Home Motorsport Formula 1 Michael Schumacher: l’incoraggiamento è sugli scarpini di Lukas Podolski

Michael Schumacher: l’incoraggiamento è sugli scarpini di Lukas Podolski

Una profonda amicizia lega i due campioni del mondo sportivo, veri idoli per il popolo tedesco.


Quella che lega Michael Schumacher e Lukas Podolski è un’amicizia con la “a” maiuscola. Per capirlo basta digitare i loro nomi su Google e contare la miriade di immagini che ne risultano in cui i due sono immortalati insieme. I due sportivi, vere e proprie icone del popolo tedesco, hanno condiviso parecchi eventi benefici e non. Da quando Schumacher versa nelle condizioni che tutti conosciamo presso l’ospedale di Grenoble, Podolski non ha mancato di fargli sentire il suo affetto a più riprese.

L’ultima trovata in onore dell’amico Michael è rappresentata dagli scarpini chiodati del fuoriclasse della nazionale tedesca che riportano cucita l’ormai celebre dicitura “Keep Fighting Michael”. Podolski li ha indossati per la prima volta nel corso della finale di FA Cup fra Arsenal ed Hull City, vinta dai “Gunners” ai supplementari. Il giocatore aveva mostrato le scarpe con cui sarebbe sceso in campo su twitter, dove aveva scritto: “I miei scarpini per la finale!! Ed i migliori auguri per Michael”.

Non è la prima volta che Podolski utilizza le sue scarpette chiodate per esprimere un pensiero affettuoso per Schumacher: precedentemente aveva calzato un paio di “AdiZero” con su inciso #getwellsoon, la medesima dicitura usata dalla scuderia Mercedes per sostenere Schumi.

Michael Schumacher in miglioramento. “Mostra segni di risveglio”

Sabine Kehm ha rivelato che il tedesco “ha momenti di consapevolezza e mostra segnali di risveglio”. Le sue condizioni di salute vanno quindi ritenute in miglioramento.

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Michael Schumacher ha mostrato segnali di risveglio. E’ l’ultimo incoraggiante sviluppo in arrivo da Grenoble, dove il campione tedesco è ancora ricoverato. La notizia è stata fornita dalla manager Sabine Kehm, secondo cui le condizioni dell’ex ferrarista sono in progresso. “Ha momenti di consapevolezza e mostra segnali di risveglio”.

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Schumacher è in cura nella città francese dallo scorso 29 dicembre, quando riportò un grave trauma cranico dopo una violentissima caduta dagli sci. Il pilota tedesco resterà ancora nel reparto di rianimazione e non verrà trasferito nella casa di famiglia a Ginevra, come invece ipotizzato negli ultimi giorni. La manager ha infatti smentito questa evenienza.

Michael Schumacher: per la portavoce “ci sono segnali positivi”

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La salute di Michael Schumacher è in via di miglioramento. Lo ha confermato Sabine Kehm, portavoce del tedesco, nel corso di un’intervista concessa alla Bild e ripresa dai cugini di Motorsportblog. Kelm ha infatti rivelato che “ci sono segnali positivi, che ci danno coraggio”. La manager non è entrata nello specifico, ma le sue parole spezzano quella patina di malumore e pessimismo che le ultime indiscrezioni hanno sollevato.

LE IMMAGINI DEL LUOGO DELL’INCIDENTE

D’ogni modo la situazione resta decisamente complicata, se è vero – come scrive il magazine tedesco – che le lesioni cerebrali impongono ai medici di tenere altissima la guardia: pare infatti che gli imprevisti siano all’ordine del giorno. Sabine Kehm ha poi smentito un’altra diceria, secondo cui la moglie del tedesco starebbe allestendo una stanza nell’abitazione di Ginevra dove ospitare il marito: “I rumor secondo cui Corinna starebbe rimodellando la sua villa sono assolutamente infondati”, la precisazione di Kehm.

