Home Anticipazioni Tazzari Zero: in anteprima il prototipo della piccola sportiva elettrica

Tazzari Zero: in anteprima il prototipo della piccola sportiva elettrica

In attesa del lancio ufficiale previsto al Motorshow di Bologna, abbiamo avuto la possibilità di visitare la fabbrica Tazzari di Imola per un primo contatto in anteprima con la nuova Tazzari Zero. L’azienda ha dedicato grandi risorse nella creazione di una vettura elettrica dalle caratteristiche uniche, destinata ad una nicchia di appassionati che vogliono coniugare


In attesa del lancio ufficiale previsto al Motorshow di Bologna, abbiamo avuto la possibilità di visitare la fabbrica Tazzari di Imola per un primo contatto in anteprima con la nuova Tazzari Zero. L’azienda ha dedicato grandi risorse nella creazione di una vettura elettrica dalle caratteristiche uniche, destinata ad una nicchia di appassionati che vogliono coniugare la passione per la tecnica ed il piacere di guida con il rispetto dell’ambiente.

L’incontro con il dinamico ed appassionato titolare dell’azienda, Erik Tazzari, ci ha permesso di conoscere in anteprima la Tazzari Zero, progettata sin dall’inizio con un occhio al mondo delle supercar ed uno al futuro della mobilità individuale ad emissioni zero. L’espressione “city car” in questo caso non è corretta, quando si scopre che il telaio è costituito da una cellula centrale in fusioni di alluminio incollate (come molte supercar di ultima generazione), coadiuvata da 2 telai separati (anteriore e posteriore) che accolgono le sospensioni ed i 4 freni a disco. La distribuzione dei pesi è 50-50, con una massima di 542 kg comprese le batterie e la “finezza” delle componenti modificate nelle versioni con guida a destra, per non alterare questo equilibrio. Il motore è in posizione centrale, la trazione è posteriore, i pneumatici 175/55 15″ sono degni di vetture molto più grandi e pesanti, rispetto alla Zero lunga 2,88 metri, larga 1,55 ed alta 1,40 (praticamente un Smart ForTwo più larga e più bassa).

Sentir parlare gli ingnegneri e lo stesso Tazzari di regolazioni dell’assetto, comportamento su strada, erogazione del propulsore (150 Nm di coppia) e feeling dello sterzo, sembrano elementi in contrasto con l’immagine di un veicolo elettrico (Zero è omologata in Italia come quadriciclo pesante L7E, si potrà guidare da 16 anni con patente da moto o da 18 anni con patente da auto), eppure l’ambizioso obiettivo è quello di offrire tecnologia e feeling da auto sportiva anche in una piccola due posti elettrica alimentata con batterie al litio, ad un prezzo veramente competitivo. Le parole di Tazzari riportate sulla cartella stampa sono eloquenti: “Zero è un nuovo concetto che sposa prestazioni e sostenibilità. Mi piace considerare ZERO come il primo purosangue tutto elettrico su strada”.

Tazzari Zero - foto del prototipo
Tazzari Zero - foto del prototipo
Tazzari Zero - foto del prototipo
Tazzari Zero - foto del prototipo

Tazzari Zero - foto del prototipo
Tazzari Zero - foto del prototipo
Tazzari Zero - foto del prototipo
Tazzari Zero - foto del prototipo

Non ci è concesso fotografare il telaio nudo e le altre vetture attualmente in fase di montaggio, ma il prototipo utilizzato per i test ci viene mostrato con la promessa di una prova su strada. Le foto che vi proponiamo sono proprio relative all’esemplare destinato agli ultimi test, ancora privo di portiere e sopratutto non ancora defintivo in molti particolari come il rivestimento del cruscotto che sarà in materiale di pregio soft-touch, i sedili (di cui vi proponiamo in anteprima alcune immagini della versione definitiva con guscio unico), l’impianto di climatizzazione, gli specchietti laterali con tecnologia a Led al pari delle luci posteriori e le finiture dell’abitacolo.

Tazzari Zero - foto del prototipo
Tazzari Zero - foto del prototipo
Tazzari Zero - foto del prototipo
Tazzari Zero - foto del prototipo

Girata la chiave d’accensione, non resta che scegliere marcia avanti o indietro con i 2 pulsanti verdi e sopratutto familiarizzare con i 4 pulsanti colorati che permettono di scegliere tra le modalità Race, Standard, Economy e Rain. Roba da manettino di una Ferrari 430 Scuderia, verrebbe da dire, ma in questo caso quello che cambia è la sensibilità dell’acceleratore, l’accelerazione, la velocità massima, il recupero dell’energia in frenata, la potenza frenante, la trazione, la strategia di utilizzo delle batterie ed in generale la spinta che il motore trifase può generare. Il breve giro di prova ci permette di apprezzare innanzitutto lo sterzo direttissimo e la tenuta di strada, che non sembra affatto quella di una vettura così corta: giocare con il gas in una rotonda era probabilmente l’ultimo dei pensieri quando ci hanno proposto di provare una auto elettrica compatta come questa.

