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Fisker Latigo CS Coupè: le impressioni di Auto, Motor und Sport

Haute couture dalle mani di Henrik Fisker: il designer danese veste la BMW M6 di fibra di carbonio creando una supercar da 654 CV in serie limitata, la Latigo CS Coupè, un mezzo che concilia forza ed eleganza. L’estroverso Fisker, già autore di auto come la BMW Z8 o la Aston Martin V8 Vantage, ha


Haute couture dalle mani di Henrik Fisker: il designer danese veste la BMW M6 di fibra di carbonio creando una supercar da 654 CV in serie limitata, la Latigo CS Coupè, un mezzo che concilia forza ed eleganza.

L’estroverso Fisker, già autore di auto come la BMW Z8 o la Aston Martin V8 Vantage, ha preso la decisione di diventare costruttore autonomo, puntando su supecar destinate a pochissimi appassionati in grado di apprezzare la rielaborazione quasi artigianale di mezzi già ottimi come la Mercedes-Benz SL o la BMW serie 6, come in questo caso. Il target di un’auto insolita come la Latigo sono quegli happy few che esigono prestazioni assolute e comfort di prim’ordine: in sostanza Fisker sta cercando di sottrarre clienti a CL 65 AMG e BMW M6, mettendo l’accento sull’esclusività e sull’esotismo dei suoi prodotti.

Prova ne sia la decisione di non produrre più di 150 esemplari della Latigo, molti dei quali saranno destinati al mercato americano (in particolare alla California, dove ha sede la Fisker Coachbuild), senza però chiedere cifre spropositate: scherzando sulla Ferrari realizzata su misura per Jim Glickenhaus, Fisker afferma che le sue esclusivissime vetture “non costano tre milioni, ma solo (!) 300.000 dollari, centesimo più, centesimo meno”.

Fisker Latigo CS

Dentro l’abitacolo di questa Latigo CS, si nota subito come domini la pelle, cucita a mano che ricopre tutto l’abitacolo, trasformando una “normale” serie 6 in un raffinato salotto. Alla pressione del tasto start che si trova sula console, rispondono ben 654 cavalli, che sfoderano una voce baritonale, roca, molto diversa dalle tonalità metalliche del V10 di Monaco. L’aumento di potenza (ben 148 CV più della M6) è stato ottenuto con varie misure, tra cui l’aumento della cilindrata che è salita fino agli attuali 5.6 litri. Insieme alla riprogettazione dell’aspirazione, responsabile della nuova voce del motore, questa misura fa parte del pacchetto di elaborazione del propulsore che la Fisker propone al prezzo di 54.000 Euro.

Risultato di questa cura sono partenze possenti, in cui viene fuori tutto il meglio del lavoro svolto: ci si trova a velocità proibitive in men che non si dica, ma chiaramente non si può chiedere alla Latigo quello di cui non è capace. Dall’alto dei suoi oltre 1800 kg di massa a secco, questo faraonico coupè non offre un handling esaltante in mezzo alle curve, nonostante lo sterzo sia degno di menzione per la prontezza con cui risponde ai comandi impartiti. Più simile ad un muscoloso centometrista insomma, che a una leggiadra ballerina.

In curva, l’intervento del controllo di stabilità, una presenza che si fa avvertire piuttosto spesso, è indispensabile, considerato che la meccanica ed il telaio sono rimasti gli stessi della M6, un’auto che è nata per avere 150 cavalli in meno. A soffrire è soprattutto la trazione che qualche volta mostra un leggero affanno nella gestione della spropositata potenza.

Ma d’altronde chi comprerà la Latigo, lo farà anche (soprattutto?) per ammirarla da ferma in mezzo alla propria collezione di supercar…

Via | AutoMotorUndSport

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