Nel frattempo il magazine tedesco Die Aktuelle è finito nell’occhio del ciclone per aver pubblicato una discutibilissima copertina. Si vedono Schumacher abbracciato alla moglie ed il titolo Aufgewacht, ovvero risvegliato. Vengono poi riportate le confidenze di tre persone, tutte reduci da uno stato comatoso ed a cui viene chiesto di raccontare le fasi successive al risveglio.

Michael Schumacher: ex capo medico F1 “Prepariamoci al peggio”

F1 Grand Prix of Brazil - Previews

Sarà meglio prepararsi al peggio”, è pessimistica la previsione di Gary Hairstein, ex capo dei medici della Formula 1 dal 2005 al 2012, sulla situazione di Michael Schumacher. Il tedesco è sempre ricoverato in coma all’ospedale di Grenoble, dopo il terribile incidente sugli sci dello scorso 29 dicembre. Da ormai quasi due mesi è in corso la fase di risveglio e, nelle ultime settimane, la manager Sabine Kehm aveva mostrato un cauto ottimismo, nei brevi comunicati rilasciati sulle condizioni del sette volte campione del mondo di F1.

Il medico lancia pesanti accuse nei confronti dei primi soccorsi ricevuti dal tedesco: “Ci sono stati degli errori evidenti nel trattamento iniziale di Michael – ha scritto sul proprio blog – e lo so da fonti assolutamente affidabili, che me l’hanno riportato”. In particolare, Hairstein si riferisce al tempo trascorso per arrivare all’ospedale di Grenoble: “E’ stata persa un’ora intera o forse di più – ha detto – Impossibile dire cosa ha significato questo tempo in un caso del genere, ma gran parte dei neurologi vi direbbe che è fondamentale”.

Questo tempo è trascorso perché, prima di arrivare alla struttura ospedaliera dove Schumi è attualmente ricoverato, il tedesco era stato trasportato all’ospedale di Moutiers, dove non è presente un’unità neurologica. Ed anche il decorso non lascia per niente tranquillo l’ex capo medico della Formula 1: “Più tempo passa in coma e più diminuiscono le speranze che si riprenda – ha concluso – e, pur in caso di risveglio, aumentano le possibilità che abbia delle conseguenze permanenti”.

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La portavoce: Ci sono miglioramenti

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Le condizioni di Michael Schumacher vanno migliorando. E’ quanto ha rivelato la sua portavoce, Sabine Kehm, spiegando che ‘ci sono ogni tanto dei piccoli segnali incoraggianti’. La situazione resta comunque ‘lunga e difficile’, ma per lo meno si intravede una luce – per quanto flebile – in fondo al tunnel della speranza. ‘Siamo e restiamo fiduciosi che Michael si risveglierà – leggiamo nella nota, pubblicata Sportmediaset –. Ci sono ogni tanto dei piccoli segnali incoraggianti. E’ sempre stato chiaro che questa lotta sarà lunga e difficile. Cerchiamo di trasmettere a Michael tutta l’energia che abbiamo, crediamo tutti fortemente che questo aiuti Michael e che lui vincerà anche questa volta”.

“Proseguiamo questa lotta insieme all’equipe medica nella quale abbiamo fiducia. La durata non ha importanza per noi – scrive Kehm –. Michael si è ferito in modo molto serio. Ciò è difficile per noi da comprendere dato che le circostanze in cui è caduto erano così banali e dato che in precedenza se l’era cavata in numerose situazioni critiche”. Il campione tedesco è in coma dallo scorso 29 dicembre, quando a Maribel (Francia) cadde dagli sci e riportò un grave trauma cerebrale. Il 30 gennaio è stato dato avvio al processo di risveglio.