Tazzari Zero - foto del prototipo
Tazzari Zero - foto del prototipo
Tazzari Zero - foto del prototipo
Tazzari Zero - foto del prototipo

I pedali in alluminio ed il piccolo volante Momo da 32 cm portano a guidare la Zero come fosse una piccola sportiva a benzina, lontana anni luce dai quadricicli elettrici presenti sul mercato, ma anche in maniera molto più “disinvolta” rispetto ad una classica auto da città come una Smart. Ben calibrato anche l’acceleratore, molto sensibile e senza ritardi nel funzionamento come accade su altri veicoli ad alimentazione esclusivamente elettrica: i 50 km/h da fermo vengono raggiunti in meno di 5 secondi.

Tazzari Zero - foto del prototipo
Tazzari Zero - foto del prototipo
Tazzari Zero - foto del prototipo
Tazzari Zero - foto del prototipo

La prova su strada termina presto, non prima di aver provato i freni, coadiuvati dall’impianto frenante elettrico e sovradimensionati rispetto ai 90 km/h di cui è capace la vettura in uno spazio piuttosto ridotto, ed aver sentito realmente la differenza tra i vari setup: in Race la reattività è davvero immediata ed il recupero d’energia è tale che basta sollevare il piede dall’acceleratore per rallentare in maniera molto evidente. Tutto l’opposto nelle funzioni Ecologic e Rain, dove l’auto fa di tutto per essere scorrevole e fluida. L’attenzione verso il pilota e la guida pura, il più simile possibile ad un’auto tradizionale, sono emerse fin dai primi metri, con il solo limite di una vettura non ancora definitiva e quindi non ancora capace di esprimere tutto il suo potenziale.

Tazzari Zero - foto del prototipo
Tazzari Zero - foto del prototipo
Tazzari Zero - foto del prototipo
Tazzari Zero - foto del prototipo

Tornando verso la base di partenza, mentre la curiosità delle altre auto nel traffico è evidente, lo stesso Tazzari non riesce a trattenere l’entusiasmo parlando della nascita della Zero e del nuovo Brand . Lo sviluppo ha richiesto anni di ricerche e molti particolari sono stati realizzati partendo dal foglio bianco, a causa della mancanza di valide offerte da parte dei fornitori. La gestione delle batterie al litio, ad esempio, riserva molte sorprese positive che non possono essere ancora svelate ed ha richiesto un approfondito studio in collaborazione con l’Università di Bologna, per poter sfruttare al meglio la carica, massimizzare l’autonomia e la vita stessa delle batterie: un sistema nuovissimo di “equalizzazione attiva” interviene infatti una volta terminata la carica e fino a quando l’auto non viene scollegata dalla spina, per controllare ed ottimizzare l’efficienza delle singole celle, a tutto vantaggio della durata nel tempo del pacco batterie e la loro capacità di mantenere l’autonomia promessa anche dopo un lungo periodo di inutilizzo del veicolo, e soprattutto anche dopo molte decine di migliaia di chilometri. La ricarica da 0% a 100% richiede dalle 5 alle 9 ore, ma è possibile anche ottenere l’80% della carica in 50 minuti, con con corrente trifase.

Tazzari Zero
Tazzari Zero
Tazzari Zero
Tazzari Zero

I primi esemplari vengono assemblati in questi giorni e fervono i preparativi per l’inizio delle consegne ai Dealer e ai privati che hanno già acquistato ZERO, previste per i primi giorni di Gennaio 2010. L’azienda prevede di costruire 1000 unità nel 2010, per aumentare poi a seconda delle richieste del mercato il numero di vetture all’anno da assemblare nella sede di Imola, grazie ai circa 30 dealer che già hanno deciso di sostenere il lancio del nuovo brand. Il mercato Italiano rappresenterà solo una parte, mentre paesi più “fertili” come Stati Uniti, Paesi Bassi, Inghilterra, Norvegia e Germania faranno la parte del Leone, senza dimenticare punti vendita in Austria, Francia, Belgio, Malta, Lussemburgo, Montecarlo e Seychelles. Il prezzo in Italia sarà di 18.000 € + tasse, al netto di eventuali incentivi: in Austria, sommando le agevolazioni fiscali, la Tazzari Zero costerà ad esempio il meno 30%, circa 12 mila euro. In ogni caso la garanzia sarà di 2 anni. Saranno disponibili versioni con differenti setup delle sospensioni, che saranno riconoscibili per il diverso colore delle pinze freno ed altre personalizzazioni estetiche, ampia possibilità di personalizzazione grazie ai 12 colori della carrozzeria ed ai 3 colori dei cerchi in lega di serie (totale 36 Bi-Color di ZERO). Il configuratore online è già disponibile sul sito ufficiale www.tazzari-zero.com.

Tazzari Zero
Tazzari Zero
Tazzari Zero
Tazzari Zero

Prima di congedarci dalla Tazzari, resta il tempo per uno sguardo verso il futuro: anche se manca ancora qualche giorno al debutto ufficiale del primo modello, i progetti per il futuro non mancano: oltre ad una maggiore espansione commerciale, già si parla di una versione della Zero Cabrio e, forse, di un modello ancora più sportivo. Per chiudere con una espressione dello stesso Erik, “la parola d’ordine in Tazzari è Evoluzione”.

Tazzari Zero
Tazzari Zero
Tazzari Zero
Tazzari Zero
Tazzari Zero
Tazzari Zero
Tazzari Zero
Tazzari Zero
Tazzari Zero
Tazzari Zero
Tazzari Zero

Ultime notizie su Notizie

Tutto su Notizie →