Nuova Ford Fiesta: la nostra video prova

L’auto per tutti non è un prodotto di certo un prodotto semplice da pensare, realizzare e produrre in larga scala. Insomma l’auto di segmento B è oggi uno dei mezzi più articolati e complessi da realizzare per le innumerevoli richieste a cui questo tipo di auto deve ottemperare, in un panorama estremamente competitivo. Sembra questo il messaggio che Ford vuole rilanciare con la Nuova Fiesta 2017. Si tratta della settima generazione della Fiesta, una vettura che da 40 anni ha rappresenta uno dei nomi più forti e riconoscibili dell’intero mercato auto con un nome che va ben oltre il suo segmento di utilitaria. Non a caso la Fiesta solo nel 2016 ha venduto 300.000 pezzi  in Europa, 17 milioni dal debutto. Un classico da non confondere però con un instant classic, perché anche questa volta Fiesta si è evoluta aumentando quelle che sono le aspettative possibili di un cliente medio per una moderna compatta due volumi.

Abbiamo provato la nuova Fiesta sulle strade della Castiglia intorno a Valladolid, in Spagna: il salto generazionale in piacere di guida e tecnologia la rende una concorrente insidiosa anche per vetture di dimensioni superiori. Fluidità di marcia e comfort sono obiettivi raggiunti, i livelli di sicurezza attiva saltano istantaneamente in vetta alle classifiche grazie a decine di sensori tra radar e telecamere piazzati in ogni zona dell’auto. Frenata autonoma e cruise control adattivo arricchiscono l’intera gamma così come i nuovi touch screen centrali multi funzione a colori. Più lunga e più filante rispetto al passato, rinnovata sia nel comparto sospensioni sia nelle motorizzazioni, forte dei suoi fantastici tre cilindri turbo  a benzina da 1.000cc e disponibili in diverse potenze: un motore pluri premiato dalle giurie di tutto il mondo. A parità di allestimento però, il prezzo rimane pressoché identico alla precedente generazione con un costo che parte da 10.950€ per la versione 70CV a benzina con carrozzeria 3 porte.

Nuova Ford Fiesta: Come va

Nuova Ford Fiesta: la nostra video prova

La gamma Ford Fiesta 2017 è composta dalla versione di ingresso Plus,  la classica Titanium e la sportiva ST-Line, a cui si aggiungono l’edizione Vignale con un livello di lusso nettamente superiore e la Active, in arrivo nei primi mesi del 2018 con una formula di carrozzeria che si ispira al mondo degli Sport Utility urbani.

Molto ampio anche il portafoglio motori, con il 3 cilindri EcoBoost 1.0 benzina turbo disponibile in 3 varianti di potenza, 100, 125 e 140 cavalli, abbinato al nuovo cambio manuale a 6 marce. Sempre a benzina c’è anche il 3 cilindri 1,1 litri aspirato da 70 o 85 cavalli con cambio manuale a 5 marce, mentre sul versante diesel c’è il 1.5 TDCi da 85 o da 120 cavalli , entrambe con cambio manuale a sei marce. Il cambio automatico è disponibile solo sull’EcoBoost 1.0 da 100 cv, si tratta di un cambio automatico di tipo a convertitore di coppia e non è disponibile per ora sulla motorizzazione diesel ma solo su alcuni dei motori a benzina.

[rating title=”SU Strada” value=”7″ layout=”left”]Se è vero poi che il pianale deriva direttamente da quello della generazione precedente, gli interventi alle sospensioni sono stati tanti e così ben mirati da aver trasformato in modo netto il comportamento della vettura. Acciaio rinforzato e  saldature laser hanno aumentato la rigidità torsionale del 15%, ma quel che conta è soprattutto l’arrivo di silent block e giunti nuovi di zecca, più rigidi, tanto da ridisegnare il comportamento dei bracci anteriori e trasferire una sensazione di estremo feeling con lo sterzo, diretto nella sensazione ma anche nella reale incidenza sulla traiettoria.

Tutto rivisto poi il ponte posteriore a omega, molto progressivo nel trasferire il carico in curva e nel garantire pressione al pneumatico sull’asfalto anche con fondo non regolare. Fiesta diverte, questo è certo, merito anche della tecnologia Torque Vectoring Control, che utilizza il sistema frenante della vettura per bilanciare costantemente la distribuzione della coppia del motore tra le ruote motrici, così da adattarla alle condizioni di guida e al manto stradale. Accelerando in curva, ad esempio, il sistema attiva il freno sulla ruota interna ed eroga più coppia alla ruota esterna, migliorando maneggevolezza e tenuta di strada.