Schumacher, smentite le voci di nuovi problemi fisici

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Aggiornamento 13.05

Sabine Kehm, manager di Schumacher, ha smentito quanto riportato da alcuni organi di stampa tedeschi. “Il processo di risveglio resta invariato – il suo commento, riportato da Motorsportblog – Questa fase può richiedere molto tempo e ciò può condurre ad interpretazioni errate”

Nuove complicazioni avrebbero rallentato il decorso di Michael Schumacher, in coma da 57 giorni dopo l’incidente sugli sci a Meribel (Francia). Il sito internet della Bild ha rilanciato una indiscrezione pubblicata da Focus, secondo cui i medici dell’ospedale di Grenoble – dove si trova ricoverato il campione tedesco – avrebbero interrotto il processo di risveglio a causa di sconosciute complicazioni. La notizia non è al momento accompagnata da ulteriori dettagli né da conferme o smentite ufficiali.

Sabine Kehm, manager di Schumacher, aveva dichiarato a fine gennaio che “lo stato di coma in cui versa Michael è in fase di riduzione per consentire l’inizio del processo di risveglio. L’utilizzo dei sedativi è da qualche giorno in diminuzione, ma il processo potrebbe durare a lungo”. L’ex ferrarista è stato recentemente visitato da Felipe Massa, appuntamento durante il quale il 7 volte campione del mondo ha mostrato “segni di reazione ed ha mosso la bocca”. “Non ho parlato con i medici, dunque non posso stabilire se si tratti di movimenti causali o di altro – le parole del brasiliano –. Io ho provato a trasmettergli la miglior energia possibile”.

Massa ha anche parlato al tedesco della nuova stagione e della sua nuova avventura nella scuderia di Frank Williams: “Gli ho raccontato molte novità, ad esempio come funzionano la squadra e la vettura”. “Michael è una persona molto forte. Spero veramente possa di nuovo assaporare la gioia dell’esistenza” ha concluso l’attuale prima guida del team Williams.

Schumacher, la freddura è nella carta dei dolci. Carambar li ritira dagli scaffali

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Le condizioni in cui versa Michael Schumacher rappresentano per alcuni un valido argomento su cui ridere ed ironizzare. Vi abbiamo mostrato negli scorsi giorni la discutibile copertina mandata in stamperia dal periodico tedesco Titanic, mentre è notizia delle scorse ore che l’azienda francese Carambar ha ritirato dagli scaffali una confezione sulla quale era riportata un’infelice freddura. Carambar è una ditta specializzata in caramelle e dolcetti, famosa per riportare nell’incarto una battuta di tono umoristico. Peccato che una di queste fosse del tutto fuori luogo.

Il Daily Mail scrive infatti che una cliente avrebbe di recente scartato il dolcetto e letto un poco riuscito indovinello (“Quale vegetale va forte e ride in curva?”). La risposta è letteralmente “il cavolo d’antipasto” (le chou marreur), che denota una più che evidente assonanza con il cognome dell’ex ferrarista. Un portavoce della società è intervenuto per rassicurare “che l’incarto è stato ritirato dalla produzione e non verrà più utilizzato”. L’azienda si è comunque mossa in ritardo e non ha impedito che un’immagine della confezione desse origine ad un tweet, attirandosi in tal modo un’ondata di proteste e critiche sdegnate.

Schumacher, inchiesta chiusa: la Procura “Nessuna infrazione rilevata”

French Police Hold Press Conference On Schumacher AccidentNessuna infrazione è stata rilevata”, così la Procura di Albertville ha chiuso l’inchiesta sul terribile incidente occorso a Michael Schumacher sulle piste di Meribel, lo scorso 29 dicembre. L’indagine è stata conclusa la scorsa settimana ed è arrivata l’archiviazione, così come spiegato da Patrick Quincy con un comunicato ufficiale: “L’incidente si è verificato in una zona fuori pista – ha detto il Procuratore della città francese – La segnaletica, l’illuminazione e le informazioni fornite sui limiti di questa pista erano conformi con le norme francesi in vigore”.

