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La prossima generazione delle ammiraglie tedesche

Auto Zeitung pubblica un lungo articolo sulle future ammiraglie della triade tedesca: Audi A8, BMW Serie 7 e Mercedes Classe S, tutte in arrivo nei prossimi due anni. La BMW Serie 7 (numero di progetto F01) è attesa per il prossimo autunno al salone di Parigi. L’estetica dovrebbe essere più armoniosa della precedente serie (E65),


Auto Zeitung pubblica un lungo articolo sulle future ammiraglie della triade tedesca: Audi A8, BMW Serie 7 e Mercedes Classe S, tutte in arrivo nei prossimi due anni.

La BMW Serie 7 (numero di progetto F01) è attesa per il prossimo autunno al salone di Parigi. L’estetica dovrebbe essere più armoniosa della precedente serie (E65), con un frontale più verticale e i doppi reni di dimensioni maggiori che vanno ad innestarsi sul paraurti. Tra le novità tecniche è previsto l’arrivo del nuovo motore V8 biturbo da 4,0 litri e 408 cv che ha debuttato sulla X6, oltre al nuovo cambio automatico ZF a 8 rapporti e, per la prima volta sull’ammiraglia di Monaco di Baviera, della trazione integrale. Come anticipato, sono anche previste due versioni ibride: la “mild hybrid”, che sarà dotata di un motore elettrico montato sulla trasmissione, che consentirà di sfruttare in accelerazione l’energia di frenata, e la “full hybrid”, che sarà anche in grado di utilizzare il solo motore elettrico per muoversi (solo per brevi distanze, però).

Mercedes Classe S 2010

La nuova Classe S Mercedes, in arrivo nel 2010, dovrebbe, secondo Auto Zeitung, ispirarsi alla concept F700. Tra le novità, le versioni Bluetec Hybrid, che abbinano un motore diesel a bassissime emissioni ad uno elettrico. Probabile anche l’arrivo del motore Diesotto, alimentato a benzina, ad iniezione diretta e turbocompresso, con due distinti modi di funzionamento che permettono di abbinare i maggiori vantaggi dei motori diesel a quelli dei motori benzina.

Audi A8 2010

Infine Audi: con la prossima A8 vuole recuperare il terreno che la separa in termini di vendite dalle ammiraglie BMW e Mercedes (21.000 unità nel mondo per la A8, 44.000 per la Serie 7 e 107.000 per la Classe S). Per farlo, Audi vuole far diventare la sua ammiraglia uno showcase tecnologico, sia in fatto di motori che in fatto di sistemi elettronici. Tra questi ultimi è previsto un sistema che misura la stanchezza del guidatore, sterzo dinamico a demoltiplicazione variabile e controllo dinamico del telaio.

La nuova A8 sfrutterà il sistema MLB (elementi a lunghezza modulare) che ha debuttato sulla A4, con conseguente spostamento del propulsore (e del baricentro) verso il posteriore. Arriverà anche il nuovo differenziale posteriore, che varierà attivamente la distribuzione della coppia tra le ruote posteriori. I motori partiranno dal 2.8 V6 FSI (210 cv, 8,3 litri/100 km), per passare al nuovo V6 TFSI sovralimentato, con controllo variabile delle valvole Audi Valvelift. Il controllo variabile delle valvole sarà adottato anche per il 4.2 V8 FSI, che potrebbe passare da 350 a circa 380 cavalli. Stesse modifiche per il 6.0 W12 al top della gamma, che grazie a iniezione diretta e Valvelift passerebbe da 450 a 470 cv.

Miglioramenti incrementali anche per i propulsori a gasolio: il 3.0 V6 TDI arriverà a circa 250 cv, con emissioni significativamente ridotte, mentre il 4.2 V8 TDI passerebbe da 326 a circa 340 cv. Ancora da capire se il motore della Q7 6.0 V12 TDI arriverà anche sulla A8, con i suoi 500 cv e 1.000 Nm.

Ultime novità: a seconda della coppia massima disponibile, la A8 potrà montare il nuovo S tronic a 7 rapporti (robotizzato a doppia frizione, per coppie sotto i 550 Nm), oppure il nuovo cambio automatico ZF a 8 rapporti.

Grazie ad Axelsaurus per la segnalazione.

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