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Ferrari 599 GTB: prime indiscrezioni sull’erede

Dopo la grande sorpresa della Ferrari FF, che ha superato l’antenata 612 Scaglietti con una vera e propria rivoluzione in termini di stile e contenuti tecnologici, Ferrari si prepara a sostituire la sempreverde 599 GTB con un modello che -stando alle prime indiscrezioni-, si manterrà nel solco delle GT ultraprestazionali di Maranello. Priorità assoluta di


Dopo la grande sorpresa della Ferrari FF, che ha superato l’antenata 612 Scaglietti con una vera e propria rivoluzione in termini di stile e contenuti tecnologici, Ferrari si prepara a sostituire la sempreverde 599 GTB con un modello che -stando alle prime indiscrezioni-, si manterrà nel solco delle GT ultraprestazionali di Maranello.

Priorità assoluta di una vettura chiamata a sostituire la Fiorano non potranno che essere le prestazioni. E allora, cominciamo con i numeri: la futura supercar Ferrari avrà almeno 700 CV. Ad erogare questa vera e propria alluvione di potenza, sarà un immancabile V12, che -come oggi e come tradizione Ferrari vuole- scaricherà tutta la sua rabbia sulle sole ruote posteriori.

Anche il layout meccanico, secondo PistonHeads rimarrà fedele all’attuale: i dodici cilindri rimarranno al loro posto nel cofano anteriore. A migliorare significativamente, rispetto alla 599, sarà il peso, e di conseguenza, le performance velocistiche. Ma andiamo a scendere nei dettagli.

Ferrari 599 GTO
Ferrari 599 GTO
Ferrari 599 GTO
Ferrari 599 GTO

Il propulsore della nuova 599, sarà verosimilmente un’evoluzione del 6.3 V12 a iniezione diretta che ha appena debuttato sulla FF con 660 CV. Pare che l’idea di abbinare anche qui il plurifrazionato ad un sistema di trazione integrale, non sia quasi stata presa in considerazione: la GT a due posti è e dovrà rimanere una driver’s car dura e pura. In ogni caso, per le quattro ruote motrici -si mormora- quella dell’FF non potrebbe essere la sola applicazione.

Niente di specifico appare all’orizzonte sul breve termine, ma negli anni venturi non è escluso un ampliamento del raggio d’azione del rivoluzionario sistema lanciato sulla FF. Secondo alcune dichiarazioni “strappate” al collaudatore Raffaele De Simone, l’erede della Fiorano farà ampio uso della fibra di carbonio, ma non lo adotterà per le parti strutturali.

“La storia dell’alluminio non è ancora finita. Le parti portanti in fibra non sono ancora economicamente sostenibili per una produzione di almeno 2-3 esemplari al giorno”, ha affermato il tester.

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