Dunque, non c’è stata alcuna responsabilità da parte del complesso sciistico transalpino e la caduta non è stata causata da qualche materiale difettoso. Il Procuratore di Albertville ha anche fornito alcuni dettagli sull’incidente: “La roccia che ha causato la caduta e quella dove Schumacher ha sbattuto la testa sono distanti 10,40 metri – ha concluso – e si trovano a 4,50 metri dal confine della pista rossa”. Questa conclusione della Procura, tuttavia, non impedirà alla famiglia del tedesco di intentare eventuali cause civili.

Intanto, non ci sono novità sulle condizioni del sette volte campione del mondo di Formula 1, sempre in coma dal giorno dell’incidente. Come annunciato dalla manager Sabine Kehm nei giorni scorsi, il tedesco è “ancora in processo di risveglio e questa fase può richiedere molto tempo. La famiglia crede fortemente nel recupero e ripone tutta la fiducia nei medici, negli infermieri ed in tutto lo staff”. Intanto, secondo quanto riportato dalla Bild, Schumi ha superato la polmonite che l’aveva colpito nei giorni scorsi.

Complicazioni, Schumi ha la polmonite

AUTO-F1-ESP-TEST-SCHUMACHERNon sono notizie ufficiali, ma le indiscrezioni riportate dalla stampa tedesca fanno preoccupare ancora maggiormente i tifosi di Michael Schumacher. Secondo quanto scritto dalla ‘Bild’, infatti, il sette volte campione del mondo di Formula 1 avrebbe contratto una polmonite, mentre i medici stavano continuando la diminuzione progressiva dei farmaci, per cercare il risveglio dal coma farmacologico. Non è ancora chiaro se e come questo problema inciderà sulla salute del tedesco, ma certamente non è una bella news.

Infatti, per curare questa infezione polmonare, l’equipe dell’ospedale di Gronoble avrebbe dovuto somministrare dei potenti antibiotici e, come sottolineano i media tedeschi, ogni infezione è pericolosa per i pazienti ricoverati in terapia intensiva, viste le minori difese immunitarie rispetto ad un individuo sano. La manager del tedesco Sabine Kehm, dopo aver confermato un paio di settimane fa l’inizio del processo del risveglio, non ha commentato, definendo solo “speculazioni” queste indiscrezioni della ‘Bild’.

Schumi è in coma farmacologico dallo scorso 29 dicembre, data del terribile schianto sugli sci mentre era sulle piste di Meribel. Ed affianco a lui c’è sempre la moglie Corinna, oltre ad alcuni amici e parenti stretti e la donna sta trascorrendo numerose ore al fianco del marito, provando a parlargli per tentare di facilitarne il risveglio. “Le voci familiari donano serenità e tranquillità – hanno detto i dottori sul Daily Mail – quindi sono fondamentali. Lentamente potrà riprendere consapevolezza del mondo esterno”. E’ quello che tutti si augurano.

L’ospedale di Grenoble: “Schumi non è morto!”


I vertici dell’Ospedale Universitario di Grenoble hanno smentito il penoso tam-tam rimbalzato nella giornata di ieri, a sentire il quale Michael Schumacher sarebbe morto. Serge Pueyo è stato fra i primi a smentire la notizia. Il giornalista del canale radiofonico Rtl ha infatti screditato la drammatica ipotesi, citando direttamente un dipendente del nosocomio. “Un medico dell’ospedale che segue Schumacher ha smentito a sua volta la morte – leggiamo sul suo profilo Twitter –. Le voci circolavano dalle 14:00”.

E’ il secondo amarissimo boccone che la famiglia del campioe tedesco ha dovuto ingoiare nel lasso di pochi giorni. La rivista tedesca Titanic ha infatti pubblicato sulla copertina dell’ultimo numero un evitabilissimo paragone, che nessuno al mondo – tranne i redattori… – può considerare forma di satira. L’immagine in apertura raffigura Niki Lauda e viene accompagnata dal titolo “Esclusiva, la prima immagine dopo l’incidente. Così si è ridotto Schumi”. L’accostamento ha suscitato violente proteste e manifestazioni di sdegno. Lauda ha commentato l’episodio chiedendosi chi mai sia capace di “pubblicare tale spazzatura”.


