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Volkswagen Golf Sportsvan: primo contatto

La Golf Sportsvan mostra le sue due anime: da un lato quella sportiva di Golf, dall’altra la comodità degli interni di un MPV. Rispetto alla Plus, si avvicina di più ad un concetto di sportività, sia stilistica che dinamica.


Nel nome il proprio animo: Volkswagen presenta la propria Sportsvan. O meglio, la Golf Sportsvan. Terza variante nata dalla base tecnica del pianale modulare trasversale MQB, la Golf Sportsvan cerca di fondere sportività e praticità, funzionalità e prestazioni in un unico concetto, cercando di rimarcare il suo lato versatile, ma accostandosi di più ad un concetto di dinamismo rispetto a quanto fatto dalla sua precorritrice, la Golf Plus. Un MPV con l’ideale di una sportiva.

Parola d’ordine: versatilità, dettata anche da logiche di mercato. Nei piani alti di Wolfsburg, date le statistiche di vendita, si sono accorti dell’enorme potenziale di un’icona storica come quella della Golf, giunta a spegnere le quaranta candeline, con le 31.500 unità vendute, non sfruttato del tutto però con le variant Touran e Plus. Da qui la decisione di proporre la Sportsvan, che chiude un simbolico cerchio nato circa diciotto mesi fa con la settima generazione di Golf.

Una vettura che si propone di soddisfare le necessità di una clientela che vuole e pretende maggiore spazio e fruibilità, senza perdere stile tecnologia e dinamica dell’iconica Hatchback. La Golf Sportsvan si propone in tre allestimenti – Trendline, Comfortline e Highline – e con quattro motorizzazioni benzina da 1.2 e 1.4 TSI e tre diesel da 1.6 e 2.0 TDI. Sarà in vendita a partire dal 7 giugno, con prezzi a partire da 19.200 euro.

Volkswagen Golf Sportsvan: la Guida

Volkswagen Golf Sportsvan

Fruibile, versatile e con il suo lato sportivo dettato principalmente dalle motorizzazioni, dalla propria spinta propulsiva. Se dovessimo concepire la Golf Sportsvan in termini più letterati diremmo che si tratta del più classico dei Giani Bifronte. Da un lato il suo animo accomodante, accogliente, dall’altro il lato rude e diretto figlio della Golf.

Come abbiamo avuto modo di dire infatti, nel suo nome si racchiude il suo acme: è una Sport ma è anche, principalmente, una Van. Partiamo dall’Aeroporto di Nizza per un primo tragitto lungo circa 130 km che racchiude strade cittadine ed urbane, ma al contempo anche qualche passaggio montano più impegnativo sul Frejus, per saggiare meglio le doti dinamiche. L’abitacolo è, in un aggettivo, funzionale. Non spicca invero per estrema brillantezza, forse per via dei colori del nostro esemplare, tutti in tonalità di grigio, ma è innegabile non poter fare a meno di notare la qualità costruttiva di casa Volkswagen. Il display davanti al volante integra perfettamente le informazioni del navigatore, con i due piccoli oblò ai lati che indicano contagiri e contachilometri. La seduta risulta comoda e facilmente regolabile per guidatori di ogni altezza.

Tecnicamente la Golf Sportsvan “al tatto” risulta ineccepibile. La frizione stacca perfettamente e piuttosto in fondo, senza alcun tipo di strappo o esitazione, così come è ben evidente la perfetta risposta e sincronia tra pedale dell’acceleratore e risposta del motore. Dinamicamente la Sportsvan cerca di rapportarsi ad un ideale di guida sportivo anche se, inevitabilmente risente della sua natura.

E’ una vettura che ha ricevuto una cura “espansiva” e conseguentemente la sua mole, in altezza e lunghezza, non può che risentire di ciò. Attenzione però, perché non si tratta di una “coperta corta”, quanto del giusto compromesso di una vettura il cui obiettivo è conclamato. Volete una Hatchback sportiva? La Golf è la macchina per voi. Se vi serve più “family feeling” in senso lato, la Sportsvan può invece essere la soluzione giusta. Così, quando affrontiamo le curve del Frejus forzando un po’ la mano, notiamo una vettura che poggia un po’ sul suo lato esterno, notando probabilmente una certa corsa troppo lunga degli ammortizzatori. La morbidezza è ovviamente un fattore chiaro e cristallino, dettato dalle esigenze della vettura, ma avremmo preferito una vettura leggermente più “piantata” e stabile, memori forse della dinamica della Golf.

