Home Goodwood 2013: i video degli incidenti delle Lotus 98T ed Italdesign Parcour

Goodwood 2013: i video degli incidenti delle Lotus 98T ed Italdesign Parcour

L’edizione 2013 del Goodwood Festival of Speed è stata funestata dagli incidenti. Ultimi in ordine cronologico sono gli incidenti capitati alla Giugiaro Parcour ed alla Lotus 98T guidata da Ayrton Senna, che ha purtroppo smarrito una ruota.

Siamo stati ahinoi buoni profeti. I tre incidenti capitati a Goodwood 2013 non sono purtroppo rimasti gli unici, come testimonia questo video pubblicato da un utente su YouTube. Ne è rimasta vittima anche la Lotus 98T utilizzata nel 1986 da Ayrton Senna, uno degli esemplari con cui il pilota brasiliano vinse 2 gare, conquistò 4 secondi posti e 2 terze posizioni. La sportiva inglese utilizzava il motore V6 turbo di provenienza Renault-Gordini, la sua monoscocca era in carbonio e kevlar ed era poi munita di alcune soluzioni all’avanguardia, come il fondo piatto, il sistema di raffreddamento tramite intercooler e la regolazione dell’altezza da terra.

Qualche ora priva era invece andata a sbattere l’Italdesign Parcour. Finora vi abbiamo mostrato solo la triste immagine dell’auto che abbandona il circuito, mentre ora vi proponiamo il video della sbandata ed il suo epilogo. L’incidente avrà reso ‘felice’ anche un fotografo: si può infatti notare la presenza di una macchina fotografica su una delle protezioni in fieno, che sfortuna vuole cada dritta dritta su un cerchio in lega…

L’Italdesign Giugiaro Parcour venne esposta allo scorso salone di Ginevra e fu realizzata per celebrare i 45 anni del carrozziere torinese. Utilizza il V10 5.2 (550 CV) di provenienza Lamborghini, che restituiva uno 0-100 km/h in 3.6 secondi. Il prototipo coniuga alcuni elementi di un SUV al carattere di una sportiva, motivo per cui impiegava cerchi in lega da 22 pollici ed il conducente ne poteva variare l’altezza da terra fra 210 e 330 mm. Misura 4.530 millimetri in lunghezza, 2.070 mm in larghezza ed 1.335 mm in altezza, per una massa di 1.550 chili. Al termine della manifestazione venne eletta ‘Best Concept’.









incidenti Goodwood 2013
incidenti Goodwood 2013
incidenti Goodwood 2013

Venduta all’asta la Ferrari 330GT 2+2 di John Lennon

Ferrari 330GT 2+2

I titolari della casa d’aste Bonhams hanno vissuto un fine settimana decisamente elettrizzante. Non solo perché alcune delle loro più prestigiose e desiderate automobili erano presenti a Goodwood 2013, ma anche perché le stesse hanno doppiato le già stratosferiche valutazioni riconosciute in precedenza. Ci riferiamo ovviamente alla Mercedes W196 di Manuel Fangio, venduta per 22.701.864 euro quando le stime non oltrepassavano i 12 milioni di euro. Esempio simile per la Ferrari 330GT 2+2 Coupé del 1965 comprata e posseduta da John Lennon.

Alla sportiva del Cavallino venne assegnata una valutazione compresa 210.000 e 255.000 sterline. E’ stata però venduta all’equivalente di 418.000 euro, cifra sborsata da un appassionato rimasto anonimo. Quest’ultimo si è così aggiudicato la prima automobile dell’ex Beatles. Lennon ottenne la patente di guida nel febbraio 1965 ed acquistò la Ferrari poche settimane dopo, scegliendo il colore azzurro e sborsando una cifra di 6.500 sterline. La utilizzò fino all’ottobre del 1967 e ci percorse oltre 32.000 chilometri. La 330GT 2+2 sarebbe poi stata verniciata di rosso e giunse a Maranello sul finire degli anni ’80, dove venne acquistata da un appassionato che ordinò il restauro e che le applicò la targa originale (DUL 4C).

La Ferrari 330GT 2+2 venne prodotta in due serie dal 1964 al 1967. Era lunga 4.84 metri, pesava 1.380 chili ed utilizzava il motore V12 da 4 litri. Sviluppava una potenza di 330 CV e montava un cambio manuale a quattro marce. Ne vennero realizzati 1.100 esemplari.

Ferrari 330GT 2+2
Ferrari 330GT 2+2
Ferrari 330GT 2+2
Ferrari 330GT 2+2
Ferrari 330GT 2+2
Ferrari 330GT 2+2
Ferrari 330GT 2+2
Ferrari 330GT 2+2

La Mercedes W196 venduta per oltre 22 milioni di euro!

Mercedes W196

La Mercedes W196 è stata battuta all’asta per l’equivalente di 22.701.864 euro, cifra quasi doppia rispetto a quanto si credeva inizialmente. Ne danno notizia i titolari della casa d’aste Bonhams Goodwood Sale, organo cui sé stata affidata l’impegnativa transazione. La sportiva tedesca ha infranto tre record: è la più cara automobile mai battuta l’asta, è la più cara Formula 1 di sempre ed è la più cara Mercedes mai venduta. Ha numero di telaio 00006/54 e venne guidata da Juan Manuel Fangio nei vittoriosi GP di Germania e Svizzera, entrambi corsi nel 1954.

