SEAT: il metano è l’alternativa sicura ed economica all’ibrido e all’elettrico

Per SEAT la questione ambientale è una priorità, e il metano rappresenta un valido strumento per contenere le emissioni di CO2 e al tempo stesso ridurre i costi di gestione delle vetture, rimandendo una tecnologia fondamentalmente sicura. Una tecnologia che non deve essere considerata un “ponte” tra l’attuale duopolio rappresentato dalla benzina e dal gasolio verso un futuro dominato dall’elettrico, ma un’alternativa di lungo periodo che si inserisce tra le possibili alimentazioni dei prossimi decenni.

A porre in evidenza la posizione di SEAT è stato Pierantonio Vianello – Direttore del marchio SEAT in Italia –  durante la 18^ edizione dell’Italian Energy Summit Il Sole 24 ORE, tenutosi a Milano. Secondo Vianello, il metano rappresenta una grande opportunità per la mobilità, dal momento che è sostenibile dal punto di vista ambientale e perché non ha bisogno di invertimenti nello sviluppo, visto che si tratta già di una realtà.

Durante il summit, Vianello ha svelato la strategia del marchio: “In SEAT ci stiamo preparando al futuro. Abbiamo annunciato l’introduzione, entro il 2020, di tecnologie e soluzioni come mild hybrid, hybrid plug-in e vetture completamente elettriche. Ma è importante ricordarci che il metano costituisce oggigiorno una valida e importante alternativa per il raggiungimento degli obiettivi legati al decremento dei livelli di CO2”.

Di fatto, i due elementi che vanno sviluppati per rendere il metano una tecnologia pienamente fruibile da una massa sempre più numerosa di automobilisti sono: l’aumento dell’autonomia dei veicoli dotati di questa alimentazione, e la possibilità di rifornirli a casa o in ufficio collegandoli direttamente alla rete di distribuzione del gas già esistente.

Ecco perché SEAT punta sul metano

Dunque, SEAT scommette sul metano e punta su questo tipo di alimentazione per una strategia di lungo periodo, perché è l’unico combustibile fossile non derivato dal petrolio. È ecologico, con basse emissioni di gas nocivi e praticamente senza particolato: quasi 25% di CO2 in meno rispetto alla benzina e circa il 75% in meno di NOx rispetto al diesel e nessuna emissione di particolato.

Il metano è inoltre un’alimentazione sicura ed economica, che consente un risparmio del 45% rispetto alla benzina e del 25% rispetto al Diesel. Infine, il gas naturale compresso è più efficiente di Diesel, benzina e GPL: l’energia generata con 1 kg di metano equivale infatti a 2 litri di GPL, 1,3 litri di Diesel e 1,5 litri di benzina.

Al momento non esiste una tecnologia capace di coniugare tutti questi fattori, e quindi SEAT ne fa un perno della sua strategia commerciale. A partire dalla nuova Arona TGI, l’unico SUV a metano sul mercato che verrà presentato la prossima settimana in occasione del Salone Mondiale dell’Automobile di Parigi. E che va ad ampilare la gamma di auto alimentate a metano del marchio spagnolo – la più ampia gamma tra i Costruttori europei – che già include Mii, Leon e Ibiza.

SEAT sta sviluppando la tecnolgia legata al metano all’interno dell’interno Gruppo Volkswagen, grazie al suo centro di sviluppo dove lavorano oltre 1.000 tecnici. Inoltre, sta approfondendo le possibilità di utilizzo di biocombustibili
provenienti da fonti 100% rinnovabili.

Ma non basta: serve anche un impegno nel comunicare correttamente la validità del metano. Pierantonio Vianello su questo è stato molto chiaro, altrimenti si rischia di far arrivare al consumatore un’immagine distorta di una tecnologia sicura, efficiente e pulita.