Attenzione però: non si tratta di una vettura “cedevole” a livello dinamico, ma semplicemente più morbida. In situazioni del genere oltretutto, viene in aiuto il DCC, con una guida che diviene più rigida e reattiva, tanto da potersi avvicinare ad un concetto di sportività vera. Nei nostri primi chilometri abbiamo avuto a disposizione una nostra vecchia conoscenza, il 2.0 TDI. Un motore che tira bene fin dai bassi e medi regimi, con tanta potenza che permette comunque fruibilità ed elasticità, senza nemmeno andare a “tirargli il collo”. In Comfort la morbidezza sospensiva risulta ottima quando ci troviamo ad affrontare dossi, buche e impedimenti.

Qua la Sportsvan risulta eccellente, permettendoci di guidare con estrema tranquillità, a tutto vantaggio di schiena ed arti. Nel nostro “secondo run” abbiamo messo alla prova invece il 1.4 TSI 125 cavalli manuale, che vuole una guida scorrevole, fluida, senza dover cercare la potenza. Come per il 2.0 piace la ripresa, che non arranca, tanto da permetterci una guida sportiveggiante senza dover far ricorso costante al cambio. Certo, rispetto al 2 litri diesel, nelle salite, è opportuno non scendere troppo di regime. In altre parole, al di là della cilindrata di appartenenza, la Sportsvan coniuga perfettamente l’equilibrio dinamico di una vettura sportiva tra telaio e motore, con la comodità di una monovolume, dettato da sospensioni un filo morbide, ma in tal caso, ci pensa l’elettronica a dare la possibilità di modificare la propria natura.

La Golf Sportsvan è a conti fatti non è una sportiva di sua natura. E’ una monovolume con ottime velleità sportive, ponendo un solco rispetto a quanto fatto dalla Plus. Era il suo scopo, la sua volontà, ed in questo ci è riuscita benissimo.

Volkswagen Golf Sportsvan: design

Volkswagen Golf Sportsvan

Dopo la Golf e la Variant, la Sportsvan è la terza realtà a sfruttare la base tecnica del pianale MQB. Ciò ha consentito di allungare la carrozzeria, con un passo più lungo di 107mm rispetto alla Plus, arrivando a quota 2.685mm. Di contro, il peso è stato ridotto, grazie all’utilizzo di materiali leggeri, tanto da subire un dimagrimento pari a 90 kg rispetto alla sua precorritrice.

E’ un MPV e tanto basta a spiegare le sue dimensioni: 4.338 mm da paraurti a paraurti, la Golf Sportsvan è 134 mm più lunga della Golf Plus, 83 mm più lunga della classica Golf e 224 mm più corta della Golf Variant. Modifiche anche in termini di altezza, con la Sportsvan che si attesa a 1.578mm. Fin dalle misure però, si percepisce una ricerca al dettaglio di una volontà di dinamica versatilità: sbalzo anteriore ridotto di 20mm e posteriore più lungo di 47 per aumentare le dimensioni del bagagliaio. “Per noi la Golf Sportsvan propone un nuovo linguaggio stilistico. La sua qualità e precisione rappresentano i pilastri di un nuovo carattere dinamico”, afferma Klaus Bischoff, Responsabile del Design della Marca Volkswagen. Già, perché scorgendola di profilo, non si può fare a meno di notare un aspetto allungato, ma proprio la ricerca di un unicuum confezionato dai dettagli e dallo stile rendono la linea fluida, accomodante, ma comunque aggressive.

Impossibile non notare le cornici dei cristalli molto lunghe con due ulteriori cristalli (nella zona del montante anteriore e posteriore), una linea marcata che, e sta qui la missione di Wolfsburg, integra e quasi fonde le maniglie delle porte progettate appositamente, gli specchietti retrovisori esterni disposti sui bordi dei finestrini e i montanti posteriori tipici della Golf. Così come, a rimarcare la tendenza di questa Sportsvan, le fiancate con queste modanature secca e orizzontale presente sulle portiere, e che trasmettono un concetto quasi cuneiforme per giocare con la luce e rendere la linea più aggressiva. Tratti “di Golf” evidenti fin dal cofano motore, dall’orientamento orizzontale e marcato, così come i passaruota, per non parlare del parabrezza che prolunga la sua linea fino alla coda, pulita, e con un estrattore più grande.

Volkswagen Golf Sportsvan: interni

Volkswagen Golf Sportsvan

Chiaro però, che il vero punto nodale di questa vettura si riversa sugli interni, sul concetto di abitabilità e fruibilità degli spazi. Si nota immediatamente lo spazio a bordo, soprattutto per i passeggeri. La plancia mostra elementi caratteristici circolari tipici del “mondo Golf”, ma non solo. Presente il sistema touchscreen nella console centrale in posizione più elevata rispetto alla Golf.

