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Crisi: il mercato giapponese per la prima volta dal 1971 sotto i 3 milioni di auto

Il Giappone sta vivendo la crisi economica più grave dal 1945, ed il settore dell’auto, come noto, è uno dei più colpiti. A sottolinearlo, i dati sulle immatricolazioni di auto nuove nell’ultimo anno fiscale, scese sotto i 3 milioni di esemplari per la prima volta dal lontano 1971. Il dato è stato rivelato oggi dalla

Il Giappone sta vivendo la crisi economica più grave dal 1945, ed il settore dell’auto, come noto, è uno dei più colpiti. A sottolinearlo, i dati sulle immatricolazioni di auto nuove nell’ultimo anno fiscale, scese sotto i 3 milioni di esemplari per la prima volta dal lontano 1971.

Il dato è stato rivelato oggi dalla federazione dei concessionari giapponesi: le vendite di auto (esclusi i mezzi con cilindrata inferiore a 600 cc) e veicoli commerciali hanno segnato un pesante -15,6% nell’arco degli ultimi 12 mesi, per un totale che si aggira sui 2.900.000 esemplari immatricolati. Il risultato peggiore da 38 anni a questa parte, per l’appunto. Tutta colpa della crisi globale? Secondo alcuni no.

Gli esperti del settore evidenziano come l’auto in Giappone abbia perso quella connotazione di status symbol, soprattutto tra le giovani generazioni. Oltre alla motivazione sociologica, ce ne sarebbe un’altra di ordine più strettamente pragmatico: l’aumento dell’imposizione fiscale sull’auto privata, la crescita dei costi per comprare o affittare un posto auto, e infine, l’impennata dei pedaggi autostradali, stanno rendendo l’automobile sempre meno attraente, soprattutto nei grandi conglomerati urbani.

Via | auto, motor und sport

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