Resta da scegliere il giusto abbinamento con la motorizzazione. Abbiamo provato per prima la versione ST-Line con il propulsore attualmente più potente a listino, ovvero il 1.0 EcoBoost turbo tre cilindri da 140 Cv.

La sua caratteristica principale è la capacità di girare con una progressione regolare fino a 7 mila giri senza buchi di spinta, in modo da far dimenticare le associazioni mentali legate alla ruvidità presunta dei motori a tre cilindri. La versione ST-Line oltre che per l’aspetto estetico e per il motore più potente si distingue anche per la taratura delle sospensioni, più rapida nello rispondere ai movimenti dello sterzo, maggiore la tenuta a centro curva ma soprattutto dotata di un posteriore più “libero” che nella guida sportiva aiuta a chiudere la curva con un leggero movimento verso l’esterno (più accentuato nel caso si disabiliti l’ESP). Il motore spinge bene soprattutto agli alti regimi con una spinta decisa dopo i 3.500 giri, il tre cilindri benzina risulta però inevitabilmente più rumoroso rispetto alla versione diesel.

Ci sorprende sulla nuova Fiesta 2017 in particolare il propulsore 1.5 diesel da 120 Cv, a suo modo perfino “più cattivo” del benzina per via di una ripresa veramente corposa da bassi regimi, senza dimenticare il vantaggio sui consumi dichiarato da Ford, ovvero 3,5 l/100 km di percorrenza. Buona sia la coppia che l’allungo tanto che l’auto con il 1.5 non fatica a raggiungere la velocità indicata di 180 orari. Ottima anche l’insonorizzazione dia meccanica del motore sia quella aerodinamica relativa ai fruscii nella zona delle portiere. A velocità costante di 150 km/h la rumorosità interna è veramente bassa e degna di auto appartenenti a segmenti più alti. Ben manovrabile il cambio preciso e rapido, buoni anche i freni, mentre la risposta dello sterzo resta nella media della categoria.

Nuova Ford Fiesta: Com’è.

Per Ford Fiesta come in pochi altri casi, è tutta una questione di numeri e dimensioni, quelle ideali e a cavallo tra i classico segmento B e le esigenze dei clienti che vengono da vetture di categoria superiore. Lunga 404 cm ( 406 la St-line ), larga 173 e alta 147, Fiesta 2017 riprende il design della versione precedente amministrando soprattutto i 7 cm in più di lunghezza supplementare per dare slancio al cofano anteriore e alla sua calandra trapezoidale che ormai rappresenta la Facia Ford in Europa. Le fiancate ora sono piò omogenee, con una linea a cuneo più pulita dai fanali anteriori a quelli posteriori, del tutto ridisegnati con un una forma a C che imprima più personalità.

[rating title=”Interni” value=”7″ layout=”left”]Veramente grande il salto di qualità negli interni, e non soltanto per la scelta di nuovi materiali per i rivestimenti, ma per aver ripensato in modo maniacale la distribuzione degli spazi destinati ai comandi, con la riduzione drastica di pulsanti sparsi per l’abitacolo. La plancia ora è costruita attorno al nuovo touch screen capacitivo, nella taglia da 8 pollici sulle versioni Titanium e Vignale, da 6,5 pollici sulla Plus, affiancato da un secondo comodo da 4,2 pollici inserto tra gli strumenti analogici. Ford ha investito molto sulla qualità degli assemblaggi e sulla sensazione di qualità, ma si è superata per quanto riguarda il comfort acustico, perché il grado di insonorizzazione dell’abitacolo è talmente elevato fa fare concorrenza a quello di vetture di ben altra taglia e prezzo.

Nuova Ford Fiesta: i Sistemi di sicurezza e infotainment

Democraticizzare la tecnologia è stato uno dei obbiettivi fin dall’inizio dell’avventura di Fiesta, 40 anni fa. La disponibilità di sistemi di sicurezza per Ford è addirittura la prova, la giustificazione che serve per passare ad una generazione successiva di questo modello. Sul passaporto di Fiesta settima generazione sono presenti ad esempio 2 telecamere, 3 radar e 12 sensori a ultrasuoni per monitorare a 360 gradi l’area intorno alla macchina e la strada che la precede. In tutto sono 15 i sistemi di assistenza alla guida, tra i quali il più innovativo in questa fascia di vetture è di sicuro la frenata automatica di emergenza con riconoscimento di veicoli e pedoni, anche di notte.

