Divieto auto diesel: in Germania Amburgo è la prima

Amburgo è la prima città in Germania che applicherà il divieto alle auto diesel, pochi giorni dopo la sentenza della Corte federale (corrispondente alla nostra Cassazione) in cui ha stabilito che le municipalità possono applicare divieti alla circolazione delle auto a gasolio più vecchie anche immediatamente, per riportare i livelli d’inquinamento dell’aria sotto la soglia stabilità dall’Unione europea. Il divieto ad Amburgo entrerà in vigore il 31 maggio, quindi sembra che non aspettassero altro. Per il momento riguarderà solo un paio di strade fra le più critiche. Però sarà subito pesante: vietato l’accesso a tutti i veicoli diesel non Euro 6. Secondo dati della stessa municipalità, su circa 330mila veicoli a gasolio transitanti nella città solo 116mila sono Euro 6. Quindi questo blocco taglia fuori i due terzi dei veicoli diesel in circolazione.

La sentenza della Corte federale, emessa a Lipsia il 18 maggio, ha uno straordinario tempismo, perché arriva il giorno successivo al deferimento della Germania, da parte dalla Commissione europea, alla Corte di giustizia continentale, per aver ripetutamente violato le direttive sull’inquinamento nelle sue città. Le metropoli dove i livelli di ossidi d’azoto sono più elevati sono appunto Amburgo, Monaco e Stoccarda.

Quindi si tratta di una vittoria pesantissima delle lobby ambientaliste, le parti più aggressive in questa devastante e del tutto ingiustificata guerra. Perché ora le amministrazioni cittadine avranno mano libera nel colpire le auto almeno da Euro 4 in giù. Quindi creare un sacco di problemi a chi ha minori risorse economiche e non può permettersi di acquistare le auto più nuove. E nemmeno le giunte politicamente meno nemiche delle auto possono permettersi di scegliere. Perché la Corte federale ha stabilito che è legittimo per le associazioni ambientaliste fare causa alle città che superano i limiti inquinanti. Cosa che i verdi di tutta la Germania (e ci si aspetta un’estensione di questo andazzo anche nelle altre nazioni europee) sono ben decisi a fare.

Viene inoltre resa più pesante la pressione contro i costruttori per trovare sistemi retrofit da applicare alle vetture maggiormente inquinanti. Si parla di costi colossali, quasi 15 miliardi di euro. Improbabile e poco logico impiegare risorse così consistenti su auto già in circolazione.