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Autostrade: col 2014 aumentano i prezzi di pedaggi e carburanti

L’incremento medio è di circa il 3,9%. Ma sulla Torino-Aosta si tocca il +15%…ed il prezzo del carburante continua a salire

Anno nuovo e nuovi rincari: i prezzi per i pedaggi autostradali salgono mediamente del 3,9, secondo i dati diramati dal Ministero delle Infrastrutture; una percentuale inferiore rispetto al 4.8% richiesto dalle società di gestione dei tratti stradali. Gli incrementi sono stati approvati con decreti dei Ministri Maurizio Lupi e Fabrizio Saccomanni. “La riduzione (dell’incremento tariffario, rispetto a quanto chiesto dalle società autostradali) deriva dall’esigenza di attenuare l’impatto degli incrementi tariffari sull’utenza in un periodo di perdurante crisi economica”, spiega il Ministero delle Infrastrutture, precisando che, “a fronte di alcuni incrementi molto significativi spettanti ad alcuni concessionari, sono stati corrisposti aumenti tariffari inferiori da compensare in sede di futuro aggiornamento quinquennale dei piani finanziari. La riduzione stabilita determina un risparmio per l’utenza quantificabile in circa 50 milioni di euro l’anno”, evidenzia il Ministero. Infine “incrementi lievemente superiori alla media sono stati comunque riconosciuti a quei concessionari impegnati nella realizzazione di opere di rilevante interesse per lo sviluppo del Paese”.

Aumenti consistenti, denunciano dall’Osservatorio Nazionale sulle Liberalizzazioni dei Trasporti, sono previsti ad esempio sulla Asti-Cuneo (+7,20 per cento) e sul Passante di Mestre (+13,55 per cento). Aumenti, seppur più contenuti, ci saranno infine anche per l’Autostrada dei Fiori (+3,70 per cento), per la Milano Serravalle (+1,16 per cento), per l’Autostrada Ligure – Toscana S.p.A(+3,93 per cento), per la Tangenziale di Napoli (+3,59 per cento) e per la Torino-Savona (+2,24 per cento) oltre che per l’Autobrennero (+1,63 per cento). Rincari “puntuali come un orologio svizzero”, secondo l’Osservatorio. Si tratta di “aumenti ingiustificati” che arrivano “nel consueto caos dei provvedimenti di fine anno”.

Rialzi “spesso a due cifre, come nel caso della Torino-Aosta (+15%) o della Venezia-Trieste (+12,9%)”. “Da anni – denuncia il presidente dell’Osservatorio Dario Balottagli aumenti dei pedaggi finiscono con l’accumulare ingenti flussi di cassa dei concessionari autostradali, che sono investiti in attività finanziarie o vengono utilizzati per nuove partecipazioni societarie”, anziché essere impiegati in “nuovi servizi o nuove opere per gli automobilisti come promesso per giustificare gli aumenti”.

Ma a spaventare è anche il rincaro dei carburanti: l’associazione dei consumatori calcola che benzina e gasolio hanno fatto registrare forti aumenti del prezzo negli ultimi giorni, raggiungendo una media di 1,796 euro al litro la verde (e punte di 1,830 euro/litro) e 1,726 euro al litro il diesel. Il vero allarme – spiega il Codacons – proviene dal Gpl, che ha sfondato quota 0,900 euro/litro: un aumento del 15% rispetto al mese di novembre che comporta una maggiore spesa per un pieno di 35 litri superiore ai 4 euro.

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