La monoposto venne utilizzata in Formula 1 nelle stagioni 1954 e 1955. Conquistò 8 pole position e vinse 9 delle 12 gare a cui partecipò, guidata dal pilota argentino e da Stirling Moss. Utilizza un telaio tubolare in magnesio, sospensioni a ruote indipendenti ed un impianto frenante composto da quattro tamburi, ampi 350 mm sull’asse anteriore e 275 mm sull’asse posteriore. Il suo motore è un otto cilindri bialbero da 2.5 litri, ad iniezione diretta, la cui potenzia iniziale fu di 260 CV; nel corso degli anni venne però potenziato e raggiunse i 295 CV ad 8.500 giri/minuto.

Pesa 650 chili in versione scoperta ed un quintale in più nella variante carenata, è lunga 4.025 millimetri e diede poi origine alla Mercedes 300 SLR. E’ ricordata come una fra le monoposto più innovative e sofisticate mai sviluppate.
Mercedes W196
Mercedes W196
Mercedes W196
Mercedes W196
Mercedes W196
Mercedes W196

I primi incidenti

incidenti Goodwood 2013

Non pensavamo certo che Goodwood 2013 terminasse privo di incidenti e senza lasciare sul campo alcuna vittima. Lo speravamo, ma siamo altrettanto consapevoli che sia parte del gioco, dello show; un rischio a cui i proprietari delle automobili si sottopongono volentieri. Non immaginavamo però che la giornata inaugurale si sarebbe conclusa con tre botti. Lo dimostrano alcune immagini pubblicate dal sito Zero2Turbo, che documentano quanto capitato – in ordine temporale – ad una Porsche Porsche 962 in livrea Rothmans, alla Giugiaro Parcour ed alla Toyota Tacoma da corsa, vettura risalente alla fine degli anni ’90 e vincitrice delle Pikes Peak 1998 e 1999.

Quest’ultima sembra versare nelle condizioni peggiori. E’ infatti uscita di pista ad una velocità prossima ai 150 km/h e solo fortunatamente non ha divelto le barriere, pur perdendo nell’impatto un’ampia sezione del corpo vettura. A livello tecnico si segnala per l’utilizzo del telaio tubolare e per lo spaventoso 2.1 sovralimentato, capace di una potenza nell’ordine dei 1.000 CV. Qualche ora prima gli inservienti erano intervenuti per rimuovere la Giugiaro Parkour, ammaccata nella parte posteriore destra. La concept car monta il V10 Lamborghini da 5.2 litri e rappresenta l’evoluzione di un normale SUV, in virtù del suo spirito tanto GT quanto stradale.

Nel primo incidente della giornata è stata coinvolta una Porsche 962, fortunatamente sfuggita all’impatto. La sportiva risale al 1984 ed utilizza un motore sei cilindri boxer da 2.7 o 3.2 litri. Si aggiudicò tre edizioni della 24 Ore di Le Mans, oltre a due campionati sportprototipi ed a numerose altre corse di durata. Nessuno dei tre conducenti ha riportato conseguenze di tipo fisico.

incidenti Goodwood 2013
incidenti Goodwood 2013
incidenti Goodwood 2013

All’asta la Mercedes W196 di Fangio

Mercedes W196

La Mercedes W196 è una fra le automobili di maggior successo mai costruite. Fra qualche giorno sarà anche una fra le più care e meglio valutate, considerando la quotazione per cui dovrebbe essere battuta: gli esperti ritengono infatti che possa cambiare proprietario per una cifra nell’ordine delle 10 milioni di sterline (quasi 12 milioni di euro). Lo scrive GT Spirit. L’auto sarà esposta durante Goodwood 2013 e versa in condizioni non certo ottimali, ma il suo fascino ed i suoi trascorsi rappresentano un motivo d’interesse certamente più significativo.

La monoposto venne utilizzata in Formula 1 nelle stagioni 1954 e 1955. Conquistò 8 pole position e vinse 9 delle 12 gare a cui partecipò, guidata da Juan Manuel Fangio e Stirling Moss. Utilizza un telaio tubolare in magnesio, sospensioni a ruote indipendenti ed un impianto frenante composto da quattro tamburi, ampi 350 mm sull’asse anteriore e 275 mm sull’asse posteriore. Il suo motore è un otto cilindri bialbero da 2.5 litri, ad iniezione diretta, la cui potenzia iniziale fu di 260 CV; nel corso degli anni venne però potenziato e raggiunse i 295 CV ad 8.500 giri/minuto.

Pesa 650 chili in versione scoperta ed un quintale in più nella variante carenata, è lunga 4.025 millimetri e diede poi origine alla Mercedes 300 SLR. E’ ricordata come una fra le monoposto più innovative e sofisticate mai sviluppate.

Mercedes W196
Mercedes W196
Mercedes W196
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