Home Ibride/elettriche Pedonalizzazione Fori a Roma: perchè taxi, bus e NCC si e mezzi non inquinanti no?

Pedonalizzazione Fori a Roma: perchè taxi, bus e NCC si e mezzi non inquinanti no?

Il progetto del comune di Roma porterà uno scenario affascinante e unico al mondo per la Capitale. Un progetto però, con ancora qualche ombra di troppo

E’ scattata alle 5.30 del mattino di sabato 3 agosto la pedonalizzazione di via dei Fori Imperiali, con la nuova viabilità e lo stop alle auto private. Il piano prevede due fasi. Prima e fondamentale, quella che inizia ora: divieto di transito ai mezzi privati da largo Corrado Ricci al Colosseo, in direzione di quest’ultimo. La via è aperta solo a bus Atac, taxi, auto a noleggio con conducente, mezzi di emergenza e “autorizzati diretti a strutture di culto e accoglienza”, con il limite di velocità fissato a 30 chilometri l’ora.

Il comunicato, sul sito del comune di Roma, ha reso ufficiale un sogno che da tempo la Capitale cullava da tempo. Già nel passato il sindaco Luigi Petroselli aveva pensato a tale progetto, divenuto ufficialmente realtà con Ignazio Marino che parla apertamente, anche tramite il suo account ufficiale twitter di “passeggiata più bella del mondo“. E’ indubbio come un monumento quale l’Anfiteatro Flavio possa e debba meritare il miglior palcoscenico possibile; è altresì vero che un progetto del genere sta affrontando una gestazione più difficile del previsto e sollevi ben più di qualche dubbio, a partire dalla natura stessa del concetto di pedonalizzazione.

 


Già, perchè se si parla di “passeggiata” ciò significherebbe che qualsiasi pedone, persona sarebbe libera di poter camminare per strada senza alcun problema. Il che non corrisponde propriamente a realtà. Nel comunicato ufficiale infatti, si rende noto che la tratta predisposta propone dei limiti di accesso, non il blocco totale del traffico. Una sorta di ZTL sui generis se vogliamo. Il risultato è quello di vedere i mezzi autorizzati sfrecciare in una sorta di “strada privata” con visuale panoramica. Autoblog ha voluto vederci chiaro e così, siamo andati a farci una “passeggiata”, è il caso di dirlo, per poter parlare con alcuni passanti e, sopratutto i vigili che, in questi giorni, stanno regolamentando un traffico ancor più caotico. Gli stessi vigili urbani ci hanno segnalato una situazione deficitaria.

Un nodo cruciale di questa situazione, è rappresentato dalla segnaletica ed i semafori tra via Labicana e via Merulana, con una situazione del traffico altamente congestionata, figlia anche dell’isola pedonale ampliata che restringe ancor di più il transito delle vetture, alimentando ancor di più una situazione caotica che diverrà ancor più insostenibile una volta che il mese di Agosto si concluderà, decretando la ripresa ufficiale delle attività, e congestionando ancor di più una situazione già insostenibile. In questa prima fase di “sperimentazione” oltretutto, ad aggravare la situazione, ci hanno pensato le barriere posizionate proprio in via Labicana ed in viale Manzoni per dar vita alla costruzione dei cordoli di protezione dei tram. In aggiunta, c’è da considerare il rifacimento della segnaletica stradale.

Disagi, grandi, che potrebbero esser considerati come naturali in questo periodo di gestazione, ma che devono esser considerati come concetti secondari rispetto al vero problema della questione, ovvero che di “passeggiata” non si tratta e chi la definisce cosi o ignora quanto previsto dal Comune, o è in malafede.

A conferma dei nostri dubbi riguardo tale provvedimento, gli stessi vigili, in confidenza, ci hanno sottolineato la singolarità di poter vedere in azione un autobus del 1992 e, a questo punto fatto assurdo, non veder passare mezzi non inquinanti. Una situazione francamente paradossale che vive su due errori, uno conseguente all’altro. Una città che vuole, pretende e desideri mostrare al mondo la sua incontrovertibile bellezza può e deve realizzare una “passeggiata storica”. Passeggiata pedonale che, de facto, non esiste, per quanto detto finora. Secondo errore: se proprio si è voluta creare una situazione “ibrida”, una sorta di ZTL sui generis, risulta quantomeno anacronistico il permesso di circolazione solo a “ bus Atac, taxi, auto a noleggio con conducente, mezzi di emergenza e “autorizzati diretti a strutture di culto e accoglienza” con il limite di 30 km/h, e non, a questo punto, la circolazione a mezzi ibridi, elettrici, non inquinanti.

Il mondo delle quattro ruote da anni si è addentrato in una nuova via, una nuova era che pone al centro del proprio Io la mobilità sostenibile e cosciente, quella via ibrida, non più semplice vetrina nei saloni dell’automobile ma realtà a tutti gli effetti. Basti citare solo le ultime auto a propulsione ibrida, come la nuova Yaris (qui la nostra comparativa tra la versione Diesel, Benzina e ibrida), o la IS300 Hybrid, che abbiamo provato. Insomma, il progetto di pedonalizzazione dei Fori romani è ambizioso, affascinante, per certi versi epico. Al di là del normale periodo di gestazione iniziale, sembra anacronistico che la circolazione sia permessa a taxi, NCC o Bus Atac, e vietata a vetture ibride o comunque a basso impatto ambientale, per non parlare dei mezzi elettrici, come possono essere le Smart elettriche.

Abbiamo provato a contattare anche il Sindaco della Capitale tramite il suo account Twitter per una primissima richiesta di chiarimenti. Risposta che, de facto, non è mai arrivata.

@ignaziomarino è vero sindaco. Ma allora perchè le auto blu ed i taxi possono transitare e le auto elettriche no? Mi sembra un controsenso

— Flavio Atzori (@Flavio38_1984) August 7, 2013

Questo che avete letto è solo il primo passo di una piccola indagine che affronteremo, interpellando i funzionari del comune di Roma, ascoltando ancor di più cittadini e ausiliari del traffico.

Quella della pedonalizzazione dei fori romani è un’idea teorica eccellente, ma allo stesso tempo, nella sua modalità d’attuazione attuale – vedremo gli sviluppi futuri che il sindaco Marino ha promesso, avendo parlato di primo step – sembra solo un sogno propagandistico che non accontenta nessuno: nè i romani che si son visti una città divisa in due riguardo alla circolazione cittadina, nè i turisti o chiunque voglia ammirare lo splendore del Colosseo a piedi, Vi sembra normale pubblicizzare il concetto di passeggiata quando, a tutti gli effetti, di passeggiata non si tratta, visto che se si prova a camminare con il naso all’insù, mirando le meraviglie dell’impero romano, si rischia di esser travolti da un autobus del 1992 o da un’auto blu? 

 

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