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Audi: 100 anni all’Avanguardia della Tecnica

Audi compie 100 anni. La Casa di Ingolstadt nacque il 16 luglio del 1909 e fu fondata da August Horch, lo stesso personaggio che solo dieci anni prima aveva fondato l’omonima Casa automobilistica e da cui fu allontanato per divergenze con gli altri soci e i dirigenti. Impossibilitato nell’utilizzare nuovamente il marchio Horch, decise di


Audi compie 100 anni. La Casa di Ingolstadt nacque il 16 luglio del 1909 e fu fondata da August Horch, lo stesso personaggio che solo dieci anni prima aveva fondato l’omonima Casa automobilistica e da cui fu allontanato per divergenze con gli altri soci e i dirigenti. Impossibilitato nell’utilizzare nuovamente il marchio Horch, decise di iniziare una nuova avventura automobilistica come Audi, sigla consigliata dal nipote seminarista che fece accorgere allo zio August che si trattava della traduzione latina del proprio cognome. Le prime vetture griffate Audi furono realizzate nei primi mesi del 1910.

Nel 1928 Audi fu acquisita da DKW. Nel 1932, le due società dettero poi vita alla Auto Union, insieme a Wanderer e alla stessa Horch. Il nuovo gruppo automobilistico venne identificato con il simbolo composto dai quattro anelli. La vettura simbolo dell’Auto Union diventò la monoposto progettata da Ferdinand Porsche, con motore posteriore a 16 cilindri a V di 45°, compressore tipo Roots, abitacolo molto avanzato, sospensione a barra di torsione e linea profilatissima. Realizzata in quattro serie dal 1934 al 1937, dominò la categoria “GP 750 kg” e fu pilotata anche da Tazio Nuvolari.

Dopo la fine della guerra, il gruppo Auto Union fu assorbito da Daimler-Benz nel 1958. Per evitare qualsiasi tipo di concorrenza interna con Mercedes, il marchio Auto Union fu ceduto a Volkswagen nel 1965. A Wolfsburg decisero di puntare tutto sul nome Audi che fu associato al simbolo dei quattro anelli. In attesa di creare una nuova gamma di modelli, Volkswagen decise di assemblare la Maggiolino anche nell’impianto di Ingolstadt. Gli oltre 347.000 esemplari di Maggiolino prodotti tra il ’65 e il ’69 permisero di mantenere in piedi sia lo stabilimento sia Audi, nonché tutta la manodopera composta da più di 12.000 dipendenti.

100 Anni Audi
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Nel 1969 Volkswagen decise di fondere le società Auto Union e NSU. Nacque così la Audi Auto Union NSU con sede a Neckarsulm. Nel frattempo, a Ingolstadt è fu avviata la produzione della “F102”, prima e unica vettura Auto Union progettata da Daimler-Benz. L’auto debuttò nel 1965 come Audi 72. La numerazione si riferiva alla potenza massima sprigionata dal motore 1.7 a benzina. Dalla 72 derivarono poi l’Audi 60 (1967), l’Audi 75 (1969), l’Audi 80 e la Super 90 (1966). Alcune di esse furono realizzate anche nella versione familiare, denominata Variant.

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La prima Audi del nuovo corso fu la 100, nata nel ’68 e conosciuta anche come “C1”. Si trattava di una berlina 4 porte di generose dimensioni che, dal 1969, fu affiancata anche dalla versione Coupé. La vettura di maggior successo di Audi nacque nel 1972: si trattava della Audi 80, nota anche con la sigla di progetto “B1”. Si contraddistingueva per la trazione anteriore e il motore in posizione longitudinale. Con questo modello cominciò anche l’impegno della Casa dei quattro anelli contro la corrosione. Infatti, l’Audi 80 è stata la prima vettura di serie ad adottare una speciale vernice a base di polvere di zinco. Nel 1974, invece, fu la volta della piccola 50, da cui derivò la prima generazione della Volkswagen Polo, la quale debuttò l’anno successivo.

