Volkswagen Golf: i numeri parlano chiaro

Secondo quanto riporta il quotidiano tedesco Handelsblatt produzione della Volkswagen Golf verrà sospesa a causa di un calo degli ordini. Ma cosa c’è di vero?

Uno stop di una settimana, da mettere in atto il mese prossimo sempre secondo il giornale. Ma a guardare i numeri, probabilmente il ragionamento da fare è molto diverso.

La notizia è presto rimbalzata su molte altre testate giornalistiche e al momento non c’è ancora alcun commento ufficiale da parte di Volkswagen.

Al contrario, a inizio mese da Wolfsburg sono trapelate nuove indiscrezioni sulla nuova generazione, la Golf 8, che dovrebbe essere presentata ufficialmente l’anno prossimo al Salone di Ginevra a marzo o al Salone di Francoforte a settembre.

La Golf, infatti, resta la regina del segmento C berline con una quota che viaggia ogni mese intorno al 55-60% del totale venduto in questo segmento.

Come è possibile, allora, che VW voglia interrompere anche solo temporaneamente la produzione di una delle macchine che ha avuto più successo nella storia dell’industria automobilistica?

Non c’è niente di strano: il mercato dell’auto, infatti, sta virando già da tempo verso altri modelli e altre tipologie di auto: i SUV, in primis.

E, in effetti, andando a leggere i dati delle vendite di veicoli in Italia ad agosto risulta che la Golf ha venduto tanto quanto la T-ROC: e meno della Tiguan: 1.037 T-ROC, 1.047 Golf e 1.568 Tiguan.

Guardando ai dati italiani da gennaio ad agosto, invece, la Golf è ancora la Volkswagen più venduta dopo la Polo: in questi 8 mesi sono state vendute 29.546 Polo, 27.727 Golf, 22.903 Tiguan e 14.462 T-ROC.

La Golf, quindi, resta un’auto di successo e le sue concorrenti più temibili, paradossalmente, sono le sue sorelle SUV Volkswagen.

Questo “calo fisiologico“, inoltre, non ha nulla a che vedere con quanto avvenne a inizio agosto, quando Volkswagen aveva interrotto gli ordini delle auto ibride e delle auto a gas a causa di ritardi nelle procedure di omologazione con il nuovo protocollo WLTP.

Un problema comune a praticamente tutti i costruttori di auto europei, che lamentarono i tempi troppo ristretti e i ritardi burocratici per immatricolare le auto con il nuovo sistema.

Nel frattempo, comunque, Volkswagen guarda parecchio avanti e prepara l’offensiva nel segmento di mercato delle auto elettriche premium.

Giusto ieri ha rivelato la nuova piattaforma MEB sulla quale produrrà 27 nuovi modelli e versioni entro metà del prossimo decennio.

A detta della stessa casa saranno “macchine elettriche per tutti“, quindi a prezzi che si avvicineranno agli attuali modelli VW più venduti. Golf compresa.