Land Rover: ritornano i modelli Freelander e Defender Pick-Up?

Land Rover continuerà ad ampliare la propria gamma, esplorando segmenti nuovi con il ritorno di denominazioni storiche. Infatti, stando a quanto riportato da “Autocar“, il costruttore britannico starebbe sviluppando la nuova generazione dei modelli Freelander e Defender Pick-Up.

La nuova Land Rover Freelander dovrebbe debuttare nel 2021, come SUV premium di piccole dimensioni. Grazie alla lunghezza di soli 420 cm, andrà a competere direttamente con la tedesca Audi Q2, ma soprattutto contro la Jeep Renegade e la connazionale Mini Countryman.

Per l’occasione, Land Rover starebbe sviluppando la piattaforma D10, versione accorciata della piattaforma D8 condivisa dai modelli Land Rover Discovery Sport, Range Rover Evoque e Jaguar E-Pace. Inoltre, la riprogettazione dell’architettura dovrebbe riguardare anche l’implementazione delle tecnologie Mild Hybrid e Plug-In Hybrid, nell’ottica dell’elettrificazione della gamma.

In passato, più volte Land Rover ha pensato alla piccola SUV, rinunciando sempre per la paura di non avere ritorni economici dall’investimento. Questa volta, tuttavia, dovrebbero subentrare due nuova variabili che consentiranno di abbattere i costi di sviluppo e produzione, ovvero l’assemblaggio nel nuovo impianto che sta sorgendo in Slovacchia e la condivisione di quasi tutte le componenti meccaniche con l’omologa SUV premium di piccole dimensioni che sarà proposta come ulteriore modello della gamma Range Rover.

Per quanto riguarda la Defender Pick-Up, sempre “Autocar” riporta che l’introduzione sul mercato internazionale sarebbe prevista per il 2020. Con questa declinazione, Land Rover darà vita alla rivale del Mercedes-Benz Classe X, pick-up premium della Stella. Inoltre, sarà commercializzata a livello globale, in quanto destinata ai mercati di Europa, Stati Uniti, Sud America e Africa.

La gamma del Land Rover Defender Pick-Up dovrebbe essere limitata alla sola variante con la cabina singola, ma a passo lungo. Sarà proposta solo con le motorizzazioni 2.0 a quattro cilindri della famiglia Ingenium, sia con l’alimentazione a benzina che diesel. La produzione, invece, sarà affidata al nuovo stabilimento slovacco e, in seguito, anche al futuro impianto che sorgerà in Messico.