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Honda CR-V 1.6 diesel i-DTEC: prima prova su strada

Arriva finalmente il 1.6 diesel i-DTEC sulla nuova Honda CR-V. 120 cv pronti a dar battaglia nel settore dei SUV due ruote motrici. Prezzo non definito ma dovrebbe superare i 26.000 euro, lancio il 19 Ottobre.


Quando abbiamo avuto la possibilità di provare per la prima volta la nuova Honda CR-V 2.2 diesel lo scorso Ottobre, il giudizio tecnico era stato positivo. Quello “fiscale” legato alla (triste) realtà italiana, un po’ meno. Difficile infatti pensare che un 2.2 avrebbe potuto far breccia nel cuore degli italiani.

Dopo qualche mese, e dopo averlo “assaggiato” sulla Honda Civic, ecco arrivare anche per CR-V il momento della verità, con il nuovo 1.6 diesel i-dtec.

I numeri parlano chiaro fin dall’inizio, con ben 116 kg in meno rispetto alla versione 2.2. Un downsizing che ovviamente oltre alla cilindrata coinvolge tutti i dettagli del progetto. 120 sono i CV di potenza massima dichiarata con coppia di 300 Nm @ 2000 giri minuto, ed emissioni di CO2 di 94 gr/km. Motore dalla filosofia giapponese ma molto “europeo”. Progettato specificamente e realizzato unicamente per il nostro mercato, il nuovo 1.6 i-DTEC sarà costruito presso lo stabilimento Honda di Swindon nel Regno Unito, facendo di questa CR-V, una vettura completamente prodotta in Europa.








Nello specifico, il nuovo 1.6 litri i-DTEC è formato da una testata in alluminio e un monoblocco aperto, anch’esso in alluminio. Tutti i singoli componenti sono stati riprogettati per ridurre al minimo sia il peso sia le dimensioni. Secondo gli ingegneri di Honda, l’obiettivo principale è stato ridurre l’attrito meccanico del nuovo motore per portarlo allo stesso livello di un motore a benzina, portando quindi ad una riduzione delle emissioni e di consumo di carburante.

Non solo motore: la CR-V 1.6 i-DTEC è dotata del servosterzo elettrico adattivo (MA-EPS). Con questo sistema, il servosterzo elettrico a pignone e cremagliera prende il posto del tradizionale servosterzo idraulico. Si tratta di una soluzione dalla maggiore efficienza perché non assorbe una quantità costante di energia direttamente dal motore. Il rapporto di sterzo sulla CR-V i-DTEC 1.6 è 16.8:1, con conseguenti 3.16 giri da un finecorsa all’altro e un raggio di sterzata di 5,5 m (a centro ruota).

Per ridurre il rollio, gli ammortizzatori anteriori e le boccole posteriori sono stati affinati mentre il diametro della barra antirollio posteriore è stato maggiorato di 1 mm. La stabilità della convergenza (rigidità torsionale) del braccio posteriore è stata aumentata del 13%, permettendo alla CR-V di rispondere prontamente alle sterzate. Da notare infine l’utilizzo dell’assale posteriore indipendente multi-link.








Honda CR-V 1.6 diesel i-dtec su strada


Come abbiamo visto le premesse ci sono tutte, ma come va su strada? Se per le impressioni relative alla vettura in generale vi rimandiamo alle due prove del CR-V pubblicate in Ottobre ed in Marzo, possiamo invece dire che nel primo contatto avuto durante la presentazione internazionale, diamo un giudizio positivo al lavoro degli ingegneri giapponesi, tanto da avere un 1.6 quasi più brillante e divertente da guidare rispetto al 2.2.

Si rivela ottimo lo sterzo, preciso e reattivo, con una angolazione ridotta del volante per il cambio di direzione. Agile e stabile, nonostante il “piccolo” 1.6 sia costretto a “trainare” pesi e volume importanti (da 1541 a 1600 kg). Due ruote motrici che funzionano comunque bene e che, almeno in condizioni “normali”, ti fanno dimenticare le altre “due” perse per strada.

Il 1.6 dimostra di avere una buona progressione, con certa una regolarità nell’erogazione. Divertente per chi ama una guida “allegra”, è comunque in grado di accompagnare ogni viaggio senza particolare sforzo per quanti preferiscono invece andature più tranquille. Buono l’accoppiamento con il cambio manuale a 6 marce preciso e con rapporti adatti alla vettura. Sarebbe stato interessante avere anche un automatico, che al momento non è proposto.








Sul fronte comfort ci è sembrato buono l’assorbimento delle asperità dell’asfalto della Repubblica Ceca, dove è stata effettuata la prova. Si trattava di strade prive delle “buche” nostrane, ma caratterizzate da un asfalto molto “mosso” sul quale spesso si trovano piccole cunette o dossi. In questo caso la reazione delle sospensioni ci ha convinto, riducendo al minimo i disagi. Buona l’agilità nel traffico del breve tratto di strada urbana, un ulteriore aspetto che ci piacerebbe verificare in seguito insieme ai dati di consumo, dichiarati a 22,2 km/litro.

Unico vero peccato il navigatore satellitare. Grafica 2D datata, lentezza di risposta e poche informazioni di viaggio (non sappiamo se dipenda dalla mappa, ma non ci forniva limiti di velocità ed autovelox fissi). Gli ingegneri di Honda ci hanno detto che è in arrivo una nuova versione: vedremo se la promessa sarà mantenuta.

In generale si conferma la bontà dell’ultima versione del CR-V sia come qualità dei materiali sia come piacere di guida. Il 1.6 diesel potrebbe infine dire la propria, dando una boccata di ossigeno ad Honda in un mercato asfittico come quello italiano.












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