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Motore a due tempi: Bill Gates investe per riportarlo sulle auto

Secondo una notizia apparsa ieri sul Wall Street Journal e rilanciata dai colleghi di Motoblog, Bill Gates ha investito nell’americana EcoMotors, start-up che ha in fase di elaborazione un progetto per motore due tempi destinato a impieghi automobilistici. Il propulsore su cui sta lavorando EcoMotors è un’unità nota sotto la sigla di OPOC, Opposite Piston-Opposite


Secondo una notizia apparsa ieri sul Wall Street Journal e rilanciata dai colleghi di Motoblog, Bill Gates ha investito nell’americana EcoMotors, start-up che ha in fase di elaborazione un progetto per motore due tempi destinato a impieghi automobilistici.

Il propulsore su cui sta lavorando EcoMotors è un’unità nota sotto la sigla di OPOC, Opposite Piston-Opposite Cylinder. Si tratta in altri termini di un motore in cui i pistoni sono contrapposti all’interno di una medesima canna cilindro e non esiste la testata per come viene intesa nei motori tradizionali in cui in ogni cilindro lavora un solo pistone.

A differenza di un motore di questo tipo inoltre, il pistoni contrapposti (che pur avendo avuto poche applicazioni industriali non è certo una novità dell’altro ieri) sfrutta logicamente due alberi a gomiti ed una camera di scoppio comune. Ma perché EcoMotors sta puntando ad un propulsore così “originale”?

Secondo la compagnia, un motore di questo tipo -che potrebbe funzionare sia con la benzina che con il diesel- sarà in grado di avere ottime credenziali sul piano della riduzione dei consumi e delle emissioni, costi di sviluppo e gestione più che ragionevoli, pesi e ingombri contenuti, minore utilizzo di componenti e un rendimento termico sconosciuto a propulsori ad architettura convenzionale.

Ma a che punto sono Gates&soci? Pare che il progetto sia ad uno stadio piuttosto avanzato: si dice infatti che il primo prototipo di auto equipaggiata con il propulsore sopra descritto sarà pronto entro fine anno in vista di una eventuale produzione in serie prevista per il 2013-2014. La vettura, secondo le stime, saprà contenere i consumi di carburante ben al di sotto dei 2,5 l/100 km.

I piani di EcoMotors contemplano inoltre una possibile cessione dei diritti di produzione ad aziende terze, e pare che un soggetto industriale cinese abbia già espresso il proprio interesse nei confronti di questa proposta tuttora in fieri, ma già da tenere d’occhio.

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