Batterie EV: VW, BMW e Ford chiedono fondi alla Germania

Ci sarebbero sia Volkswagen che BMW e Ford, con la sua divisione tedesca, tra i partecipanti alla gara per accaparrarsi parte dei due finanziamenti, per 1 miliardo di euro complessivi, offerti dal Governo della Germania per chi vuole costruire fabbriche di batterie per auto elettriche.

I tre giganti dell’auto, però, sarebbero in tre consorzi diversi: BMW farebbe squadra con il produttore tedesco di batterie Varta, mentre Ford-Werke si sarebbe alleata con Deutsche Post ed e.Go Mobile, rispettivamente primo operatore postale in Germania e start up da poco nota per essere la prima azienda terza che userà la piattaforma MEB per le auto elettriche al di fuori del gruppo Volkswagen.

La stessa Volkswagen, invece, non ha comunicato con quale cordata partecipa al bando ma si è limitata ad affermare che “Vuole prendere parte all’iniziativa di supporto alle batterie del ministro dell’Economia Altmaier“.

A riportare la notizia è Reuters, che aggiunge anche che Deutsche Post ha ammesso che una fornitura affidabile di batterie è fondamentale per StreetScooter AG, l’azienda del gruppo postale che costruisce veicoli elettrici per la consegna di posta e pacchi.

BMW, invece, ha dichiarato che la sua partecipazione al bando non porterà necessariamente l’azienda di Monaco a diventare un costruttore di batterie per EV. Al contrario, nell’immediato BMW cercherebbe fondi per finanziare la ricerca sulle nuove batterie allo stato solido di prossima generazione. D’altronde, la casa automobilistica è in consorzio con Varta, che è già uno dei maggiori produttori di accumulatori al mondo.

Non è ancora noto se altre aziende automotive abbiano presentato domanda per accedere ai fondi. La data ultima di presentazione delle richieste era venerdì scorso. Quel che è certo è che la Germania, forse troppo tardi e con troppi pochi fondi messi a disposizione, sta cercando di recuperare il gap con Cina e Corea del Sud nel settore strategico delle batterie per macchine elettriche.

Il maxi finanziamento da 1 miliardo è stato annunciato dal ministro per l’Economia Peter Altmaier a inizio novembre 2018 ed è stato seguito, poche settimane dopo, da una equivalente iniziativa francese per 700 milioni di euro. Basteranno questi fondi per far nascere una industria europea delle batterie sufficientemente competitiva da poter lottare con i giganti asiatici?