La manager di Michael Schumacher: “Diminuito l’utilizzo di sedativi”. Inizia il risveglio

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Michael Schumacher sta sostenendo le prime fasi della terapia che dovrà portarlo al lento risveglio. E’ quando sostiene la sua manager, Sabine Kehm, confermando in tal mondo le indiscrezioni emerse nella giornata di ieri. “Lo stato di coma è in fase di riduzione – riportano i colleghi di Motorsportblog –. Questo consentirà l’inizio del processo di risveglio, che potrebbe tuttavia durare a lungo. I sedativi somministrati a Michael sono da pochi giorni in diminuzione”.

“Inizialmente è stato convenuto tra le parti interessate di non comunicare quest’informazione medica se non quando il processo di risveglio sarà completato, al fine di proteggere la famiglia – leggiamo ancora nella nota, riporta da La Gazzetta dello Spot –. Pertanto non daremo alcuna informazione sulle tappe intermediarie. La famiglia di Michael Schumacher chiede nuovamente che venga rispettata la sua intimità e il segreto medico e di non disturbare i sanitari nel loro lavoro”.

Il quotidiano francese aggiunge poi un significativo elemento: pare infatti che il pilota tedesco abbia sbattuto le palpebre.

Michael Schumacher “in fase di risveglio dal coma”, ma la portavoce smentisce

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E’ passato esattamente un mese dal giorno del drammatico incidente di Michael Schumacher sugli sci ed il tedesco è sempre ricoverato presso l’Ospedale di Grenoble, in stato di coma farmacologico. Mentre continuano ad arrivare affetto e messaggi di incoraggiamento dal mondo della Formula 1, le ultime note ufficiali sulle condizioni del tedesco sono ormai vecchie di quasi due settimane, con la brevissima nota della portavoce Sabine Kehm dello scorso 17 gennaio, in cui si parlava sempre di “condizioni stabili”.

Il quotidiano francese L’Equipe, nella sua edizione odierna, ha dato un aggiornamento sullo stato di salute del sette volte campione del mondo, citando fonti confidenziali. Secondo quanto rivelato, i medici starebbero tentando il risveglio progressivo dallo stato di coma ed il tedesco “sta reagendo positivamente al processo”. Dunque, un raggio di sole, dopo che nei giorni scorsi si erano succedute altre voci piuttosto negative ed allarmanti, secondo cui Schumi rischierebbe lo stato vegetativo per tutto il resto della sua vita.

Le sensazioni positive sono durate il tempo di pochissimi minuti, visto che la portavoce del tedesco ha smentito questo sensibile miglioramento: “Insisto nuovamente sul fatto che ogni dichiarazione riguardante lo stato di salute di Michael che non proviene dall’equipe medica che lo ha in cura o dal suo management non è altro che speculazione – si legge in un’altra breve nota – Ripeto: noi non commenteremo alcuna speculazione”. Sono più o meno le stesse parole di due settimane fa, però stavolta senza aggiornare sulle condizioni del tedesco.

L’affetto della Ferrari e della Mercedes di F1

Michael Schumacher: l'affetto della Scuderia Ferrari e del Team Mercedes di F1

Ci siamo, la Formula 1 inizia a scaldare i motori per la stagione 2014, affrontando ad Jerez de la Frontera i primi test stagionali. In questo contesto di euforia e voglia di vincere, la Scuderia Ferrari dedica un nuovo pensiero d’affetto all’asso della Formula 1 Michael Schumacher, ancora in coma farmacologico dopo il gravissimo incidente di cui è rimasto vittima circa un mese fa. Ecco il comunicato ufficiale dei ragazzi di Maranello:

“Mancano ormai poche ore al debutto in pista della F14 T e tutta la squadra corse è già al lavoro sul circuito andaluso. Sono momenti intensi perché bisogna cercare di essere pronti in ogni dettaglio: troppo preziosi i dodici giorni di test a disposizione prima dell’inizio del mondiale per poterne sprecare anche soltanto qualche ora a causa di problemi di poco conto che però possono determinare interruzioni del programma di pista. Peraltro, soprattutto questa prima sessione di Jerez dovrà essere interpretata come una sorta di collaudo esteso lungo l’arco di quattro giorni. Le monoposto 2014 sono degli oggetti molto complessi e necessiteranno sicuramente di qualche giorno di sgrezzamento prima di poter davvero iniziare il consueto lavoro di sviluppo.

