiello della Twingo RS insomma, sono evidenti “in nuce” già sulle versioni standard del modello.

Prezzi

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Renault proporrà in Italia la Twingo facelift in due livelli d’allestimento, Wave e Live, a cui vanno ad affiancarsi la già citata versione “risparmiosa” Energy abbinata al solo 1.2 75 CV, e la Gordini, abbinata al solo 1.2 TCe da 100 CV. La casa propone un’offerta molto interessante per questo modello, che giocando nel segmento A punta ovviamente forte sull’attrattiva del prezzo. L’entry level 1.2 75 CV Wave sarà proposta in fase di lancio a soli 8500 euro.

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Passata la fase iniziale della commercializzazione, la base di gamma vedrà il listino salire a 10.950 euro. L’offerta diesel partirà dai 12.950 euro richiesti per la 1.5 dCi Wave da 75 CV. Va sottolineato che il dCi da 85 CV che abbiamo provato, non sarà importato in Italia. Al top della gamma infine (esclusa la nuova RS, che arriverà più in là), si trova la Gordini, per cui vengono richiesti 13.950 euro.

Pregi e difetti

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Comfort acustico
Doti stradali
Rapporto prezzo/dotazioni

Non piace

Finitura migliorabile
Prestazioni motore benzina

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