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Le Audi 100 e 80 di seconda generazione arrivarono, rispettivamente, nel 1976 e nel ’78. L’Audi 100 “C2” era disponibile come berlina 4 porte ma anche nella variante a 5 porte denominata Avant. Inoltre, nel ’79 venne affiancata da una versione più sportiva ed esclusiva, identificata come Audi 200. Ma la novità che cambiò la storia del marchio fu la Audi Quattro del 1980, conosciuta anche come UrQuattro. La vettura disponeva di trazione integrale permanente, una soluzione progettata da Ferdinand Piech, nipote di Ferdinand Porsche e da poco diventato direttore tecnico di Audi.

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L’obiettivo di Audi era quello di dominare il mondiale rally con la coupé Quattro. Il debutto in questa competizione avvenne nel 1981. Audi si aggiudicò il mondiale rally costruttori nel 1982, mentre quello piloti arrivò nel 1983 con Mikkola. Nel 1984, invece, Audi dominò in entrambe le classifiche. Nel frattempo, nacquero le Audi 100 C3 (1982) nelle varianti berlina e familiare Avant, la 80 B3 (1986) e la 90 (1984), quest’ultima dotata dei motori a cinque cilindri. Inoltre, è da sottolineare anche il debutto della Coupé GT nel 1981. Si trattava della variante coupé della 80 B2, nonché una versione più tranquilla della UrQuattro 2.1 Turbo da 200 CV.

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Nel 1985 venne effettuata un ultima rivoluzione societaria. La ragione sociale tramutò da Audi Auto Union NSU in Audi AG e la sede centrale ritornò ad Ingolstadt. Nel 1988 nacque la Coupé su base 80 B3 e, contemporaneamente, Audi si affacciò per la prima volta nel mercato delle ammiraglie con la V8. Questa vettura brillò poco nelle vendite, ma si aggiudicò due campionati DTM, nelle stagioni ’90 e ’91. In questi anni debuttarono prima la 100 C4 e poi la 80 B4, vale a dire un profondo restyling della B3 che venne resa disponibile anche come Avant. Su entrambe le vetture debuttarono gli innovativi motori TDI, introdotti nel 1989. Intanto, la UrQuattro equipaggiata con il 2.2 Turbo 20V da 220 CV uscì di scena.

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Nacquero poi le versioni sportive S4 su base Audi 100 e S2 su base Audi 80, nonché l’Audi Cabriolet, prima vettura scoperta della Casa di Ingolstadt, sempre realizzata sulla base della 80 B4. Nel 1994 nacque l’Audi 80 RS2 Avant, sviluppata da Porsche ed mossa dal 2.2 Turbo 20V da 315 CV. Lo stesso anno debuttò l’Audi A8, caratterizzata dalla carrozzeria Audi Space Frame in alluminio e che andò a sostituire la V8. Audi decise così di modificare la nomenclatura dei propri modelli. L’Audi 100 subì un restyling e diventò A6, mentre l’Audi 80 venne sostituita a fine anno dalla sua erede denominata A4. Poi arrivarono l’A3 nel 1996, la TT nel 1998 e l’A2 nel 2000. In questo stesso anno, Audi si aggiudicò per la prima volta la 24 ore di Le Mans, dopo solo un anno dal suo debutto in questa categoria.

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Attualmente, la gamma Audi è composta dalla hatchback A3, dalla berlina media A4 e la più grande A6, nonché dall’ammiraglia A8. Completano l’offerta le sportive A5 e TT, le SUV Q5 e Q7, mentre al vertice di gamma c’è la supercar R8. Negli anni è stata anche ampliata la gamma delle versioni Sport con le varie S3, S4, S5, S6, S8 e TTS e quella delle versioni Rennsport come RS6 e TT RS. Nei prossimi anni, la famiglia Audi è destinata a crescere: sono attese la piccola A1, la coupé a quattro porte A7 e la SUV compatta Q3. Nel 2008, invece, è stato raggiunto l’ambizioso obiettivo di produrre più di un milione di vetture Audi.

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