In attesa di assistere al ritorno di Kimi Raikkonen al volante di una Ferrari di Formula 1 – l’ultima volta risale al Gran Premio di Abu Dhabi del 2009 – oggi c’è stata la volontà da parte di tutto il team di ribadire ancora una volta il sostegno al pilota e all’uomo che ha segnato una parte importantissima della storia della Scuderia, quel Michael Schumacher ancora impegnato nel Gran Premio più importante della sua vita. In un momento di pausa gli uomini in Rosso si sono radunati dietro ad un cartello che riporta l’hashtag #forzaMichael, lo stesso che da giorni identifica la pagina del sito della Ferrari dove vengono pubblicati 72 messaggi di amici e colleghi del campione tedesco – uno per ciascuna delle sue vittorie con la squadra di Maranello. L’hashtag sarà da domani anche a bordo della F14 T, un segno di quanto tutta la Ferrari e i suoi tifosi sparsi in ogni angolo del mondo siano vicini a Michael in questo momento così difficile”.

Solidarietà anche da parte del team Mercedes, l’ultima squadra di Formula 1 con cui ha corso il sette volte campione del mondo: aguzzando la vista sulla nuova monoposto, è possibile notare che, quasi a livello della testa del pilota, è presente la scritta “#KeepFightingMichael”. Le condizioni di Schumi, ancora ricoverato presso l’ospedale di Grenoble, sono state definite dall’equipe medica che lo segue “gravi ma stazionarie”.

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Incidente Michael Schumacher: la ricostruzione degli inquirenti

Patrick Quincy

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LA NOTIZIA SULLA STAMPA ESTERA

Si è conclusa pochi minuti fa la conferenza stampa di Patrick Quincy, procuratore di Albertville, intervenuto davanti alle telecamere per fornire gli ultimi ragguagli in merito all’incidente di cui è rimasto vittima Michael Schumacher. “L’inchiesta è in stato avanzato. Abbiamo ascoltato chi si trovava sul posto e proceduto a sopralluoghi – il suo commento, raccolto da Motorsportblog –. Abbiamo esaminato anche il filmato della camera sul casco. Ciò ha determinato con la massima certezza il luogo della caduta, la distanza e la velocità. L’altro video? Voglio mantenere riserbo su questo”.

Come si è verificato l’incidente? “A 2.700 d’altitudine Schumacher stava attraversando un punto d’intersezione largo 36 metri e collocato tra due piste, una rossa ed una blu. Lo sci ha colpito una roccia che affiorava ed è andato poi a sbattere contro un’altra roccia. Schumacher è stato rianimato sul posto e poi trasportato in ospedale. Il filmato è pienamente visibile e conferma gli elementi che avevamo a disposizione“. Il tedesco ha soccorso una bambina? “Non abbiamo ancora potuto portare a termine l’audizione di tutte le persone coinvolte. Nel video di due minuti questo non si vede, ma con una Go Pro la visione è limitata“.

La velocità a cui scendeva? “Schumacher era un ottimo sciatore – il commento di Stephane Bozon, comandante della gendarmeria dell’Alta Savoia –. E’ difficile stimare la velocità in chilometri orari. Abbiamo il filmato e lo studieremo con esperti. Se riusciremo andremo a stabilire con certezza la velocità, ma non è un elemento chiave dell’inchiesta. Si trattava comunque di una velocità appropriata per uno sciatore esperto“. Norme di sicurezza sulla pista? “Sono state rispettate, almeno da quello che possiamo valutare. Il bordo pista era segnalato secondo le norme vigenti, ed era presente la segnaletica richiesta“.