Subito sotto ecco il climatizzatore bizona. Vi è però una ridistribuzione degli spazi, con un design riprogettato, così come i pannelli delle porte. Parliamo però del comfort a bordo: nonostante il punto H – il vertice tra schienale e seduta – dei sedili anteriori ora sia 7mm più basso, la regolazione di questo si trova in un delta compreso tra i 59 e gli 85 millimetri, superando cosi quello della Golf e della Variant. Parlando di spazi, è da sottolineare come, sebbene in termini di altezza la vettura presenti esattamente lo stesso valore della precedente, l’altezza interna dell’abitacolo aumenta nella zona anteriore di 10 mm attestandosi a 1.017 mm e nel vano posteriore di 32 mm, fino a un massimo di 1.008 mm.

Il focus degli interni si concentra oltretutto nella seconda fila, con i sedili che scorrono longitudinalmente con un’escursione fino a 180mm. Il volume del bagagliaio è aumentato di 76 litri rispetto alla Plus, arrivando a quota 500 litri. Un vano di carico che può raggiungere la massima capacità con i sedili ribaltati di 1520 litri.

Volkswagen Golf Sportsvan: elettronica

Volkswagen Golf Sportsvan

Punto nodale della dinamica di guida di questa Sportsvan è sicuramente dettato dalla dotazione elettronica. Per una vettura del genere, pensato per le famiglie o comunque per un agglomerato che necessiti di fruibilità, accessibilità e velocità d’azione soprattutto in ambito urbano, Volkswagen ha introdotto il nuovo sensore Blind Spot con sistema di assistenza per l’uscita dal parcheggio che, tramite simbolo a Led nella parte esterna degli specchi retrovisori, segnala la presenza di eventuali veicoli nell’angolo cieco o in fase di avvicinamento. Un sistema attivo autonomamente a partire dai 30 km/h, con un monitoraggio circostante di 20 metri circa. Un sistema che semplifica l’uscita in retromarcia o gli ingressi nei parcheggi.

In ambito sicurezza, ecco il Front Assist, il sistema di controllo perimetrale con frenata di emergenza “City”. Non poteva mancare il Cruise Control con regolazione automatica della distanza ACC, il riconoscimento della stanchezza del guidatore, la regolazione degli abbaglianti Light Assist e Dynamic Light Assist, un sistema proattivo di protezione degli occupanti, il Lane Assist, il Park Assist e, ovviamente, la selezione del profilo di guida con quattro opzioni disponibili: Eco, Sport, Normal e Individual, oltre al Comfort abbinato al DCC.

Quest’ultimo si ritrova all’interno della regolazione adattiva dell’assetto DCC con tre modalità di marcia (Comfort, Normal e Sport). La Golf Sportsvan ha inoltre a disposizione lo sterzo progressivo: per arrivare a fine corsa con lo sterzo progressivo bastano 2,1 giri del volante (380°) contro i 2,75 (500°) necessari senza il sistema. Ultimo ma non ultimo, segnaliamo anche il sistema di frenata anti collisione multipla, che frena automaticamente la vettura dopo un primo impatto per riuscire a ridurre l’energia cinetica ancora presente.