A bordo gli abbaglianti automatici, in grado di riconoscere la presenza di una barriera che divide la carreggiata e di identificare eventuali camion e rimorchi che procedono in direzione opposta evitando di abbagliarli, ma anche il controllo adattivo della velocità di crociera, il riconoscimento di veicoli nella zona d’ombra, il monitoraggio dell’attenzione del guidatore e quello sul mantenimento della corsia di marcia. Per la prima volta sulla Fiesta sarà disponibile anche il sistema di parcheggio semiautomatico, che esegue le manovre sia in parallelo sia in perpendicolare.

Hi-tech premium significa anche connettività, e Ford Fiesta utilizza il Sync3 a comandi vocali compatibile con Apple Car Play e Android Auto, ma la vera chicca è sistema audio B&O Play. Gli ingegneri, durante lo sviluppo del sistema, hanno trascorso più di un anno ad ascoltare oltre diversi 5.000 brani, per assicurarsi che la tecnologia da 675 watt di potenza potesse esprimersi al meglio grazie ai 10 diffusori di cui dispone, insieme all’amplificatore a nove canali e al subwoofer di 200 mm nel bagagliaio, oltre al diffusore per medie frequenze posizionato sul pannello strumenti.

Nuova Ford Fiesta: Listino Prezzi e progetto Idea Ford

L’auto per tutti non è un prodotto che può offrire chiunque. Si torna al messaggio di Ford per quel che riguarda i prezzi e anche le formule di accesso alla nuova Fiesta, che non sono necessariamente legate all’acquisto. Ne parla con Autoblog.it Fabrizio Faltoni, 47 anni romano, dall’1 aprile Presidente e Amministratore Delegato di Ford Italia: “Fiesta è la vettura che ha fatto la storia  nostra e di tutti i concessionari Ford. Abbiamo calcolato che nel nostro Paese esiste un parco circolante di 1milione e 100mila Ford Fiesta. Un patrimonio da esplorare e capitalizzare. Oggi la gamma è completa e variegata e si fonda su un design forte e riconoscibile e tanta tecnologia accessibile al maggior numero di potenziali clienti, con un rapporto qualità prezzo davvero interessante come dimostrano i listini, le promozioni e anche il piano Idea Ford“.

Ancora una volta, il primo obiettivo è l’accessibilità: “Puntiamo alle 40.000 vendite annue come nel passato, mi aspetto un mix del 50% tra benzina e diesel in attesa del Gpl. Lanceremo Fiesta a settembre con un prezzo promozionale di 10.950 euro per la tre porte benzina 1.1 in versione Plus “. Oltre al classico acquisto esiste un secondo metodo: “Vogliamo essere innovativi anche con Idea Ford, e ci aspettiamo che almeno una Fiesta sia scelta con questa formula. Anticipo zero e 188 euro di costo guida mensile, ma manche la possibilità di non accontentarsi, perché bastano pochi euro per avere accesso a una versione superiore o una motorizzazione più potente“.

Ford Fiesta: la storia

Volkswagen Golf, Polo e Ford Fiesta, questa l’architrave del mercato automobilistico europeo, dove la compatta dell’ Ovale Blu va ben oltre qualsiasi orizzonte delle concorrenti dirette. Ford Fiesta, giunta ormai alla settima generazione, ha debuttato nel 1976 e ha ormai superato ampiamente i 17 milioni di esemplari venduti in tutto il mondo, forte di un rapporto qualità/prezzo che nei decenni si è evoluto nella direzione del design e della tecnologia. Non si tratta soltanto di una posizione forte sul mercato, per Ford Fiesta, si tratta di una vera dinastia di prodotti.