Gli sci ed il casco? “Gli sci erano in perfetto stato e non sono stati la causa dell’incidente. Il casco e la telecamera sono entrati in nostro possesso in momenti diversi. La Go Pro era stata conservata dalla famiglia, poi ci è stata consegnata“. Schumacher imprudente? “Allo stato attuale dell’inchiesta non possiamo rispondere a questa domanda“. Responsabilità dell’incidente? “Ci possono essere, ma è troppo presto per dare una risposta. Dobbiamo attendere il responso degli esperti, servirà il tempo necessario nelle prossime settimane“.

Michael Schumacher, una fonte vicina alla famiglia: Il momento drammatico è passato

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Una fonte vicina alla famiglia Schumacher ha rivelato nelle scorse ore che “il momento drammatico è passato”, in riferimento alle condizioni del sette volte iridato. “Il momento drammatico è passato. Abbiamo assistito a leggeri miglioramenti – scrive l’agenzia di stampa Afp, come riporta Motorsportblog –. Possiamo tirare un sospiro di sollievo, anche se Michale non è ancora fuori dall’essere in pericolo di vita“.

Nel frattempo abbiamo raccolto a preziosa testimonianza del dottor Emiliano Passacantilli, neurochirurgo presso il Policlinico Umberto primo di Roma, specializzato negli interventi sulla base cranica, del quale riportiamo una riflessione sul trauma cranico.

Il trauma cranico è una delle prime cause di morte per i giovani sotto i 35 anni nei paesi occidentali. Distinguiamo un danno traumatico primario ed un danno traumatico secondario. Il danno primario è provocato direttamente dall’impatto di un oggetto (una roccia ad es.) contro il cranio ed il cervello. Il colpo danneggia direttamente i tessuti e contro questo tipo di danno si può fare poco, soltanto la prevenzione funziona. Il danno traumatico secondario è provocato dal testo danneggiato che reagisce provocando un edema cerebrale ( rigonfiamento della parte danneggiata).

L’edema è l’accumulo di liquido tra cellula e cellula. Un esempio può essere il gonfiore che si sviluppa in un ginocchio dopo un grosso colpo. Il cervello al contrario del ginocchio si trova all’interno di una scatola chiusa (il cranio) quindi un aumento di liquido e l’edema provoca un pericoloso aumento della pressione al suo interno. L’aumento della pressione se non viene trattato provoca la morte del paziente. Le cure del rianimatori e del neurochirurgo sono tutte volte a limitare il danno traumatico secondario quindi a ridurre l’edema cerebrale con farmaci, ventilazione assistita, coma farmacologico o intervento chirurgico.

Gli ematomi cerebrali post traumatici sono raccolte di sangue che si formano all’interno della scatola cranica per la rottura di vene o arterie. L’ematoma epidurale è una raccolta di sangue che si forma tra la scatola cranica (osso) e la dura madre (membrana che avvolge il cervello). L’ematoma sottodurale si forma tra la dura madre ed il cervello. I focolai lacero contusi i e l’emorragia intracerebrale si formano all’interno del cervello in genere per l’impatto di quest’ultimo contro le ossa del cranio. Anche in questo caso l’accumulo di sangue aumenta la pressione all’interno della testa ed rapidamente mortale. E’ necessario un intervento chirurgico per asportare l’ematoma nel più breve tempo possibile per evitare la sofferenza di tutto il cervello.

Cosa ci aspetta dopo un trauma cranico grave? Le prime fasi consistono nel mantenere le funzioni vitali, limitare l’edema cerebrale e asportare gli ematomi che si formano per mantenere la pressione nel cranio a valori nomali. Non si può stabilire una prognosi neurologica (conseguenze o menomazioni future), si lavora per mantenere in vita il paziente come unico obbiettivo. Come nel caso di Schumacher, aver subito un intervento precoce non significa andare incontro a danni futuri ma avere le migliori possibilità per il ritorno ad una vita normale.

