Dazi Auto: rinvio in vista per l’introduzione sulle auto importate negli Stati Uniti

Stando alle indiscrezioni provenienti da oltreoceano, l’amministrazione statunitense del presidente Donald Trump potrebbe posticipare fino a sei mesi ogni decisione riguardante l’introduzione dei dazi sulle auto importate. Ufficialmente, la Casa Bianca non rilasciato dichiarazioni al riguardo, non commentando alcunché. Tuttavia, entro il prossimo 18 maggio dovrà essere presa una decisione anche sul rinvio dei suddetti dazi, la cui tariffa potrebbe incrementare dall’attuale 2,5% al 25%, anche su veicoli commerciali e industriali, componentistica e ricambi.

Molto probabilmente, ogni decisione sui dazi sarà quasi certamente rinviata per evitare di far saltare i negoziati in corso con Unione Europea e Giappone, mentre tiene banco la guerra commerciale con la Cina. Inoltre, è molto alto il rischio di eventuali contrasti dal punto di vista legislativo tra il Presidente degli Stati Uniti e il Congresso, quest’ultimo sfavorevole all’inasprimento dei dazi sulle auto importate. Altresì, stando all’indagine condotta dal Dipartimento del Commercio, l’importazione di auto estere non minaccia la sicurezza nazionale, ma pesa sul deficit commerciale.

I dazi danneggerebbero soprattutto le auto giapponesi, sudcoreane ed europee, senza dimenticare il possibile rischio di blocco della fornitura di componenti per l’industria automobilistica statunitense che fa affidamento ad importatori esteri. Perciò, l’introduzione della tariffa al 25% sull’importazione di auto e componenti dall’estero potrebbe far aumentare mediamente il prezzo di 2.270 dollari per ogni veicolo prodotto negli Stati Uniti e 6.875 dollari per ogni veicolo importato.

Questa manovra potrebbe colpire particolarmente i premium brand tedeschi, dato che circa il 50% delle BMW, il 64% delle Mercedes-Benz, il 70% delle Audi e il 100% delle Porsche non sono prodotte negli Stati Uniti. Infine, un altro dato importante riguarda il valore assoluto delle importazioni di auto e veicoli commerciali, pari a circa 190 miliardi di dollari nel 2018. Tuttavia, oltre 90 miliardi di dollari sono rappresentati da auto e veicoli commerciali prodotti in Canada e Messico, non soggetti ad alcuna tassazione per gli accordi Nafta.