La prima generazione arriva nelle concessionarie nel 1976; la sua gestazione è lunga e risale ad una intuizione del 1969 di uno dei nomi più autorevoli nella storia dell’auto a stelle e strisce, Lee Iacocca, allora in Ford. Serviva una vettura compatta dai bassi consumi che potesse presidiare il mercato europeo dove tutti i concorrenti erano già presenti da tempo. La ì carrozzeria esclusivamente a tre porte aveva un design squadrato, un peso di appena 700 kg e due motorizzazioni a benzina, 957 cc da 45 Cv o 53 Cv e poi 1117 cc da 53 Cv e 1297 cc da 65 Cv di potenza. Le indiscrezioni del tempo raccontano che Ford, per accelerare ulteriormente lo sviluppo del modello utilizzò un prototipo realizzato sul pianale della maggiore concorrente diretta, la Fiat 127, ottenuto naturalmente smontando una vettura regolarmente acquistata e senza la minima collaborazione dell’azienda torinese.

La seconda generazione di Ford Fiesta datata 1982 rappresenta tecnicamente un un azzeccato restyling della carrozzeria con forme più arrotondate, di cui si ricorda maggiormente il debutto nel 1984 delle versioni 1.6 diesel da 54 Cv e della sportiva XR2 con il benzina da 1597cc e 96 CV. La vera rivoluzione scatta nel 1989 con Fiesta terza generazione. Per la prima volta su questo modello arrivano le 5 porte e un concetto di tecnologia totale abbinato ad una vettura che è stata capace di fare da base anche a versioni molto elaborate, come le lussuose Ghia, ma anche la RS Turbo ancora oggi nel cuore degli appassionati: aveva un motore 1.6 litri sovralimentato con turbocompressore da 133 Cv derivato direttamente da quello della Escort RS Turbo, tanto da garantire una velocità massima di 212 km/h ed un’accelerazione da 0 a 100 in 7,9 secondi. Di Fiesta 3 furono costruiti addirittura 250 modelli preserie e i prototipi percorsero oltre 3 milioni di chilometri.

Nel 1996 scatta l’ora della Fiesta quarta generazione, che sfrutta il pianale della precedente ma con un design più ricercato dal punto di vista aerodinamico. Cambia molto il versante meccanico, con l’arrivo dei nuovi motori benzina Zetec-SE 16 valvole totalmente in lega d’alluminio (1.25 litri per 75 Cv e 1.4 litri per 90 CV) sviluppati in collaborazione con Yamaha, che si guadagnano il titolo di “Engine of the year”. Nel 1997 è anche il momento di variare drasticamente il formato della carrozzeria, con l’arrivo sul mercato di una coupé di piccola taglia, la Ford Puma, che sfruttava in tutto e per tutto la meccanica Fiesta.

Ford Fiesta Story, sei generazioni a confronto

Ford Fiesta quinta generazione arriva in Italia nel 2002 e si presenta con un design del tutto ispirato alla sorella maggiore Ford Focus, seconda generazione, dunque linee squadrate e superfici regolari che si accompagnavano ad interni che puntavano tutto sulla razionalità. Per la prima volta la versione 3 porte si presentava diversa nelle proporzioni della carrozzeria, con un posteriore specifico e più inclinato. Sul fronte dei motori, è il momento del debutto dei propulsori diesel della famiglia Duratorq, sviluppati insieme al Gruppo Psa Peugeot Citroen: un 1.4 da 68 Cv seguito poi dal 1.6 da 90 Cv. Nel 2005 anche la prima di un nuova versione che fa storia, la Fiesta ST 150, dichiaratamente sportiva ed equipaggiata con un propulsore 2.0 litri benzina da 150 CV.

Nel 2008 arriva l’ennesima svolta nella storia di Fiesta. La sesta generazione si basa sul concept Verve, fondamentale nella storia di una Ford che vuole ridefinire la sua presenza in Europa con caratteri di stile e tecnologia riconoscibili. Dalle forme squadrate improntate alla massima razionalità si passa a forme muscolari per la carrozzeria, con linee tese, parabrezza sfuggente e prese d’aria anteriori trapezoidali, il tutto abbinato ad interni volutamente hi-tech.

Fiesta è ora una vera World Car, destinata non solo al vecchio continente ma anche ai mercati asiatici e perfino agli Usa, dove viene presentata come alternativa reale con consumi di carburante finalmente ridotti rispetto alla produzione automobilistica classica Made in Usa. A dicembre 2012 l’ulteriore restyling propone il nuovo frontale caratterizzato da una calandra trapezoidale cromata, ma soprattutto vede l’introduzione del nuovo motore tre cilindri 1.0 EcoBoost turbo da 100 CV e del tre cilindri 10 aspirato tre cilindri da 80 CV.

Nuova Ford Fiesta: Scheda Tecnica

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Ford Fiesta: Listino Prezzi

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