Emiliano Passacantilli
www.nsaneurochirurgia.it

Il messaggio di Hakkinen a Michael Schumacher. Mercoledì parlerà la procura

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Michael Schumacher è all’ottavo giorno di degenza presso l’ospedale di Grenoble. Nemmeno oggi sono giunte comunicazioni ufficiali in merito al suo stato di salute, che immaginiamo resti quindi stabile. Arriva nel frattempo un’indicazione dalla locale procura, i cui esponenti hanno programmato una conferenza stampa alle 11 di mercoledì 8 gennaio. Servirà per determinare l’avanzamento delle indagini ed eventualmente capire la rilevanza probatoria del video amatoriale, finora unico elemento per stabilire le modalità dell’incidente.

Mika Hakkinen ha inoltre rivolte un accorato messaggio all’ex rivale. “Continua a combattere, proprio come abbiamo fatto noi in pista – ha scritto in una mail indirizzata a Corinna Schumacher e pubblicata dal quotidiano tedesco Bild –. Ti chiedo un favore: questa volta non cercare di arrivare primo. Non è necessario essere il più veloce in questa corsa. Prrenditi il tempo necessario“.

Parla la portavoce di Michael Schumacher: le condizioni restano critiche ma stabili

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LA NOTIZIA SULLA STAMPA ESTERA

Aggiornamento delle ore 15.25

Sabine Kehm, portavoce di Michael Schumacher, è intervenuta negli scorsi minuti per smentire le indiscrezioni emerse nelle scorse ore. “Le condizioni di Michael rimangono critiche ma stabili – rifriscono i collehghi di Motorsportblog -. Tutte le informazioni cliniche non provenienti dallo staff o dal management vanno ritenute speculazioni. Vi chiediamo di continuare a rispettare la privacy della famiglia. Non sono previste conferenze stampa prima di lunedì“.

Kehm ha inoltre chiarito l’episodio della telecamera. “E’ stata consegnata volontariamente alle autorità. Tutto quello che si dice riguardo al fatto che sarebbe stata violata la volontà della famiglia è falso“.

Aggiornamento delle ore 12.35

Le condizioni di Michael Schumacher restano stabili ed anche oggi non verrà diffuso un bollettino medico. Parole di speranza arrivano tuttavia da Philippe Streiff, ex pilota ed amico del kaiser, secondo cui “Gerard Saillant mi ha detto che resta in condizioni serie, ma non è più in pericolo di vita“. Streiff ha poi aggiunto: “Non sono un dottore, riporto solo quello che mi è stato detto“. Saillant è un chirurgo e stretto amico del campione tedesco, tanto da essere fra i primi ad aver raggiunto l’ospedale di Grenoble. Il sette volte campione del mondo resta tuttavia in coma farmacologico.

Emergono intanto nuovi elementi dal fronte investigativo. L’agenzia di stampa AFP scrive infatti che gli inquirenti avrebbero sequestrato la telecamera che Schumacher aveva sul casco al momento dell’impatto, nel tentativo di veder chiarita la dinamica dell’incidente. Le stesse forze dell’ordine avrebbero inoltre ascoltato Mick Schumacher, figlio 14enne dell’ex ferrarista, con lui al momento dell’incidente. La Bild nel frattempo scrive che già nel 2009 Schumi subì danni cerebrali, riportati alla parte sinistra del cervello dopo la sua rovinosa caduta dalla motocicletta. In quel caso però il sangue irrorato dall’arteria destra permise di non compromettere l’afflusso al cervelletto, responsabile della motricità.

In mattinata è nuovamente giunto in visita anche Luca Badoer, che nei confronti di Schumacher nutre un sentimento di fratellanza. “Michael è in condizioni stabili ma non dico niente per volontà della famiglia – riporta La Gazzetta dello Sport -. Come mi sento? Per me è dura, lui è come un fratello”.

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