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Giotto Bizzarrini merita di più? Un sondaggio

In un recentissimo incontro con Giotto Bizzarrini, uno degli ingegneri più fecondi e conosciuti della storia dell’automobile sportiva in Italia, ci siamo ritrovati a porci questa semplice domanda: è giusto che un autentico monumento del nostro motorismo come Bizzarrini, giunto alla bellissima età di 81 anni sia ancora “costretto” a lavorare per sbarcare il lunario?



In un recentissimo incontro con Giotto Bizzarrini, uno degli ingegneri più fecondi e conosciuti della storia dell’automobile sportiva in Italia, ci siamo ritrovati a porci questa semplice domanda: è giusto che un autentico monumento del nostro motorismo come Bizzarrini, giunto alla bellissima età di 81 anni sia ancora “costretto” a lavorare per sbarcare il lunario? Nessun vittimismo, Giotto si è sempre considerato un lavoratore non è tipo da simili lamentele, si tratta solo di una nostra considerazione relativa alla maggiore attenzione che il nostro paese dovrebbe dedicare a personaggi come lui che hanno contribuito a promuovere l’immagine dell’Italia nel mondo.

Quello che ci chiediamo è se non sarebbe il caso di tributare a Bizzarrini un giusto riconoscimento nazionale o internazionale, qualcosa come l’Onorificenza Al Merito della Repubblica Italiana concessa dal Capo dello Stato, o almeno un qualche tipo di emolumento che possa integrare una pensione palesemente insufficiente.
È vero che Giotto Bizzarrini è oggi attivo e tumultuosamente creativo come quaranta anni fa, che usa il computer portatile e la saldatrice con la stessa sapiente disinvoltura e che potrebbe formare molte altre generazioni di ingegneri, ma ci piace pensare che sia arrivato per lui il momento per un meritato e dorato riposo.

Ferrari 250 GTO

Non ci pare giusto che l’Italia si dimentichi del padre di Ferrari Testa Rossa, 250 GT, GTO (vincitrici di alcuni titoli mondiali), del V12 Lamborghini, dell’ASA 1000, dell’ATS, dell’ISO Rivolta Grifo e delle tante Bizzarrini.
In ogni parte del mondo Bizzarrini è accolto come profeta, protagonista e testimone dell’epoca d’oro dell’automobilismo italiano, quella dei Ferrari, Lamborghini, Bertone, Pinin Farina, ecc. Basti dire che qualcuno gli dedica ancora oggi delle sportive moderne, come la svedese Bebi Quercianella.

In definitiva, Giotto Bizzarrini è per noi un patrimonio nazionale e come tale andrebbe difeso e tutelato, lasciato libero di scegliere se dedicarsi in tutta tranquillità all’attività di ambasciatore del genio italiano nel mondo!

Ed ecco il sondaggio promesso:

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