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Gruppo Volkswagen: la Bassa Sassonia non vuole la nuova denominazione Auto Union

Christian Wulff, presidente del Land della Bassa Sassonia (il secondo maggior azionista Volkswagen), si è opposto seccamente alla nuova denominazione Auto Union, recentemente avanzata per il Gruppo di Wolfsburg. Il nuovo nome, lo ricordiamo, è stato proposto per suggellare l’acquisizione di Porsche. Wulff, il cui Land detiene il 20% circa di VW, si è inoltre

Christian Wulff, presidente del Land della Bassa Sassonia (il secondo maggior azionista Volkswagen), si è opposto seccamente alla nuova denominazione Auto Union, recentemente avanzata per il Gruppo di Wolfsburg. Il nuovo nome, lo ricordiamo, è stato proposto per suggellare l’acquisizione di Porsche.

Wulff, il cui Land detiene il 20% circa di VW, si è inoltre dichiarato contrario all’inclusione di Porsche nell’eventuale nuova denominazione ufficiale. Va detto inoltre che la denominazione Auto Union, proposta con convinzione da Ferdinand Piëch e da Martin Winterkorn, non sta incontrando nemmeno un po’ di favore. A Michael Macht, nuovo CEO Porsche, non piace affatto, e dello stesso avviso è anche Bernd Osterloh, rappresentante dei consigli di fabbrica VW.

Insomma, l’idea di Piëch e Winterkorn sembra aver fatto -per ora- un buco nell’acqua. Peccato, perché tra le concrete voci sull’acquisizione di Suzuki e sull’interesse nei confronti di SsangYong, il “diabolico” piano di conquista del mondo sembrava vicino alla realizzazione.

L’appuntamento comunque, è solo rimandato: “Per diventare i primi al mondo bisogna essere presenti -appunto- in tutto il mondo: con Suzuki ci rafforzeremo soprattutto nel sud-est asiatico e vedrete che entro il 2018 VW sarà il più grande costruttore del mondo”. Evabbè, ma allora è una mania…

Via | auto, motor und sport

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