Volkswagen Golf Sportsvan: le motorizzazioni

Volkswagen Golf Sportsvan

E veniamo al comparto più squisitamente tecnico, a partire dai propulsori. La Golf Sportsvan viene proposta con una gamma di sette motori dotati di start&stop: quattro TSI turbo benzina a iniezione diretta da 85, 110, 125 e 150 cavalli e tre Turbodiesel TDI a iniezione diretta da 90, 110 e 150 cavalli. Le motorizzazioni 1.4 benzina, il 1.6 ed il 2.0 diesel sono disponibili con cambio automatico a doppia frizione DSG. Vediamo questi motori più da vicino, secondo i dati dichiarati dalla casa madre:
1.2 TSI 85 CV: La motorizzazione base della Golf Sportsvan non è più, come per il modello precedente, l’aspirato 1.4 MPI 80 CV, bensì è un TSI a iniezione diretta sovralimentato 85 CV (erogati tra 4.300 e 5.300 giri). Il consumo del nuovo 1.2 TSI si attesta su 4,9 l/100 km (a fronte di emissioni di CO2 pari a 114 g/km). Grazie alla sovralimentazione, la coppia massima passa dai 132 Nm della precedente motorizzazione di accesso (1.4 MPI) ai 160 Nm (sviluppati tra 1.400 e 3.500 giri), con un sensibile beneficio per l’agilità della vettura. La nuova Golf Sportsvan 1.2 TSI BlueMotion Technology raggiunge una velocità di 177 km/h, passando da 0 a 100 km/h in 13,2 secondi.
1.2 TSI 110 CV: Con il motore 110 CV, la nuova Golf Sportsvan fa registrare un consumo di 5,1 l/100 km (a fronte di emissioni di CO2 di 117 g/km). La potenza massima di questo motore viene raggiunta tra 4.600 e 5.600 giri; il TSI mette a disposizione la coppia massima di 175 Nm tra 1.400 e 4.000 giri. La Golf Sportsvan 1.2 TSI BlueMotion Technology raggiunge una velocità di 192 km/h e accelera da 0 a 100 km/h in 10,7 secondi. In alternativa al cambio manuale a 6 rapporti di serie, questo motore può essere abbinato al cambio DSG a 7 rapporti; in questo caso i consumi sono pari a 5,0 l/100 km (116 g/km di CO2).
1.4 TSI 125 CV: L’1.4 TSI esprime un certo carattere sportivo grazie a 125 CV (erogati tra 5.000 e 6.000 giri). Questo motore permette alla Golf Sportsvan una velocità massima di 200 km/h e uno sprint da 0 a 100 km/h in 9,9 secondi. La coppia massima di 200 Nm (a partire da 1.400 giri) è davvero impressionante. La Golf Sportsvan 1.4 TSI BlueMotion Technology 125 CV consuma solamente 5,4 l/100 km (a fronte di emissioni di CO2 pari a 125 g/km). Questa motorizzazione viene proposta anche con cambio DSG a 7 rapporti che riduce i consumi portandoli a 5,2 l/100 km (pari a 121 g/km di CO2).
1.4 TSI 150 CV: Il TSI 150 CV della Golf Sportsvan sviluppa la propria potenza massima tra 5.000 e 6.000 giri. Anche questo motore consuma in media appena 5,5 l/100 km con emissioni di CO2 pari a 127 g/km; nella versione con cambio a doppia frizione DSG a 7 rapporti il consumo è di soli 5,4 l/100 km (123 g/km di CO2). Il potente propulsore 4 cilindri a quattro valvole garantisce una coppia costante di 250 Nm tra 1.500 e 3.500 giri e permette alla Golf Sportsvan 1.4 TSI BlueMotion Technology di accelerare da 0 a 100 km/h in soli 8,8 secondi. La velocità massima è di 212 km/h (indipendentemente dal cambio).

Motori Diesel
1.6 TDI 90 CV: Il TDI da 90 Cv della Golf Sportsvan è in grado di erogare una potenza massima di 66 kW/90 CV ed una coppia massima di 230 Nm a 1.500 giri/min. La percorrenza media con un litro di carburante è pari a 26,3 km. Le emissioni di CO2 sono di 98 g/km. L’accelerazione passa da 0 a 100 km/h in 11,9 secondi, con una velocità massima raggiungibile di 185 km/h. Questa motorizzazione è proposta con cambio è manuale a 5 marce.
1.6 TDI 110 CV: Il TDI 110 CV della Golf Sportsvan consuma 3,9 l/100 km (con emissioni di CO2 pari a 101 g/km). La potenza massima viene sviluppata tra 3.200 e 4.000 giri, mentre la coppia massima di 250 Nm è disponibile tra 1.500 e 3.000 giri. Con questo TDI, la Golf Sportsvan 1.6 TDI BlueMotion Technology con cambio manuale passa da 0 a 100 km/h in 11,3 secondi, raggiungendo una velocità massima di 192 km/h. La Golf Sportsvan con questo motore è disponibile anche con cambio a doppia frizione a 7 rapporti. In questo caso il consumo nel ciclo combinato è di 4,0 l/100 km (a fronte di emissioni di CO2 di 104 g/km). Queste le prestazioni della Golf Sportsvan TDI BlueMotion che impiega lo stesso motore (3,6 l/100 km; emissioni di CO2 pari a 95 g/km): 11,3 secondi per passare da 0 a 100 km/h e 196 km/h di velocità massima.
2.0 TDI 150 CV: Un motore che dispone di 150 CV e che consuma nel ciclo combinato soltanto 4,3 l/100 km (a fronte di emissioni di CO2 pari a 112 g/km) risulta davvero efficiente. Il TDI 2.0 è dotato di due alberi di equilibratura risultando quindi particolarmente silenzioso. Il TDI sviluppa la propria potenza massima tra 3.500 e 4.000 giri e la coppia massima di 340 Nm è disponibile già a partire da 1.750 giri (fino a 3.000 giri). La Golf Sportsvan 2.0 TDI BlueMotion Technology con cambio manuale raggiunge una velocità di 212 km/h e passa da 0 a 100 km/h in 9,2 secondi. Anche questa Golf Sportsvan è disponibile con cambio a doppia frizione (a 6 rapporti). In questo caso i consumi sono pari a 4,7 l/100 km (122 g/km di CO2).
E’ da sottolineare come, per le motorizzazioni con potenze a partire da 125 cavalli, è previsto l’asse modulare multilink, mentre per l’avantreno, la Sportsvan ha un asse McPherson. Rispetto alla sua precorritrice, la Sportsvan è dotata di serie del differenziale elettronico a bloccaggio trasversale XDS+.